Disservizi ferroviari in tempo reale

em66, 16/11/2007 12.36:

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posto qui per non aprire un nuovo topic
da www.ilsecoloxix.it

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Continuano i disagi per lo sciopero dei treni
Ventimiglia. Continua, a tempo indeterminato, lo sciopero indetto dai ferrovieri francesi che sta paralizzando da giorni la circolazione in Francia. E continua a provocare serie conseguenze anche a Ventimiglia, soprattutto per i frontalieri: in quanto i treni in transito si contano sulle dita di una mano. A peggiorare la situazione di incertezza, vi è la mancanza assoluta di comunicazioni ufficiali.
«I treni internazionali non circolano. Ogni tanto a Ventimiglia parte qualche treno locale diretto in Francia. Ma questo avviene assolutamente senza preavviso. E quindi non siamo in grado di preannunciarlo agli utenti con un certo anticipo. I treni sono comunque pochissimi».
16/11/2007

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Mancanza assoluta di comunicazioni ufficiali
www.ter-sncf.com/paca/html/infostrafic.html

cosa è questo??
ci sono sia treni che autobus sostitutivi

Ieri il Firenze - Torino delle 11.12 e' partito da P.Principe alle 11.45 !!!!

Per fortuna al ritorno e' stato puntualissimo !

Stamattina tutti i treni provenienti da Savona hanno subito ritardi fino a 45’ e soppressioni; nell’intervallo tra le 7 e le 7,40 non sono passati treni. Inutile che vi racconti le scene di sovraffollamento e casino....
Stando a quanto detto dal personale FS di Sestri ci sarebbe stato un guasto sul primo binario.
E’ la seconda volta che capita in 15 gg. e sinceramente non riesco a capire dove sia il guasto perché i treni dopo la stazione di Sestri (dove arrivano sul 2 binario) proseguono sul binario legale.

La spiegazione è semplice: stamattina ho preso il treno e volevano farmi vedere che le cose non sono per niente cambiate...

Senza finanziamenti il sistema ferroviario delle regioni va al collasso, e se sarà così ci sarà anche l'obbligo de facto di ndare tutt con mezzi privati. Ma ecco che i soldi per fare chilometri di "gronde" ed autostrade nuove sembra che ci siabo senza problemi, grazie all'interessameto di un giovane membro di una famiglia di petrolieri (i quali più la gente usa l'auto, più sono content?)

Questa mattina, proprio nel pieno dell'esodo pre-natalizio, gravi disagi nei collegamenti con Roma e Napoli a causa del guasto a Chiavari della locomotiva dell'intercity per tali destinazioni.

Il treno è rimasto fermo a Chiavari per circa un'ora e mezza, tempo occorso per far arrivare una locomotiva di soccorso, agganciarla ed eseguire la necessaria prova-freno.

Ad un certo punto pareva addirittura che tale locomotiva venisse utilizzata soltanto sino a Sestri Levante, poi occorrendo per un merci sarebbe stata sganciata lasciando i viaggiatori "a piedi", ipotesi poi fortunatamente non verificatasi.

I passeggeri sono stati lasciati nella più totale mancanza di informazioni dato che i vari ferrovieri fornivano (penso non per loro colpa diretta...) versioni contrastanti sul miglior modo di proseguire il viaggio.

La situazione è stata aggravata da diversi fattori:

- impresenziamento della stazione, ormai da tempo senza Dirigente Movimento e telecomandata;
- vincoli burocratici dovuti all'attuale assetto dell'ex Azienda F.S. che a causa della suddivisione in molte società non ha consentito di utilizzare una delle macchine di quattro treni merci transitati nel frattempo;
- vincoli tecnici causati dalla sciagurata "operazione rete snella" che ha soppresso moltissimi scambi e binari di precedenza ed incrocio rendendo problematica la soluzione di ogni emergenza (in questo caso tutto sommato è andata ancora bene visto che il guasto è avvenuto in stazione lasciando liberi i binari 2 e 3 per gli altri convogli).

In conclusione siamo in condizioni assai peggiori rispetto a quelle di qualche decennio fa, sia per il normale esercizio che per la risoluzione delle criticità.

Allucinante, ma il fatto che FS ci impieghi 2 ore per mandare la riserva non è una novità. Mi immagino il casino anche per gli altri treni, che evidentemente dovevano passare sul binario di sinistra..
Già 10 giorni fa quando sono partito per Pisa abbiamo preso 70 minuti di ritardo per problemi in linea non precisati..no comment

Semmai sul binario di destra, non di sinistra! Non è infatti la metropolitana di Genova nè di Milano (in quella di Roma i treni viaggiano normalmente a sinistra come nelle ferrovie FS).

Stavolta comunque da questo punto di vista è andata bene perchè essendo il treno fermo in stazione sul binario "giusto" gli impedimenti alla marcia degli altri treni erano dovuti più a impreparazione del personale che a disposizione di impianto. Ad esempio il treno 2041 arrivato sul binario 2 anzichè sull'1 è stato tenuto fermo circa 15 minuti e nessuno sa perchè, visto che la via che doveva percorrere era libera (la locomotiva di soccorso, inviata sul binario di destra da Sestri Levante, era già arrivata).

Pensate un po' a cosa succede invece (è già capitato) che un treno pari si guasti poco dopo la partenza a Chiavari ingombrando gli scambi di uscita: binario unico da Sestri Levante a S. Margherita Ligure senza possibilità di incroci intermedi, "grazie" all'eliminazione di tutti i deviatoi a Lavagna, Zoagli e Rapallo.

Devo aggiungere che un tempo, quando c'era il BEM, i treni che per interruzione di un binario dovevano viaggiare a destra percorrevano il binario "illegale", così detto perchè senza alcun segnale e con la sicurezza affidata solo al blocco telefonico.

Da quando c'è il BAB (ed ora il più moderno SCC) non si dice più "binario illegale" ma semplicemente "binario di destra" perchè la marcia a sinistra è solo una mera convenzione ed i treni possono viaggiare in sicurezza indifferentemente a destra o a sinistra a seconda delle esigenze, ed anche su tutti e due i binari nello stesso senso (marcia parallela). L'utilizzo scarso e non certo ottimale di queste potenzialità, che se ben gestite risolverebbero più di un problema, è dovuto unicamente ad incapacità gestionale delle FS, della quale incapacità facciamo noi le spese.

da www.ilsecoloxix.it

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I ritardi dei treni giorno per giorno Il Secolo XIX informa i pendolari
IL NUOVO SERVIZIO sul quotidiano e sul suo sito online
Cento treni-campione che viaggiano sulla rete ligure saranno monitorati ogni giorno: da domani registreremo i loro ritardi
Genova. Sarà il barometro dell'umore dei pendolari liguri, l'indice di gradimento del servizio ferroviario, un'informazione utile per farsi un'idea di come funziona il trasporto su rotaia nella regione. Da domani Il Secolo XIX registrerà il ritardo di cento treni-campione che viaggiano in Liguria: regionali, interregionali, intercity scelti fra quelli più frequentati dai viaggiatori liguri. La media dei ritardi e la percentuale di treni non in orario saranno pubblicate ogni giorno, tranne il lunedì, in un grafico che apparirà in alto nella pagina della Liguria. Segnaleremo anche il treno con la peggiore performance della giornata.
I dati pubblicati saranno quelli del giorno prima, ma per rendere ancora più tempestivo il servizio, i ritardi dei cento treni monitorati saranno a disposizione dei lettori la sera stessa sul sito www.ilsecoloxix.it.
Con questa iniziativa, Il Secolo XIX riprende la rubrica di informazione sui disservizi ferroviari che era stata interrotta anni fa perché Trenitalia forniva, con grande ritardo, informazioni parziali, escludendo per esempio le situazioni causate da "forza maggiore". Come ogni pendolare sa bene, questa è la formula che viene quasi sempre invocata per giustificare il mancato rispetto dell'orario.
Il nuovo tabellone che pubblicheremo da domani, più completo, attendibile e puntuale, si inserisce in una serie di inziative che da tempo il quotidiano, ora affiancato dal sito web e da Radio19, promuove nell'interesse dei viaggiatori. Nella speranza che la Liguria possa prima o poi avere un servizio ferroviario migliore.
17/12/2007

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"Nella speranza che la Liguria possa prima o poi avere un servizio ferroviario migliore."

seee un miraggio!

Questa mattina enormi disagi sulla linea del levante a causa di ripetuti ritardi dovuti (a detta di alcuni ferrovieri che parlano a denti stretti) proprio all'attivazione del SCMT che imporrebbe norme di circolazione troppo restrittive.

L'intercity per Milano era annunciato dapprima con 45 poi con 60 minuti di ritardo per le solite "cause tecniche" (per chi sa leggere: guasto causato da mancanza di manutenzione). Chissà che fine ha fatto, almeno i passeggeri non sono persi nella tormenta senza riscaldamento, ristorazione e servizi igienici come accaduto qualche giorno fa ad un Eurostar nel centro-sud.

Se qualcuno dei presenti poteva avere ancora qualche dubbio sull'effettiva "efficienza" di RFI/Trenitalia, penso gli sia stato definitivamente tolto...

Da qualche tempo tacciono i roboanti proclami del sig. Pallavicini (Pendolari Genova - Milano) sulla grandissima efficienza del servizio di Trenitalia e sull'abnegazione dei suoi megadirigenti: forse è finito l'incenso???

da www.ilsecoloxix.it

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17 dicembre 2007
Ritardi dei treni, occhio al Secolo XIX
Il Secolo XIX pubblicherà tutti i giorni una striscia con le statistiche sui ritardi di 100 treni del giorno precedente (il martedì quelli del lunedì; il mercoledì, quelli del martedì e così via).

Parte delle statistiche sono disponibili il giorno delle rilevazioni su questa pagina.

Leggi la scheda relativa ai ritardi di lunedì 18 dicembre

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L'indirizzo e`
www.ilsecoloxix.it/ritardotreni

La prima tranche di indagini del Rina ha dimostrato che in Liguria i treni sono troppo sporchi perchè gli standard di pulizia non sono soddisfacenti.

Veramente per capire questa cosa non c'era bisogno del Registro Navale, bastava che Merlo facesse un brevissimo tragitto in incognito su qualsiasi treno.

sandro.raso, 19/12/2007 20.59:

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La prima tranche di indagini del Rina ha dimostrato che in Liguria i treni sono troppo sporchi perchè gli standard di pulizia non sono soddisfacenti.

Veramente per capire questa cosa non c'era bisogno del Registro Navale, bastava che Merlo facesse un brevissimo tragitto in incognito su qualsiasi treno.

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Ecco l'articolo per intero:

TRENI: LIGURIA, SU 80 ISPEZIONI 68 CASI NON CONFORMITA' PULIZIA

AGI) - Genova, 19 dic. - "Da questo primo step sul lavoro di ispezione compiuto dal RINA per valutare il grado di pulizia dei treni regionali liguri emergono forti carenze dal punto di vista organizzativo del personale dell'impresa di pulizia e da parte di Trenitalia. Lo ha affermato l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Luigi Merlo in occasione della consegna da parte del RINA della prima tappa di un percorso che si concludera' ad aprile per misurare il grado di pulizia dei treni liguri. Sono state 80 le ispezioni effettuate dal RINA, l'organismo internazionale di certificazione a cui la Regione Liguria ha affidato il servizio, nel primo mese di lavoro che ha preso il via il 27 novembre e si e' concluso ieri e ha riguardato i cinque cantieri liguri di Ventimiglia, Savona, Genova, Sestri Levante e La Spezia. In 12 casi le ispezioni hanno dato origine ad un risultato di conformita', in 41 ad un risultato di non conformita', mentre i giudizi di gravi non conformita' si sono verificati 27 volte confermando cosi' una situazione estremamente critica. ?Questa prima verifica - ha commentato l'assessore - ci fornisce dati interessanti che evidenziano una criticita' e forti carenze strutturali del sistema da attribuire almeno per il 10 per cento a Trenitalia e il resto ad una mancata organizzazione del personale. Il lavoro di verifica continuera' in questi mesi - ha proseguito Merlo - e diventera' un elemento fondamentale per il nuovo contratto di servizio tra la Regione Liguria e Trenitalia che dovra' essere siglato entro la fine di marzo. L'assessore ha poi ribadito come il lavoro svolto dal RINA, su commissione della Regione, - servira' ad evitare ulteriori rimpalli di responsabilita' avvenuti negli ultimi mesi tra Trenitalia e l'impresa di pulizie. Complessivamente - ha detto Merlo - la media di qualita' regionale di pulizia risulterebbe abbastanza bassa con il 35 per cento di qualita' mancante e punte nel cantiere di Ventimiglia del 50 per cento di bassa qualita'. Al momento - ha concluso l'assessore - non abbiamo ancora delineati i nodi critici del sistema, comunque gia' da questi primi risultati chiederemo sia a Trenitalia che all'impresa appaltatrice di porre da subito rimedio.(AGI)



Poi ci vorrebbe un indagine su tutti quelli che hanno le porte che non si aprono, sui convogli che viaggiano con i vagoni chiusi per problemi vari, per i condizionatori o il riscaldamento guasto, etc........


Però tra un anno ci saranno 22 stazioni ed i treni che volano

Trenitalia ha concordato con alcune organizzazioni di pendolari un risarcimento forfettario di 800 euro a persona oltre all'integrale rimborso del biglietto pagato per gli utenti danneggiati dall'essere rimasti parecchie ore bloccati sull'eurostar senza riscaldamento nè servizi igienici e poi altre parecchie ore in stazione.

Evidentemente Moretti ha paura delle cause collettive che ora potrebbero essere intentate - seppur con molti vincoli rispetto a quanto avviene negli USA - contro la società. Questo risarcimento costituisce un precedente assoluto e potrebbe spianare la strada a moltissimi altri utenti danneggiati dai ritardi.

Questo caso è particolarmente eclatante perchè il blocco dell'Eurostar non è avvenuto sotto una improvvisa nevicata di un metro, tale da giustificare un blocco totale della circolazione, ma per un fenomeno poco intenso (pochi centimetri) ed abbondantemente preavvisato, per cui tutto l'accaduto va totalmente addebitato alla disorganizzazione di RFI/Trenitalia.

Caro Moretti, se non vuoi che Trenitalia sia travolta dalle cause di risarcimento collettivo, farai bene a prendere provvedimenti più seri che non a limitarti a tagliare i servizi ed aumentare i biglietti...

Per inciso: si sappia che a Genova - dove le nevicate avvengono di rado e non sono molto intense - per "risparmiare" sono state disattivate le scaldiglie, per cui anche con pochi centimetri si avrebbero gravissime difficoltà (l'ultima volta circa 6 ore di blocco quasi totale a Brignole e Principe).

Stamattina la circolazione era perturbata a causa di un investimento a Zoagli (non so se disgrazia o suicidio).

Un intercity dal Sud per Torino è rimasto lungamente fermo in attesa di notizie sul binario 3 della stazione di Chiavari. Quello che mi ha veramente stupito è stato il fatto che i tre ferrovieri (con accento toscano) in servizio sulle carrozze di questo treno continuavano a cercare di telefonare al DM di Chiavari e poi a quello di Rapallo: non sapevano nemmeno che quasi tutte le stazioni sono da tempo telecomandate, e i DM ci sono solo in casi eccezionali.

Hanno inutilmente cercato di entrare nell'Ufficio Movimento e poi hanno chiesto in biglietteria i cui addetti, "ovviamente" non sapevano nulla, e di Polfer non c'era traccia. Continuavano a insistere che, dato che il treno era stato ricevuto in deviata e le P luminose erano spente, la stazione doveva essere presenziata.

Ho dovuto intervenire io a dire loro che avrebbero dovuto chiamare l'SCC di Teglia o al minimo il DM di Sestri Levante (unica stazione della linea ancora presenziata). Non sono riusciti a farlo perchè non trovavano il numero.

Infine il segnale si è disposto al verde ed il treno è potuto ripartire.

Moretti, come la mettiamo con la formazione professionale dei ferrovieri???

Sul Secolo XIX di oggi, edizione del Levante (che non è quella normalmente in vendita a Genova) vi sono i risultati di un sondaggio eseguito fra i pendolari con la distribuzione di un questionario.

Davvero sconfortante. Come diceva il grande Ginettaccio, "gli è tutto da rifare".

il giorno della nevicata alcuni treni diretti nell'entroterra sono stati soppressi. Non mi sembra un bel viatico visto che le ferrovie in caso di nevicate intense dovrebbero costituire il "bastione" delle comunicazioni restando attive anche quando le strade sono divenute impraticabili

da www.ilsecoloxix.it

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11 gennaio 2008
Metalmeccanici in piazza
Gli operai metalmeccanici, che oggi sono scesi in piazza per chiedere il rinnovo del contratto, hanno bloccato la stazione ferroviaria di Genova Brignole. Il traffico ferroviario a lunga percorrenza è fermo dalle 11.

Dopo avere fatto un presidio davanti alla sede di Confindustria, nelle adiacenze dello scalo ferroviario, i metalmeccanici, in sciopero per tutta la mattina, hanno dato vita ad un corteo che ha bloccato il traffico e sono poi entrati nella stazione.

Secondo quanto annunciato da alcuni sindacalisti la protesta sui binari dovrebbe durare una trentina di minuti. La manifestazione è stata promossa da Fiom, Fim e Uilm e dalle rsu delle principali fabbriche genovesi. Sono in piazza tra gli altri gli operai di Fincantieri, Ilva, Esaote, Piaggio Aero, Marconi, Siemens, Riparazioni Navali.

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