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L'inquietudine dell'anima

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2012 15:32
09/10/2012 11:45
 
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Anima Inquieta




Ci sono situazioni nella vita in cui è normale sentirsi tristi, la vita infatti è un susseguirsi di eventi belli e brutti che segnano la nostra anima e le fanno vivere emozioni diverse a seconda di ciò che si sta vivendo.
Se è normale nei momenti della prova cedere allo sconforto, non lo è quando ci si rende conto di possedere tutto quello che si desiderarava e constatare di aver raggiunto l'obiettivo della propia esistenza.

Allora cos'è che rende insoddisfatti i più e che che crea il malessere interiore?

Il frastuono della vita moderna e le cose materiali hanno resi sordi al richiamo di Dio così la Sua voce rimane percepita in maniera così labile che non si sente più, soffocata com'è dalla franesia del quotidiano. La mente occupata da mille pensieri delle cose da fare e da realizzare, non riece a trovare un momento per fermarsi e restare in quel silenzio tanto necessario per poter udire ciò che la parte spirituale dell'anima ha da dire.

Purtroppo a volte, solo il sopraggiungere della malattia sembra essere l'unico modo per frenare la mente e farle capire qual è la causa di tanto vuoto.

Un disegno occulto ha fatto in modo che la nostra volontà sia orientata sempre più verso il tempo libero in modo da limitare se non togliere del tutto i momenti di riflessione.
E' nella meditazione infatti che si coglie il richiamo di Dio che spinge verso la verità.

Il rincorrersi dei pensieri nella nostra mente spinge a desideri sempre più grandi, toglie alle innate difese dell' uomo, quelle che determinano ciò che è bene o male, la capacità di discernere. La nostra anima di conseguenza inizia a provare inquietudine, malessere e insoddisfazione e non riuscirà a capirne la provenienza dato che nessuna indagine medica darà la risposta soddisfacente.

Un qualsiasi problema irrisolto, per quanto piccolo, se lasciato crescere nella mente può avere un effetto devastante. Per questo la mente deve attivarsi subito per riuscire a trovare una soluzione ma se mancano i punti di riferimento tutto diventa difficile ed ecco che in noi insorgono i fantasmi della paura, l'angoscia, l'insicurezza e l' oppressione che sono la causa dell'insonnia.

La serenità del vivere si trasforma così in depressione e nei casi più eclatanti nessun farmaco potrà far uscire dal tunnel imboccato.
Gli specialisti del settore pur sentendosi impotenti sanno molto bene quelli che sono gli effetti devastanti della paura, del senso di provvisorietà,del rifiuto di vivere come il non senso e affermano che ciò si verifica per la perdita dei valori fondamentali.

Tutto questo non accade a chi ha la vera fede perchè è certo dell'amore di Dio e sà con certezza che il Signore non lo lascerà mai solo nelle difficoltà che supererà con il Suo aiuto.
Con questa fede affronterà con coraggio tutti gli ostacoli sapendo bene che sono indispensabili per ascendere spiritualmente.


Chi si è allontanato da Dio invece, non essendo illuminato dalla Sua luce che gli permetterebbe di scorgere al di la degli eventi la strada da percorrere per affrontare e superare la prova, rimane preda delle tribolazioni e delle difficoltà.

Se riuscissimo a vivere la vita seguendo le Leggi di Dio, ci sentiremmo presi per mano e senza paura, con ritrovato coraggio e guidati da Dio, supereremo tutte le avversità e il nostro cuore ritroverebbe la pace.



Per maggiori approfondimenti: Monastero Invisibile di carità e fratellanza
[Modificato da Conny1810 12/10/2012 19:05]
12/10/2012 19:24
 
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L'inquietudine e l'insoddisfazione interiori sono uno dei tanti problemi della società moderna, e colpiscono chiunque indistintamente.
Come ci dice Conny, la fede è l'unica arma in nostro possesso per conservare in noi una speranza al di la di ogni ragionevole dubbio. Ma la consapevolezza di tale speranza arriva tutt'altro che immediata.
Laddove si capisca di provare un malessere interiore, le soluzioni si cercano ovunque fuorché all'interno della dimensione spirituale. I giovani pensano che tale stato d'animo sia dovuto a qualcosa che ancora non hanno raggiunto (lavoro, successo, stabilità economica) e i più adulti si fanno convinti che la vita è fatta così, un monotono susseguirsi di momenti deludenti e altri meno. Oppure si rimpiange il passato, combattendo le crisi di mezza età facendo follie di ogni genere per sentirsi giovani. La sfortuna in tutto ciò sta che nessuno di questi provvedimenti raggiunge lo scopo: l'insoddisfazione, il malessere interiore che si cerca di tenere assopito ma che inevitabilmente si avverte permane immutato. I più a questo punto si rassegnano e sono davvero pochi quelli che finalmente comprendono che il problema è situato in loro stessi e la soluzione non va cercata nel mondo.

Molti, vittime del classico qualunquismo che va molto di moda in questi tempi, ritengono che la fede sia per deboli, che sia un comodo pretesto per sviare il pensiero o una risposta facile a domande difficili. Insomma, la fede serve all'uomo per superare le difficoltà, un effetto placebo da sfruttare per uscire da una soluzione complessa.
Quelli forti, invece, non hanno bisogno di simili compromessi per risolvere i problemi e si limitano ad affrontare la realtà.
Questo stereotipo, oltre che frutto di profonda ignoranza in materia, trascura un fatto molto importante: avere fede non significa attendere che una forza misteriosa agisca al posto nostro per risolvere i problemi. Ciò che Dio concede è la forza di superare le difficoltà, così come esse si presentano. Siamo pur sempre noi a doverle affrontare, a dover cercare la giusta soluzione. Ma ecco dove sta la più grande consolazione! Gesù non ci abbandona e ci da quella forza che umanamente ci manca. A quel punto si riesce a percepire il senso delle cose, a scrollarsi di dosso le numerose catene che ci tengono incollati alle cose materiali, e l'anima si sente finalmente libera.
14/10/2012 23:44
 
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Ah senz'altro ci sono molti modi di etichettare erroneamente la fede, e l'andazzo di questi tempi in un cui tutto ciò che è cattolico va eliminato non c'è da stupirsi che le persone cerchino aiuto altrove.
Io penso, come dice Conny, che avere la VERA fede significhi saper andare oltre tutto questo (oltre il proprio orizzonte, se vogliamo fare una citazione!).
24/10/2012 15:29
 
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L'insoddisfazione rimane perchè si cercano altrove le soluzioni ai problemi e se talora la problematica si risolve con il solo impegno personale, nella vita può succedere di trovarsi di fronte a dover affrontare prove che umanamente non trovano soluzione come, ad esempio, una malattia incurabile per citarne una fra le tante.
E' in questo genere di prove che il Signore si fa sentire e cerca in tutti i modi di richiamare l'attenzione su quello che veramente conta. Basta essere nella prova per capire in poco tempo che le cose che si erano rincorse fino a quel momento, in fondo non sono necessarie e che ciò che fa gioire l'anima sono i valori dell'amicizia, della fratellanza, l'amore reciproco e l'altruismo; tutte cose che la rincorsa all'avere ed all'essere, fanno dimenticare.
Oggi giorno sembra che la persona, in quanto tale, conti poco o nulla, mentre il suo valore aumenta in base al successo personale, non si stimano le persone oneste ma quelle scaltre negli affari e che hanno ottenuto posizioni di prestigio, poco importa in che modo e a quale prezzo. Tutto questo opprime l'anima e la rende insensibile ai bisogni degli altri, insoddisfatta e senza stimoli. Si trova a dover affrontare forse la prova più dura, quella fra se stessa e il peso che la opprime.
"Fortunatamente" la sofferenza vissuta nella prova può far risvegliare la parte spirituale dell'anima, dove albergano i sentimenti più belli, la quale improvvisamente sente nascere in sè il desiderio di fidarsi di Colui che da solo può diventare la soluzione alla disperazione. Nasce così la speranza vera, quella che si fonda sulla certezza che Dio non abbandona mai i suoi figli e si apre, nella prospettiva del futuro, un mondo nuovo dove le persone che abbiamo vicine e che incontriamo sul nostro cammino diventano gli strumenti che Dio usa per tenderci la mano e renderci partecipi del progetto meraviglioso che ha su ognuno di noi.
Sono i superbi che credono di non dover chiedere aiuto a Dio ma a tutti gli altri, quelli che dopo aver chiesto, hanno sperimentato l'intervento del Signore, non mancherà mai la forza e il coraggio di vivere perchè la forza e il coraggio verrà direttamente da Dio. Ed è questa consapevolezza la forza di chi ha fede.
[Modificato da Conny1810 24/10/2012 15:32]
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