Corsi Frati Sog ad Assisi

Voglio far conoscere ma soprattutto condividere e caldamente consigliare a tutti voi l'esperienza che ho vissuto in questi giorni ad Assisi, più precisamente a Santa Maria degli Angeli presso i Frati Francescani della Porziuncola.
Ho frequentato il "Corso Zero", un corso rivolto ai giovani dai 18 ai 33 anni che si vogliono avvicinare o riavvicinare alla fede; dove si parte dall'Abc della fede e si percorre il cammino con l'incontro con Dio.
Per me è stata una "botta di vita", penso che mi segnerà per sempre, se si và con lo spirito giusto e la voglia poi di seguirlo nella vita di tutti i giorni è fenomenale.
Eravamo 260 ragazzi/e da tutta Italia, ció mi ha riempito di gioia ed è stato bello conoscere tante realtà e condividere le esperienze, le emozioni, la fede.
I frati sono davvero bravi, coinvolgenti in tutto, dalle catechesi agli incontri personali.

Lo consiglio a tutti, anche a chi magari non è proprio a livello zero nella fede e comunque tengono altri corsi come il vocazionale (lo step successivo), il corso fidanzati/fidànzati e moltri altri oltre che eventi come la marcia francescana o il capodanno.

Vi consiglio vivamente di dare un'occhio qui:
www.fratisog.it/corsi-frati-assisi/
Se volete info sono a disposizione

Questa è una foto che ho scattato là, se non siete mai stati ad Assisi è un luogo veramente spirituale, che colpisce.

Grazie per aver condiviso con noi questa esperienza! Non conosco personalmente questi corsi, ma sono stata ad Assisi e ho un ricordo davvero vivido della spiritualità di quel luogo. L'emozione di essere vicini alla tomba di San Francesco e dei suoi confratelli vale già di per sé il viaggio.

A proposito della bellissima frase nella tua foto, la amplierei ancora di più. Più che fare nuove le cose, Dio fa nuovo l'uomo che a Lui si rivolge. Siamo noi che, trasformati da Dio, vediamo tutto in modo diverso e non usiamo più gli occhi umani, ma quelli dell'anima.

Purtroppo il rischio che si corre facendo esperienze come questa è quello di farsi entusiasmare all'inizio, per poi tornare pian piano alla vita di tutti i giorni lasciandosi alle spalle quello che è stato in realtà un episodio concluso. Lo si vede spesso ad esempio con persone un po' indecise che vanno a Lourdes o a Santiago o in posti simili. Tornano felici e con tanto fervore, ma a lungo termine non c'è un vero cambiamento.
Questo avviene per il semplice fatto che la fede è una decisione (lo diceva Giovanni Paolo II) ed è una decisione che va presa usando anche la testa. I sentimenti, per quanto positivi, sono sempre mutabili, mentre una scelta intelligente rimane tale.

Questi corsi o pellegrinaggi sono molto importanti e possono essere il primo scalino di un lungo e bellissimo percorso, ma occorre mantenersi anche quando il fervore inevitabilmente cala! E questo lo si ha con la costanza nella preghiera e con una sincera voglia di andare avanti nonostante gli ostacoli (che ci sono sempre!).
A volte è più utile un'ora di meditazione in solitudine che una settimana di viaggio, per spirituale che sia.
Poi, una volta fatta la propria scelta, si inizia davvero a vedere le cose con occhi diversi, e anche le difficoltà si superano con la certezza di avere Dio al proprio fianco. Ci sono sempre tanti rischi che si possono incontrare nel cammino di fede...lo smarrimento di chi è all'inizio, lo scoraggiamento di chi è avviato, la superbia spirituale di chi si sente già a buon punto.

La preghiera è l'arma invincibile contro tutte queste cose

Grazie a te Sofi per le tue parole e la tua saggezza che mi spiazza sempre
Sono d'accordo, proprio per evitare che il corso si trattasse di un singolo episodio o di una bella esperienza che pian piano viene archiviata, l'ultimo giorno i frati ci hanno messo in guardia sugli errori, le tentazioni da evitare dopo il ritorno a casa e i rimedi che possiamo applicare con i nostri comportamenti.
Il corso ci ha fornito i semi, siamo noi il terreno e tocca a noi prendercene cura.
A proposito cito una frase che ho letto ieri sul Vangelo e mi ha fatto pensare a questo discorso:

Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Luca (8, 16)

Non bisogna però scoraggiarsi se l'entusiasmo iniziale si affievolisce perché come ha già detto Sofi, le decisioni prese con l'intelletto sono quelle durature anche se la vita e gli ostacoli che si incontrano nel cammino a volte possono mettere a dura prova la fede. La cosa importante è avere determinazione e la certezza che se lo vogliamo veramente, sarà Dio a pensare a tutto. Ciò significa che se si decide di seguire le orme di Gesù, a noi basterà l'impegno di vivere quotidianamente i suoi insegnamenti, senza compromessi col mondo ma decisi a superare, col suo aiuto, tutto quello che la carne, il mondo e il male cercheranno di porci come impedimento al nostro incedere e per farci desistere. Nessuna gioia è paragonabile a quella che si prova nel cuore quando l'anima ha la certezza di essere sulla strada giusta. Allora nemmeno eventi o circostanze dolorose gliela potrà togliere, perché viene da Dio. E Gesù istituendo i sacramenti ci ha dato i mezzi per acquisire tutto quello che serve per camminare vincendo tutti gli ostacoli che si frappongono sulla strada.

In effetti Conny sono nella fase in cui l'entusiasmo si affievolisce un po', è normale quando si torna alla vita di tutti i giorni e non si è più in una realtà come quella in cui sono stato. Queste tue parole mi sono d'aiuto. Grazie

si torna indietro solo quando si smette di pregare e il pregare dipende da noi, dalla nostra volontà. Non dobbiamo credere che il cammino di fede si basi sui sentimenti che si provano, anzi, i santi ci mettono in guardia dal pensarlo perché la nostra fede sarebbe fragile, debole e svanirebbe alla prima difficoltà, i santi invece, ci dicono di vincere ogni scoraggiamento e distrazione con la volontà di voler perseguire il traguardo pensando al premio finale. Il cammino spirituale è per persone decise, impavide, disposte a lottare contro se stesse per poter vincere, con l'aiuto di Dio, vizi, passioni, cattive abitudini, cioè tutto quello che allontana la mente dal pensiero di Dio. Non è un cammino semplice ma ti assicura pace, serenità, gioia, ti fa essere vincitore sulle paure, ti da speranza nelle prove, ti fa amico di Gesù e questa è la cosa più importante e bella del vivere. Al giorno d'oggi diventa un andare contro corrente ma ne vale la pena se pensi a quanti si stanno arrovellando alla ricerca della serenità e la cercano ovunque tranne dove si trova veramente. Noi sappiamo che la felicità consiste nello scoprire e intraprendere il cammino spirituale in amicizia con Dio,e si traduce oltre che nel cercare di migliorare noi stessi lottando contro egoismo ed orgoglio, nell'amare e nel sentirsi amati. Non c'è cosa al mondo che possa rendere felici quanto questo.

Non aver timore Ale perché se Dio vede che vuoi veramente seguirlo, ti accompagnerà personalmente sulla sua strada, guarda che è Lui che fa tutto, da parte tua devi solo impegnarti nella preghiera quotidiana e nel vagliare dentro di te se agisci con retta intenzione, se hai il desiderio di fare il bene e di migliorare come persona. La battaglia che si deve intraprendere è appunto contro noi stessi perché ognuno di noi deve combattere contro difetti, vizi e passioni. Nessuno è esente...