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Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli.
Lc 6, 22
Il rispetto umano spesso ci spinge a tacere la fede o le nostre idee. A tutti sarà capitato di sentirsi a disagio, temendo di essere giudicati dagli altri.
Gesù allora ci esorta ad avere coraggio e ci dice "rallegratevi quando vi derideranno e insulteranno a causa mia, perché la ricompensa è grande." Ma andiamo oltre al semplice fatto di ricevere una ricompensa...più volte nel Vangelo, come in tutto l'antico testamento, si viene messi in guardia contro il mondo. Gesù infatti insegna che non si possono servire due padroni. Non si può essere di Dio e anche del mondo, perché il mondo rifiuta Dio, fa il possibile per soffocare l'anima e distogliere la mente dalla fede, portando avanti la cultura del divertimento sfrenato, del successo ad ogni costo, della furbizia a danno degli altri. Come ricorda il Cardinal Sarah, il mondo è solo rumore e fracasso, tale da impedire il raccoglimento interiore. Il Venerabile Fulton Sheen avverte che chi va troppo d'accordo con il mondo, chi è troppo ammirato dal mondo, non può essere un vero cristiano. E lo scrittore inglese Chesterton, in una sua famosa citazione, espresse una grande verità: ogni generazione è convertita dal santo che la contraddice di più.
Perciò l'essere offesi e giudicati dal mondo per la fede in Gesù, è in realtà imprescindibile. Non solo il resistere a questi attacchi è un atto dovuto per coerenza, ma è una forte testimonianza per gli altri: così avvennero le prime conversioni, quando la gente rimaneva stupita davanti al coraggio dei cristiani che affrontavano il martirio pur di non rinnegare Dio.
Gesù ci esorta non solo a sopportare le offese, ma addirittura ad esserne contenti. Così fecero gli apostoli, che dopo essere stati presi a frustate perché tacessero, tornarono a casa contenti, felici di aver meritato di soffrire per Cristo. Ancora San Paolo, dopo essersi lamentato di una persona molesta, giunge a ringraziare Dio, perché attraverso questi fastidi impara la virtù della pazienza.
Guardiamo queste cose con occhi spirituali, scopriremo che sono vera Grazia. |