vai al sito www.metrogenova.com
 

AVVISO IMPORTANTE
A partire dal 1° gennaio 2020 il nostro forum è visibile in sola lettura. Per contatti con la nostra Associazione, vi invitiamo a visitare il nostro sito (www.metrogenova.com) o la nostra pagina facebook (www.facebook.com/metrogenova/)
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Raddoppio ponente

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2017 09:08
11/07/2007 14:57
OFFLINE
Post: 281
Registrato il: 09/07/2006
Età: 62
Che nervoso.... sono sicuro che c'è pure qcuno che è contento di tutto ciò !
16/07/2007 19:40
Tutto questo per un pò di zetto.....
22/07/2007 10:49
OFFLINE
Post: 67
Registrato il: 02/06/2004
Età: 104
Re:

Scritto da: catania 46 07/07/2007 19.23
comunue non avete risposto alla mia gentile domanda [SM=g27990]



www.trail.liguria.it/Interventi/Raddoppio_GE-XXmiglia/pr...

In pratica ci sono ancora circa 50 km a binario unico. 20 li stanno raddoppiando ora, o meglio, sono i lavori interrotti da mesi. Degli altri 30 non si sa niente.
22/07/2007 15:24
OFFLINE
Post: 290
Registrato il: 19/01/2007
perdonate la mia (estrema!) ignoranza ma... con tutta quella terra non ci potrebbero ingrandire la penisola dove sorge l'aeroporto "Cristoforo Colombo"???
22/07/2007 19:11
OFFLINE
Post: 281
Registrato il: 09/07/2006
Età: 62
Provo un sentimento di odio purissimo !
22/07/2007 19:23
OFFLINE
Post: 1.423
Registrato il: 05/02/2007
Re:

Scritto da: Letimbrus 22/07/2007 15.24
perdonate la mia (estrema!) ignoranza ma... con tutta quella terra non ci potrebbero ingrandire la penisola dove sorge l'aeroporto "Cristoforo Colombo"???



A che pro?
Ad ogni modo non è che decidi una cosa del genere così dall'oggi al domani...ci vorrebbe un progetto, finanziamenti ecc.
14/09/2007 12:42
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
Brutte notizie da www.ilsecoloxix.it

Raddoppio dei binaricassa integrazioneper altri 30 lavoratori
nuovi problemi per la ferrovia a monte

L'allarme dei sindacati: «Situazione grave. A rischio non solo i posti, anche il completamento dell'opera»
Imperia. Nuovi problemi per la realizzazione dello spostamento a monte della ferrovia. Problemi che ufficialmente sono legati alla mancanza di discariche per inerti, che blocca gli scavi delle gallerie, ma che in realtà devono essere imputati al mega-contenzioso finanziario tra Italfer e Ferrovial-Agroman che, malgrado incontri al vertice avvenuti nelle scorse settimane a Roma, è ancora irrisolto sul tavolo. E in questa situazione, altri lavoratori, oltre a quelli che già sono in cassa integrazione, ora rischiano il posto. Ieri anche Cossi Costruzioni spa, che con Ferrovial sta realizzando il raddoppio scavando le gallerie Poggi e Terrebianche, ha infatti annunciato di essere stata costretta a sospendere le lavorazioni di scavo e le attività connesse e a chiedere la cassa integrazione ordinaria per trenta lavoratori.
«La situazione è preoccupante - confermano Costanza Florimonte (Fillea-Cgil), Epifanio Giannì (Filca-Cisl) e Antonio Cirillo (Feneal-Uil)- Intendiamo coinvolgere le amministrazioni locali poichè non solo i lavoratori della Ferrovial, ma anche quelli della Cossi che stanno realizzando il raddoppio ferroviario, sono a rischio impiego».
L'ennesimo grido di allarme dei sindacati arriva a conclusione di un incontro con l'azienda nel corso del quale i rappresentanti della società di costruzione hanno ribadito la necessità di ricorrere alla cassa integrazione almeno per un mese, precisamente sino al 12 ottobre prossimo. «Salvo - ha detto l'ingegner Luigi Paieri - eventuale ripresa delle lavorazioni a seguito della risoluzione delle attuali problematiche».
Si insiste ad attribuire le difficoltà alla mancanza di discariche, ma si dimentica che recentemente ha ottenuto il via libera della conferenza dei servizi la discarica per inerti della Cervo Park, il sito nell'estremo levante della provincia dove potranno essere abbancati oltre 500 mila metri cubi di materiale proveniente dallo scavo delle gallerie. La Provincia ha anche autorizzato la Eco 12 di Antonio Lapalomenta ad accogliere i primi 120 mila metri cubi di inerti dei 430 che la discarica può ricevere dopo l'esecuzione delle opere richieste, ovvero la tombinatura di un rio. Con la conferenza dei servizi e autorizzazione alla Eco 12 sembrava conclusa l'emergenza discariche che era stata indicata dalla Ferrovial come causa del blocco del cantiere, la sospensione dei lavori di scavo e la messa integrazione degli operai.
Sul tappeto però c'era, e a quanto pare rimane, il contenzioso tra l'azienda spagnola che sta eseguendo lo spostamento e il raddoppio della ferrovia nella tratta San Lorenzo al Mare-Andora e Rete ferroviaria italiana che ha appaltato l'opera. Le cifre del contenzioso sfiorano i settanta milioni di euro, solo otto dei quali attribuibili ai costi dello smaltimento degli inerti che nessuna delle due società vorrebbe accollarsi.
A farne le spese sono i lavoratori. Ma quello che si sta verificando non è un fatto che mette solo a rischio i livelli occupazionali: «Temiamo - concludono i sindacalisti - che la prosecuzione dell'opera rimanga in forse. Non è quindi soltanto un problema legato all'occupazione che noi difendiamo in tutti i modi, ma anche di utilità pubblica. Ecco perché nei prossimi giorni chiederemo un incontro con le amministrazioni locali».
Loredana Grita
14/09/2007

15/09/2007 23:48
OFFLINE
Post: 209
Registrato il: 23/07/2007
Città: GENOVA
Età: 63
Re:
genovaquartodeimille, 11/07/2007 14.57:

Che nervoso.... sono sicuro che c'è pure qcuno che è contento di tutto ciò !



Provate ad indovinare......Maledetti


16/09/2007 15:15
E... per lo zetto.... di Andora - S.Lorenzo a Mare
siamo a 100 in cassa integrazione [SM=g28001]
17/09/2007 14:05
Da Primotext
Dopo le tensioni delle ultime settimane è stato dichiarato lo stato di agitazione con presidio permanente davanti la sede della Ferrovial, da parte dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil, per il cantiere del raddoppio ferroviario a San Bartolomeo al Mare. Da oggi sono fermi anche i lavoratori non in cassa integrazione, i cantieri da Andora ad Imperia sono completamente bloccati. Domani è previsto un incontro in Prefettura ad Imperia per cercare di risolvere la situazione.
18/09/2007 10:29
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
riporto un commento da www.ilsecoloxix.it

Accordo di programma
Agriman Ferroviale ha partecipato alla gara d'appalto secondo l'accordo di programma approvato il 29 sett 1999 dalla Giunta della Provincia di Imperia La Regione Liguria,la Provincia di Savona, la provincia di Imperia,la Italfer il 16 Marzo 1999 approvavano la relazione tecnica per il radoppio ferroviario S. Lorenzo al Mare-Andora. Entrambi i documenti individuavano i cinque siti per le discariche di inerti(1 in prov. di Savona e 4 in Prov. di imperia)e prevedevano in delibera al punto 3 anche lo smaltimento del materiale di smarrino. Il costo di tutto il materiale inerte era ed è a carico della ditta che ha guadagnato l'appalto. A questo punto non riesco a comprendere perchè l'Agrimàn continui ad insistere che il fermo ai lavori sia da imputarsi alla mancanza di siti idonei per lo smaltimento dei rifiuti inerti.Potrei altresi riferire altri particolari imputabili al comportamento e al modo di operare dell'appaltatore ma mi manca lo spazio.
18/09/2007 - 09:31:04
Mario Spalla, Imperia Italia

19/09/2007 10:16
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

Merlo: «Sbloccata una parte dei pagamenti»
Italferr ha annunciato il prossimo sblocco di una parte dei pagamenti per i lavori del raddoppio della linea ferroviaria tra Andora e San Lorenzo.
Lo ha riferito l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Luigi Merlo, oggi in consiglio regionale.
L’assessore ha detto che Ferrovial, la società spagnola che sta realizzando l’opera, «sta ora valutando la nuova situazione e entro pochi giorni darà una risposta».
«Il blocco del raddoppio ferroviario comporta problemi sia per il futuro che per il presente. Confidiamo in una celere definizione dei problemi di carattere economico tra Ferrovial ed Italferr auspicando l’intervento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di scongiurare quello che per il nostro territorio costituirebbe un enorme danno».
Lo ha dichiarato in una nota Confindustria Imperia, intervenendo nella questione riguardante il blocco dei lavori per il raddoppio della Ferrovia, tra San Lorenzo al Mare (Imperia) e Andora (Savona).
19/9/2007




[Modificato da em66 19/09/2007 11:28]
19/09/2007 15:00
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

Ultimatum alla Ferrovial
Un ultimatum di una settimana è stato dato dalle organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl alla Ferrovial, l’azienda appaltatrice dei lavori di raddoppio della ferrovia tra San Lorenzo al Mare e Andora (Savona), per trovare un accordo con la società committente, la Italferr, finalizzato alla riapertura dei cantieri, dopodiché scatterà la mobilitazione generale, che potrebbe culminare in una grossa manifestazione pubblica nel capoluogo.
Lunedì scorso, l’interruzione dei lavori era stata decretata dalla Ferrovial in seguito al mancato raggiungimento di un accordo sugli oneri di scarico e sul contenzioso economico con la Italferr, dalla quale l’impresa appaltatrice dei lavori vanterebbe numerosi crediti.
«Ancora una volta sono i lavoratori a pagare le conseguenze di una situazione ormai intollerabile che non soltanto colpisce l’occupazione, ma mette in discussione la realizzazione di un’opera importante e da tempo attesa. Non si può più perdere tempo - si legge in una nota sindacale - occorre che la politica, le istituzioni e anche le imprese agiscano nella direzione della ricerca di una soluzione definitiva ai problemi presenti».
Nel frattempo, prosegue lo stato d’agitazione permanente con l’apertura di presìdi davanti agli uffici Ferrovial e ai cantieri.
19/9/2007

20/09/2007 10:17
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

«Ferrovia, Regione latitante meglio andare col Piemonte»
raddoppio dei binari bloccato
Duro j'accuse da Diano. La Provincia: «Contenziosi coperti colpevolmente»

Imperia. «Cantieri sospesi, Ferrovial pronta a fare le valigie e la Regione Liguria totalmente latitante e disinteressata al problema. Se così stanno le cose, allora è meglio andare con i piemontesi sicuramente più attenti alle problematiche del territorio e più vicini alle esigenze della gente». La proposta di divorzio da "Genova matrigna"è di Marco Perasso, neo presidente del consiglio comunale di Diano Marinala con delega al patrimonio e alla protezione civile. Quella di Perasso è una provocazione che non mancherà di suscitare la reazione di altri sindaci e politici locali pronti a sfogare la loro rabbia contro governo e giunta-Burlando. Rabbia che, seppur con toni diversi, traspare anche da una nota del presidente della Provincia, Gianni Giuliano, che ha rispedito al mittente le accuse di immobilismo per la questione discariche: «I contenziosi sono altri e le responsabilità - ha detto Giuliano - vanno cercate altrove».
Reazioni dure, insomma, che arrivano all'indomani del tavolo tecnico in Prefettura sulla scottante vicenda Ferrovial: «Per come stanno le cose, visto l'immobilismo dei nostri governanti - ha incalzato Perasso - meglio sarebbe andare con i piemontesi, che restare legati al carrozzone degli amministratori regionali liguri». Ma Perasso, va oltre alla semplice provocazione. Invoca addirittura un referendum popolare: «Chiediamolo ai cittadini se vogliono restare legati a Burlando, oppure se sconfinare e unirsi ai piemontesi. Vediamo che cosa rispondono e poi decidiamo». Il presidente del consiglio comunale di Diano Marina è convinto che la strada piemontese possa essere percorribile per risolvere il problema ferrovie: «E' triste constatare come un'opera di così vitale importanza per lo sviluppo economico del nostro comprensorio, ma anche di tutta la Liguria, venga schiacciata dal rimpallo di responsabilità tra Italferr e Ferrovial. In tutto questo scenario colpisce la totale latitanza dei ministri competenti e della Regione Liguria, che, nell'aprile scorso, alla sospensione dei lavori della "talpa" che scava le gallerie, avrebbe dovuto prendere energici, ma soprattutto rapidi, provvedimenti idonei a sbloccare l'empasse. In realtà, lo hanno visto tutti, la Regione ha dimostrato un totale disinteresse anche quando la Ferrovial ha deciso di bloccare i cantieri. Viene allora naturale domandarsi quale sia il "valore aggiunto" che la Regione Liguria fornisce alla provincia di Imperia se non il soffocarne l' economia con mille assurde ed utopistiche normative ambientali. Tutti provvedimenti che non sortiscono altro effetto che favorire un incontrollato abusivismo e l'abbandono di vaste zone e il puntuale e sistematico dirottamento su altre aree, politicamente meglio "allineate", di fondi che invece le spetterebbero di diritto».
E poi c'è l'affondo della Provincia. «Basta puntare il dito contro di noi - sbotta Gianni Giuliano - L'amministrazione provinciale ha fatto tutto quello che poteva fare per risolvere il problema della disponibilità delle discariche, problema che è sorto per incomprensioni tra Italferr e Ferrovial in sede di progettazione e appalto dell'opera. L'incontro in Prefettura ha dimostrato, ancora una volta, che il vero "nodo" tra le parti, Italferr e Ferrovial, è di natura economica e non tecnica. E' un contenzioso che si trascina da tempo, ed è stato colpevolmente "coperto" adducendo motivazioni non veritiere all'interruzione degli interventi». Anche per la Provincia, insomma, questa situazione è insostenibile e deve essere sbloccata. Come fare allora per trovare una via uscita dal binario morto. «La Provincia - dice il presidente - chiederà con decisione agli organismi competenti di trovare il modo per proseguire celermente i lavori, senza passare da una nuova gara d'appalto che allungherebbe i tempi di realizzazione di un'opera di importanza internazionale, attesa da anni, indispensabile per allineare il trasporto regionale e locale, ma anche italiano, agli standard europei».
Giò Barbera
Alessandra boero
20/09/2007



20/09/2007 11:12
OFFLINE
Post: 8.819
Registrato il: 11/04/2005
Città: GENOVA
Età: 53
Amministratore
Capotreno
Perasso: CHE L'INSE?
A questo personaggio sta mooooolto largo il gravoso cognome che porta: cosa non si fa per qualche titolo sui giornali..... a prescindere dalle responsabilità di Burlando, accusato di batteresene allegramente la ciolla (cosa che mi pare faccia spessissimo: SVEGLIA!)
20/09/2007 17:52
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ivg.it

Articolo n° 15552 del 20 Settembre 2007 ore 17:01
Raddoppio Ferrovia: Burlando chiama Di Pietro che convoca incontro
Andora. Il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro convocherà nei prossimi giorni una riunione per tentare di risolvere il contenzioso tra Italferr (Gruppo Fs) e l’impresa spagnola Ferrovial per il raddoppio della ferrovia Genova-Ventimiglia, che ha bloccato i cantieri lunedì scorso. Lo ha annunciato il presidente della Regione Claudio Burlando dopo aver avuto con Di Pietro un colloquio telefonico. All’incontro, precisa Burlando, parteciperanno il Governo, la Regione Liguria, RFI, Italfer e Ferrovial. “Abbiamo sempre seguito con attenzione questa vicenda che parte con finanziamenti decisi quando ero ministro - afferma Burlando -. Abbiamo contribuito ad allentare la tensione in tema di discariche ma ora il punto acuto il contenzioso con Ferrovial. Dopo molti giorni di contatti con Rfi e Italfer ho deciso di chiamare Di Pietro e gli ho chiesto di prendere come governo in mano la situazione. L’incontro offrirà un tavolo di mediazione importante”.

24/09/2007 17:51
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
Articolo del Secolo XIX sulla rassegna stampa del Comune di Genova
Stop al raddoppio: boicottaggio?
25/09/2007 16:19
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

da www.ilsecoloxix.it
«Ferrovia, marcia sulla Regione»
raddoppio dei binari bloccato, forza italia chiede la mobilitazione
Sindaci e amministratori a Genova. Sappa: «E c'è anche un rischio ambientale enorme»

Imperia. Sindaci e presidente della Provincia sono pronti a "invadere" la Regione. Una marcia a Genova programmata per la settimana prossima per chiedere a giunta e consiglio regionale di prendere una posizione «forte e chiara» nei confronti del Governo sul caso ferrovia ed evitare che la provincia di Imperia, ma anche la Liguria, resti fuori dall'Europa e diventi «sempre più far west» (lontano ponente). Intanto è slitatto di 24 ore a domani il vertice romano tra Italferr, Ferrovial e ministro Antonio Di Pietro che potrebbe già dare un verdetto importante sui contenziosi.
Ad una settimana dallo stop dei cantieri del raddoppio della ferrovia, ora la partita si gioca soprattutto sul piano politico. Gli amministratori imperiesi sono pronti a far sentire la loro voce in consiglio regionale. Lo faranno martedì prossimo su richiesta del consigliere di Forza Italia, Gabriele Saldo. «Restare a guardare senza muovere un dito in una situazione così grave non serve a nulla - ha detto Saldo - E' necessario invece uscire allo scoperto e far sentire, in maniera forte, la nostra voce e rappresentare in modo concreto tutti gli imperiesi». Saldo ha convocato gli Stati generali di Forza Italia nella sede di viale Matteotti. Si sono ritrovati a discutere sul caso-ferrovia il presidente della Provincia Gianni Giuliano, il sindaco Luigi Sappa, il collega di Diano Marina Angelo Basso e il coordinatore cittadino Antonello Ranise. Convocati anche il coordinatore di Sanremo Maurizio Zoccarato e altri membri del partito. «In questi giorni - dice Saldo - abbiamo letto molti interventi politici e non. Intanto precisiamo che il blocco degli interventi non è dovuto alla mancanza delle discariche, quelle ci sono. Il problema di fondo è il contenzioso esistente tra le ferrovie e l'impresa appaltatrice dei lavori. Credo che per trovare una soluzione a questo braccio di ferro sia indispensabile un intervento in maniera decisa da parte della politica a tutti i livelli. Abbiamo pensato ad una marcia su Genova. Chiederemo di essere ricevuti per illustrare lo stato di disagio di una provincia che rischia il più completo isolamento con conseguenze gravissime sia sotto il profilo sociale che economico».
Giuliano si è concentrato sull'argomento discariche: «Il problema del blocco dei lavori non sono le discariche - ha ribadito il presidente della Provincia - ne abbiamo individuate due a San Bartolomeo e sono già state autorizzate. Esistono problemi di natura economica tra Italferr e Ferrovial che non sono certo di nostra competenza. E per questo gli operai sono rimasti senza lavoro». Il sindaco Sappa è preoccupato invece per il futuro della città: «La viabilitàè stata rivoluzionata proprio per consentire l'intervento di raddoppio dei binari. Alcuni progetti sono stati studiati poi in un contesto urbanistico preciso che faceva riferimento a questa maxi opera. Oggi, invece, ci ritroviamo con un cantiere inattivo e con un rischio ambientale di grande portata. Sbancamenti di terra sono stati compiuti nell'Impero, nel Caramagna e nel Prino. In caso di pioggia la presenza dei cantieri, senza un presidio permanente di lavoratori, potrebbe essere decisamente pericolosa». Il sindaco di Diano Angelo Basso ha pensato a una soluzione drastica: «Chiuderemo il guado del San Pietro con un muro per evitare esondazioni e situazioni di pericolo». E il coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonello Ranise, ha insistito sulla «mancanza di punti di riferimento al Governo, dopo Claudio Scajola».
Ieri è sceso in campo anche il gruppo consigliare dell'Udc con un'interrogazione preoccupata al sindaco e con una sollecitazione a risolvere la scottante-vertenza. Vertenza sulla quale è impegnato a rispondere, sempre domani a Montecitorio, anche il Governo in seguito all'interrogazione parlamentare di Vittorio Adolfo.
Giò Barbera
25/09/2007

25/09/2007 16:21
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

Contenzioso da 60 milioni sindacati sulle barricate
le cifre dello stop
ORA CI sono anche i conti, tutti scritti nero su bianco. Sono i soldi che Ferrovial pretende e che la Italferr al momento non è disposta a pagare. Sono 60 milioni di euro, buona parte dei quali riferiti alla mancata produzione per l'inutilizzo della "talpa" e per la questione riferita alla discariche. Argomento spinoso che ora sarà dibattuto a Roma nel corso dell'atteso vertice con Di Pietro. A quel vertice guardano con grande attenzione i sindacati che ieri pomeriggio hanno partecipato ad una riunione fiume che si è svolta all'Unione Industriali. Cgil, Cisl e Uil restano sulle barricate, per nulla disposti a smantellare il presidio c he da una settima na insiste, come un fortino, davanti ai cantieri lungo l'Argine Sinistro della Ferrovial. Sperano che le parti possano trovare davvero un punto di incontro o quantomeno un primo, decisivo, passo verso la soluzione di tutti i problemi sorti negli ultimi tempi. «Sono a rischio centinaia di posti di lavoro - hanno detto i sindacalisti - A rischio è anche un'opera indispensabile per il ponente ancora troppo lontana da Genova e dal sistema economico mitteleuropeo».
Ogni giorno centinaia di automobilisti ricevono i volantini stampati da Cgil, Cisl e Uil e esprimono la loro solidarietà anche nei confronti dei molti operai spagnoli e portoghesi che ora temono di perdere definitivamente il posto di lavoro. Mobilitate anche le associazioni di categoria. Sono pronte a scendere in piazza e ad affiancare i sindacati nella grande manifestazione di protesta più volte annunciata nei giorni scorsi.
La vicenda è seguita con attenzione estrema dall'assessore ai Trasporti della Regione, Luigi Merlo, che attende l'ora "X" per poter illustrare il caso ferrovia al ministro Di Pietro. «Il clima resta teso, siamo preoccupati ma non voglio nemmeno pensare che davvero questo cantiere possa fermarsi, le conseguenze potrebbero essere devastanti. Anche sotto il profilo della sicurezza, come abbiamo già verificato con il prefetto di Imperia, data la presenza di scorie di cantiere e altri materiali che - se abbandonati in loco per lungo tempo - potrebbero creare problemi d'inquinamento o qualcosa peggio».
25/09/2007

26/09/2007 16:17
OFFLINE
Post: 4.147
Registrato il: 12/07/2006
Capotreno
da www.ilsecoloxix.it

Cantiere Ferrovial, vertice a Roma con il ministro
La Regione Liguria è stata convocata a Roma giovedì 4 ottobre dal ministro alle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, per risolvere il contenzioso Ferrovial-Italferr relativo al raddoppio della linea Genova-Ventimiglia e garantire la prosecuzione dei lavori per il raddoppio della Pontremolese.
Lo ha reso noto l’assessore regionale Luigi Merlo, ricordando che nei giorni scorsi lui e il presidente Burlando avevano chiesto un intervento del Governo.
La prima riunione sarà dedicata al raddoppio della Genova-Ventimiglia e vedrà la partecipazione, accanto a Di Pietro, del presidente della Regione Liguria insieme con l’assessore alle Infrastrutture e agli esponenti di Italferr e Ferrovial; la seconda riunione si svolgerà martedì 9 ottobre e avrà come argomento il raddoppio della Pontremolese e la possibile interruzione dei lavori nel tratto Solignano-Osteriazza.
«Ringrazio il ministro - ha detto l’assessore Merlo - e apprezzo molto l’attenzione che ha voluto dedicare alle due vicende fondamentali per lo sviluppo della nostra regione, accogliendo la nostra richiesta di incontro. Ci auguriamo che le due riunioni possano essere risolutive per il proseguimento e la continuazione dei lavori».
25/9/2007

[Modificato da em66 26/09/2007 16:17]
Nuova Discussione
 | 
Rispondi



Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:52. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com