… dentro le braccia di Gesù inchiodate sulla croce, ogni peccatore e ogni vittima troverà l’abbraccio che consola,…dentro le braccia di Maria che stringe il suo Figlio morto per l’ingiustizia, ogni madre troverà il senso di ogni lacrima per i propi figli…
…ora
la morte sembra essere la padrona, il Mio corpo rimane inerme e appeso alla croce.
Dalla profonda ferita che squarcia il costato e arriva fino al cuore, esce sangue e acqua…
Lo spettacolo è finito e in alcuni comincia a farsi strada l’atroce verità:
e se era veramente il Figlio di Dio? Quale enorme peso sulle coscienze! Ora sono apparentemente vinto e inerte!
Ai miei piedi solo la Mamma, Giovanni, le pie donne e qualche soldato! Dolce Mamma, ecco li il tuo caro Figlio, il Tuo cuore è spezzato, ogni Tua fibra ha partecipato alla Mia agonia e ora, dolorante e sfinita, contempli il fardello della croce…
…ora che mi hanno schiodato mani e piedi sono fra le Tue braccia e puoi accarezzare le piaghe e osservare il mio Cuore mentre le Tue lacrime mi detergono il volto…
Non vuoi staccarti dall’abbraccio, ma non c’è più tempo, vengo avvolto in un lenzuolo e mi segui fino al sepolcro…
Chiusa l’apertura con un masso la tragedia per gli uomini è conclusa e mentre
le tenebre cercano di avvolgere lo spirito per togliere la speranza...
si sta preparando il miracolo dei miracoli….
Le guardie vegliano ed ecco un boato potente, armonico, solenne, che riempie di se tutto il creato. Dal cielo una meteora splendentissima scende verso la terra, si abbatte contro l’inutile serrame del sepolcro, lo divelle e lo atterra. Ecco un nuovo terremoto come quando dalla terra era fuggito il Mio Spirito!!!
Il sepolcro si fa tutto chiaro di una luce indescrivibile, è il mio Spirito che si riinfonde ne corpo immobile coperto dalle funebri bende! La carne ubbidisce al comando ricevuto con un fondo respiro…sotto il sudario e la Sindone la Mia carne si ricompone in bellezza eterna, si desta dal sonno della morte e rivive!
Il cuore da il primo battito, spinge nelle vene il gelato sangue superstite e subito ne crea la totale misura nelle arterie svuotate, nei polmoni immobili, nel cervello oscurato, e riporta calore, sanità, forza e pensiero…
In un momento Sono in piedi, splendidissimo, senza ferite ne sangue ma sfolgorante della luce che scaturisce a fiotti dalle cinque piaghe e si emana da ogni poro della pelle…
Esco e
torno a calpestare la terra che si desta di gioia…mentre mi avvio dalla Mamma che attende…
“Mamma!
Tutto è finito!” – e mi curvo su Colei che non osa toccarmi, la stringo al cuore e la bacio…
“Ora vado,
devo salire al Padre”. – e svanisco nel sole che scende a fiotti dal cielo sereno!