  13/07/2012 00:37 |
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Le ultime tentazioni
Per riuscire vincitori nella lotta spirituale che si svolge all’interno della nostra anima è necessario essere perseveranti, cioè, non pensare mai di essere arrivati alla meta ma lottare ogni giorno contro se stessi, contro le imperfezioni e tendenze al male che tenteranno per tutta la durata della nostra vita di rigermogliare . E’ una lotta che non possiamo evitare nemmeno quando ci sentiamo incautamente sicuri di riuscire a dominarci. Questa attenzione verso i nostri limiti, ci permette di non rallentare il cammino e di non retrocedere.
Noi ci portiamo appresso, come bagaglio scomodo, tutte le nostre passioni che non ci danno mai tregua , nemmeno se le assecondiamo, questo però, non ci deve scoraggiare perché se confidiamo in Dio e ne chiediamo l’aiuto, Lui non permetterà che abbiano il sopravvento su di noi.
Nel combattimento riporteremo vittoria sicura se affronteremo la battaglia con la determinazione di chi sa già che sarà vincitore e non in funzione delle nostre capacità ma della grazia di Dio.
Perciò fino a che saremo sulla terra avremo da combattere e il giorno decisivo sarà l’ultimo della nostra vita.
In quel giorno, dobbiamo essere sicuri di non cadere perché c’è in gioco la salvezza eterna.
Per essere vincitori in quell’ora estrema, dobbiamo esserci preparati nel tempo che Dio ci ha concesso di vivere perché, se ci abituiamo al combattimento, nell’ultimo giorno della nostra vita, sapremo come comportarci.
Un aiuto sicuro è quello di meditare spesso sulla morte , su come ci troveremo in quel momento e sulle cose che più ci potrebbero angosciare, così, quando verrà ne avremo meno timore e sapremo affrontare con coraggio le tentazioni che il nemico ci farà provare come ultimo ed estremo tentativo di farci cadere.
Le persone che hanno scelto la mondanità sfuggono questo pensiero e, in quel giorno, proveranno una grandissima angoscia avendo vissuto da goderecci e per le cose terrene. Proveranno una grande pena nel dover abbandonare tutto ciò per cui hanno vissuto e non sapranno come affrontare gli ultimi assalti del nemico.
I Quattro Assalti Del Nemico Nell’ora della Morte.
Quattro sono gli attacchi con cui il male cerca di farci cadere nell’ultimo giorno della nostra vita, sono:
La Tentazione contro la fede, la disperazione, la vanagloria e varie illusioni di demoni trasfigurati in angeli di luce.
1)Assalto contro la fede.
Il nemico cercherà di tentare sulla nostra fede con falsi argomenti, bisogna fermarlo non con ragionamenti intellettuali ma con la volontà (io voglio credere) e con la volontà cacciare il menzognero dicendo di non volerlo ascoltare perché a noi basta credere a quanto afferma la Chiesa. Non bisogna fermarsi mai ai pensieri sulla fede, anche se sembrano buoni perché sono tutti tranelli del male per indurre a discutere.
Se non si è fatto a tempo a ritirare prontamente la mente da questi pensieri, è bene resistere con fermezza e non cedere a nessuna ragione o pretesto che l’avversario porta nel campo della sacra Scrittura. Tacere e non rispondere, assieme alla certezza che dobbiamo avere che è la Chiesa, la portatrice della verità di Cristo, sono le armi che ci faranno vincere contro questo primo attacco del nemico.
Quando il demonio attacca contro la fede, bisogna volgere il cuore verso Gesù crocefisso, chiederGli aiuto e di non lasciarci soli finchè saremo provati dalla tentazione.
2)La disperazione.
La seconda prova con cui il demonio ci tenta è lo spavento del ricordo delle nostre colpe per farci cadere nella disperazione. In questo pericolo bisogna seguire questa regola: il pensiero dei peccati viene dalla grazia di Dio ed è salutare per l’anima se produce nel cuore sentimenti di umiltà e di tristezza per aver offeso Dio e di confidenza nella sua bontà.
Se, invece, il pensiero dei peccati genera inquietudine anche se fossero peccati gravissimi che ci meriterebbero l’inferno e ci facessero temere di non avere speranza di salvezza, proviene dal male. L’umiltà e la confidenza in Dio vinceranno il demonio con le sue stesse armi dando gloria al Signore.
E’ bene pentirsi sempre delle offese fatte a Dio ogni volta che vengono alla mente, domandandone perdono e confidando nella misericordia di Dio e, anche se in questo attacco sembrasse che Dio stesso dicesse che non sei degno di entrare in paradiso, non cessare di confidare in Lui ammettendo con umiltà che non sei degno di essere salvato ma che, confidando nella misericordia di Dio, sei certo del Suo perdono.
3)La vanagloria.
Il terzo assalto del demonio in punto di morte è quello della vanagloria e della presunzione in cui non dobbiamo mai lasciarci indurre per nessun motivo . Non dobbiamo avere nessuna compiacenza né di noi stessi né delle nostre opere. Il nostro compiacimento sia solo in Dio e nella sua misericordia.
Bisogna umiliarsi sempre di più fino all’ultimo respiro e riconoscere che Dio è l’autore di ogni opera buona che possiamo aver compiuto nella nostra vita. E’ bene ricorrere al Suo aiuto ma non aspettarselo per nostro merito o per le molteplici e grandi battaglie che abbiamo superato. Alimentiamo il santo timore di Dio e confidiamo nel Suo aiuto così supereremo anche questo terzo attacco.
4)Le false illusioni.
Se nel momento della morte, il nemico che non si stanca di tormentare, si presentasse nella falsa apparenza di angelo di luce, bisogna riconoscere subito e fermamente il nostro nulla e dirgli di andarsene con fermezza dato che noi non siamo meritevoli di visioni e nemmeno ne abbiamo bisogno. In questo momento abbiamo bisogno solo di Gesù e delle preghiere di Maria , San Giuseppe e degli altri Santi.. E, anche se con segni capissimo che sono cose venute da Dio, bisogna ricusarle ugualmente, scacciandole lontane senza temere che questa nostra resistenza possa dispiacere a Gesù.
Queste sono le tentazioni più comuni con le quali il male cerca di attaccarci nel momento della morte. Oltre a queste, ci sono altre tentazioni con cui attacca ciascuno secondo le sue inclinazioni, quelle cioè nelle quali si riconosce soggetto.
Prima che si avvicini l’ora di questa battaglia, bisogna armarci bene, combattere strenuamente contro le nostre passioni più violente e che più ci dominano per rendere facile la lotta in quell’ora in cui il male vorrebbe toglierci la speranza di poter ottenere la vittoria.
In punto di morte, le preghiere sono preziose perché aiutano il morente nella lotta contro le tentazioni. Efficacissima è la Coroncina della Divina Misericordia che il Signore ha dettato a Suor Faustina affinché venisse recitata in quell’ora estrema, in cui tutti avremo bisogno della Misericordia di Dio.
[Modificato da Conny1810 13/07/2012 00:46] |
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| 15/07/2012 13:12 |
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Molto interessante Conny. Non solo in punto di morte, ma anche durante la vita le tentazioni sono sempre lì. La preghiera aiuta a scacciarle. |
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| 27/07/2012 18:32 |
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aiuta la preghiera e l'accostarsi con frequenza ai Sacramenti. Per esempio la confessione è molto potente nella lotta contro la tentazione ed è anche una fonte di grazia. lo stesso padre Amorth consiglia di confessarsi molto spesso perchè la confessione è un forte esorcismo. |
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