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Trasporti nella Provincia Autonoma di Bolzano

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2016 16:51
22/07/2011 12:12
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A proposito della fermata di Perca, questa dovrebbe diventare un vero e proprio interscambio con una funivia.
Infatti si sta realizzando un nuovo impianto nel comprensorio di Plan de Corones. Il progetto si chiama “Progetto Ried” e prevede l’impianto di risalita abbia la stazione a valle proprio sotto la fermata ferroviaria di Percha in modo da consentire un interscambio immediato.
Detta così sembra una favola, in quanto questo impianto riduce a zero il traffico privato. Però i residenti non sono tutti d’accordo. C’è stato un referendum nel 2008 a Riscone che ha avuto una partecipazione bassa, ma il progetto è stato bocciato.
Nonostante ciò una delibera di Giunta del 2009 ha dato il via libera e ora si stanno eseguendo i lavori.
Ecco un bel link
www.kronplatz-ried.info/pdf/sonstiges/infoblatt5_it.pdf
22/07/2011 17:48
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Paolo, forse la spiegazione sta nel fatto che molti abitanti dei dintorni di Brunico (e di Riscone in particolare)non vedono bene un ulterire potenziamento degli impianti di Plan de Corones, soprattutto perchè temono un aumento esponenziale del traffico in fondovalle.

Ovviamente poi ci sono le conseguenze ambientali dlla nuova pista, che hanno indottto i Verdi a schierarsi apertamente contro.

[Modificato da Trammax 22/07/2011 17:52]
27/07/2011 15:31
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Alcune novità dal mondo del TPL in Alto Adige, sempre all’avanguardia.

La prima è l’annuncio dell’intenzione della Provincia di finanziare l’elettrificazione della ferrovia della Val Venosta. Ecco il link al giornale locale altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/07/26/news/ferrovie-alto-adige-widmann-la-venosta-sara-elettrificata...

La seconda è che l’annoso problema della realizzazione di un sistema di trasporto di massa nell’area urbana di Bolzano (Oltradige) sarebbe in via di soluzione introducendo una combinazione di tram e Metrobus, ovvero ad un bus in via riservata.
Le intenzioni, fino a qualche anno fa, erano quelle dell’introduzione di una tramvia. Poi, siccome in Alto Adige hanno sì parecchie disponibilità di soldi, ma sono anche molto pragmatici [SM=g27988] , si sono accorti che sarebbe stato eccessivo per la domanda di trasporto della zona.
Si punta quindi ad un tram nella tratta cittadina (Ponte Sull’Adige-stazione funivia del Renon) e su un bus in via riservata negli altri tratti.
Verrebbe esclusa l’area periferica dei Comuni della Bassa Atesina (tra Bolzano e il confine provinciale per intenderci), ma quella zona ha già un buon servizio ferroviario.
Ecco anche qui un interessante link altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/06/11/news/metro-bus-per-collegare-bolzano-e-oltradige...

IMO, alla fine il tram non si farà e ci sarà solo il Metrobus che comunque è già molto positivo
27/07/2011 19:49
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Molto positivo per cosa?
Un autobus a guida vincolata è sempre un autobus, del resto se la domanda è così bassa (900 pass/h) perchè spendere di più solo per avere un Phileas o una specie di Civis che, da quanto si capisce, non sarebbe neppure elettrico?
Almeno a Bologna e a Pescara sono dei filobus, qui si parla di mezzi ibridi, il che mi sembra ben poco ecologico.
Anche la domanda nel tratto tranviario (1500 pass/h) è bassa, ma perchè non fanno una filovia che mi sembra molto più sensata?

28/07/2011 08:20
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Re:
giambo64, 27/07/2011 19.49:

Molto positivo per cosa?
Un autobus a guida vincolata è sempre un autobus, del resto se la domanda è così bassa (900 pass/h) perchè spendere di più solo per avere un Phileas o una specie di Civis che, da quanto si capisce, non sarebbe neppure elettrico?
Almeno a Bologna e a Pescara sono dei filobus, qui si parla di mezzi ibridi, il che mi sembra ben poco ecologico.
Anche la domanda nel tratto tranviario (1500 pass/h) è bassa, ma perchè non fanno una filovia che mi sembra molto più sensata?





Personalmente, conoscendo l’area che da Bolzano va verso Caldaro, ritengo che non abbia senso stendere dei cavi che sia per tram o filobus. La zona è piuttosto vasta con connotati di periferia urbana (ordinatissima e di campagna (vigneti, prati, coltivazioni) e quindi forse ci sono anche problemi paesaggistici.
Comunque, in generale, personalmente, non penso che il Phileas debba essere visto come il diavolo; ci sono situazioni e contesti in cui può essere preferibile. Il problema di quell’area è togliere auto dalle strade, vista anche l’assenza di itinerari alternativi (un po’ come a Genova) e quindi anche un bus in via riservata penso che possa essere una buona soluzione.
28/07/2011 19:11
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Problemi paesaggistici per la linea aerea?
E' un affermazione terrificante, questa da te non me la aspettavo! [SM=g11770]

Ma che è successo, non sei più registrato?
28/07/2011 20:47
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È in punizione per quello che ha detto! [SM=g11770]
28/07/2011 21:14
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Re:
giambo64, 28/07/2011 19.11:

Ma che è successo, non sei più registrato?

A volte capita, la piattaforma di FFZ fa brutti scherzi...
[SM=g27992]


28/07/2011 22:01
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Re:
Il Celle, 28/07/2011 20.47:

È in punizione per quello che ha detto!




[SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770]





29/07/2011 08:32
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Re:
giambo64, 28/07/2011 19.11:

Problemi paesaggistici per la linea aerea?
E' un affermazione terrificante, questa da te non me la aspettavo! [SM=g11770]

Ma che è successo, non sei più registrato?




Non è terrificante, ci sono dei vincoli paesaggistici molto ferrei in Alto Adige.
Ovviamente io non ritengo una linea aerea un degrado per l’ambiente, ma conoscendo la zona, cercavo solo di individuare delle motivazioni plausibili per questa decisione.
Perché dici che non sono più registrato?
24/04/2012 12:43
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Leggo in questi giorni sul quotidiano “Dolomiten” che sta prendendo quota l’ipotesi Metrobus come nuovo vettore di TPL sulla parte sud dell’area urbana di Bolzano (Comuni di Laives/Leifers e Bronzolo/Branzoll).

Si tratta di Comuni che generano un traffico pendolare piuttosto sostenuto verso il capoluogo e che solo in parte viene assorbito dalla ferrovia.

Fino al 1948 esisteva una linea tramviaria a raso che serviva la zona, storicamente (a seguito dell’italianizzazione forzata del Ventennio) popolata da cittadini di etnia italiana impiegati nelle fabbriche dell’area (Lancia, Acciaierie) e nel comparto militare (aeroporto di S. Giacomo).

Ora, si sta dunque cominciando a riflettere su un Metrobus stile Istanbul (un Phileas, dunque [SM=g27992] ), anche se il progetto è ancora allo stato embrionale.
08/05/2013 13:21
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In tanto marasma una buona notizia: dietro pressione di gruppi ambientalisti (che hanno organizzato una petizione) il Consiglio Provinciale ha approvato, sia pure con scarso margine, l'elettrificazione della linea della Val Venosta. [SM=g28002]
I fondi, a quanto pare saranno stornati da un progetto, per ora congelato, di tangenziale stradale di Foresta e Tell, nei pressi di Merano.
08/05/2013 14:56
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Ottima notizia.
Oltre gli ovvi e importantissimi vantaggi per l’ambiente, questo permetterà una migliore organizzazione del materiale rotabile e, più in generale, del servizio ferroviario, non essendo più necessario predisporre le coincidenze a Merano o a Bolzano [SM=g28002] .
08/05/2013 18:46
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[SM=g28002]
14/05/2013 12:04
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Tragedia sfiorata sabato scorso sulla linea della Pusteria. Mentre transitava un treno corridoio (Korridorzug) Lienz-Innsbuck all’altezza di Percha, dalla montagna si è staccata una quantità di fango e detriti che è andata ad investire la linea.

Si è evitato il peggio solo per due motivi. Il primo è che il transito avveniva in una direzione che ha comunque consentito al macchinista di procedere all’arresto (nel senso opposto sarebbe stato impossibile in quanto la visuale sarebbe stata impedita) e il secondo è che comunque la macchina di testa era una Taurus delle OBB macchina pesantissima che ha resistito all’impatto con i detriti, evitando il deragliamento.

La linea è stata riaperta ieri.

L’incidente ricorda molto quello mortale (9 morti) accaduto nel 2010 sulla ferrovia della Val Venosta presso Laces.
28/08/2013 11:36
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Nei giorni scorsi ho potuto vedere finalmente all’opera (anche se non ci sono salito) la nuova tratta Merano-Malles. Era molto tempo che non andavo in Venosta e non avevo ancora visto la ferrovia nuova.
Bellissima la nuova stazione di Malles/Mals, che ha conservato il fabbricato originario (come del resto in tutte le altre fermate) con un piazzale molto grande per consentire la sosta degli autobus per gli interscambi, con display per informazioni e molte rastrelliere per le bici (onnipresenti in Venosta).

Da notare che a Malles/Mals fanno capolinea anche gli Autopostali svizzeri che gestiscono (anche in territorio italiano) le relazioni con la Valle di Tubre/Tauber e naturalmente oltre confine nel cantone dei Grigioni/Graubünden [SM=g27988] .

Non c’è che dire che la ferrovia è un gioiellino sia per l’infrastruttura che per i coloratissimi Flirt della SAD [SM=g28002] [SM=g28002] .

Anche se normalmente sono un po’ nostalgico [SM=x1177063] devo dire che non rimpiango per niente gli sferraglianti ALn 668 di mala gestione FS [SM=g27992] .
28/08/2013 15:56
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Re:
titoit, 28/08/2013 11:36:



Anche se normalmente sono un po’ nostalgico [SM=x1177063] devo dire che non rimpiango per niente gli sferraglianti ALn 668 di mala gestione FS [SM=g27992] .



Neppure io. La Merano - Malles (o Meran - Mals, come mi correggerebbe il mio Professore di geografia Fabrizio Bartaletti [SM=g27985] ) rappresenta a tutto tondo un esempio virtuoso di ripristino e gestione di un'infrastruttura ferroviaria già data per spacciata ed abbandonata dai luminari delle FS. [SM=g27996]
Il rinnovamento ha saputo sapientemente coniugare conservazione del passato (architettura dei fabbricati viaggiatori, opere d'arte, tracciato originario) e modernizzazione (armamento, banchine alte, CTC, materiale rotabile).

Non dubito che qualche appassionato possa rimpiangere le stazioncine cadenti e le Aln 668 sgangherate, ma il trasporto pubblico è una cosa, i feticci personali un'altra.

Come ebbe un giorno a malignare (a ragion veduta) qualcuno: il cultore e sostenitore del trasporto pubblico è quello che alla notizia della chiusura di una linea si incazza e si mobilita, l'appassionato è quello che si precipita a fotografare gli ultimi convogli sperando in cuor proprio di averne l'esclusiva. [SM=x1177057]



[Modificato da Trammax 28/08/2013 15:59]
28/08/2013 17:30
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Venosta e Pusteria sono due ferrovie recuperate dopo gli scempi fs
30/08/2013 08:41
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Sì ma la ferrovia della Val Pusteria essendo una linea internazionale non è mai stata chiusa e dunque ha potuto beneficiare di un mantenimento dell’infrastruttura e di buone relazioni e materiale rotabile prima esclusivamente FS (E424 oggi E464 + MDVC) oggi anche SAD con i Flirt elettrici. A ciò si aggiungano, soprattutto in passato, i convogli speciali e periodici per le località di vacanza in inverno ed estate (relazioni Roma-S. Candido su tutte).

La Venosta è stata chiusa per quasi 20 anni: ripristinare una ferrovia molto lunga e in territori non facili dopo che è stata in abbandono per tutto quel tempo è stata davvero un’impresa notevole. Esempio virtuoso, ma, ritengo, purtroppo, non ripetibile altrove in Italia per due motivi: il primo per scarsa sensibilità degli amministratori locali e delle popolazioni “rurali” alla ferrovia [SM=g27996] e il secondo, ovviamente, per carenza di risorse [SM=g27992]
30/08/2013 20:49
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Vero Paolo, ma molte stazioni della Pusteria 10 anni fa erano fatiscenti mentre ora sonotutte state messe in ordine, oltre ai pesanti lavori sulla linea di qualche anno fa.
Anche qui se era per fs eravamo a posto.
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