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CURIOSITA' ARTISTICHE E ARTE SACRA

Ultimo Aggiornamento: 20/02/2014 19:22
19/01/2009 16:43
 
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SANTUARIO DELLA MADONNA DI PIETRALBA



Questo santuario si trova a sud di Bolzano a 1521 del s.l.m., nella valle di Laives.
La sua origine risale al 1553 quando la Madonna apparve ad un contadino, Leonardo Weissensteiner, per guarirlo dalla sua malattia.
per ringraziamento Ella gli chiese di costruire una cappella dove si potesse recarsi per invocarla e lodarla.
La cappella fu costruita e i pellegrini furono talmente numerosi che fu necessario costruire una chiesa.

la basilica fu completata nel 1654 ed è in stile barocco.
In essa si trovano la venerata statua della Madonna Addolorata che tiene sulle ginocchia il Gesù deposto dalla croce, la cappella originaria eretta da Leonardo, l’altare maggiore ricoperto di foglie d’oro e d’argento, gli splendidi affreschi di Adam Mölk, gli altari laterali del Pußjäger e altre opere di A. Silber e di F. Haider.
Alla chiesa si giunge attraverso un corridoio dove si conservano centinaia di ex voto.



A fianco della basilica si trova una cappella dedicata a San Pellegrino Laziosi protettore dei malati di tumore.



Questa basilica fu meta di visitatori come giovanni Paolo I che da cardinale era solito trascorrervi le vacanze estive e Giovanni Paolo II che lo visitò nel luglio del 1988.



Se si vuole fare una passeggiata fra i boschi, in venti minuti si arriva nel luogo dove il contadino vide la Madonna, un luogo suggestivo oltre che per l'apparizzione, anche per il panorama che vi fa da sfondo. Infatti dal luogo si possono ammirare alcune tra le più suggestive cime delle Dolomiti come il Catinaccio, la Marmolada e il Latemar.



Le leggende di Pietralba

LA CAPPELLA

Secondo la tradizione, la Madonna apparve al contadino Leonardo Weissensteiner nel 1547. Egli si era rivolto alla Madonna per dei problemi di salute ed Ella gli apparve chiedendogli, in cambio della guarigione, la costruzione di una cappella. In questa cappella poi, egli avrebbe dovuto appendere una campana e farla suonare tutte le sere affinché le persone che la sentivano si raccogliessero in preghiera.
Leonardo accettò felice e fu guarito dalla malattia. Ben presto però si dimenticò della promessa e ritorno alla sua vita quotidiana.

Alcuni anni dopo il contadino ricadde nella malattia. Il dolore lo tormentava quando un giorno, nella solitudine della foresta, gli apparve nuovamente la Madonna che lo rimproverò per non aver mantenuto la promessa.

Leonardo promise di costruire la cappella non appena tornato a casa. E così fece: costruì una cappella e tutte le sere suonava la campana affinché tutte le persone dei masi vicini potessero raccogliersi in preghiera.


LA STATUA DELLA PIETA’

Esistono due leggende sull’origine della statua della Pietà, la cui sacralità sta proprio nell’essere presente nel Santuario di Pietralba fin dalla sua origine.

In accordo con la prima leggenda, Leonardo avrebbe trovato la statua mentre scavava le fondamenta della piccola cappella.

La seconda, invece, sostiene che il contadino l’abbia trovata su una pianta. Quest’ultima versione sembra essere la più verosimile, poiché era abbastanza comune sistemare statue di madonne o di santi sulle piante per richiamarne la protezione.


[Modificato da Conny1810 19/01/2009 16:58]
20/01/2009 18:16
 
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Grazie,Conny!

Non molte persone conoscono il Santuario di Pietralba e ciò che ci hai scritto è di grande interesse e le foto sono stupende.

Conosco Pietralba e concordo che è un luogo incantevole,proprio come si può vedere sulle foto. Ma giungerci in pellegrinaggio è un'esperienza personale,che regala grandi emozioni.

Vorrei soltanto ricordare che il Santuario si può anche raggiungere a piedi da Laives,una località a pochi chilometri da Bolzano,percorrendo il ripido sentiero del pellegrino con le stazioni della via Crucis. E' molto faticoso,poichè il dislivello è di circa mille metri. Altrimenti lo si può raggiungere comodamente in macchina seguendo le indicazioni per la Val di Fiemme una volta giunti al casello di Ora-Egna.
23/01/2009 16:58
 
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Grazie per i bellissimi luoghi di cui ci rendete partecipi! Questo santuario dev'essere davvero meraviglioso a giudicare dalle foto!
26/01/2009 15:08
 
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CHIESA DI SAN FERMO MINORE (CHIESA DEI FILIPPINI) - VERONA




La ricchezza e la varietà di reliquie,custodite nelle chiese veronesi,è davvero straordinaria.

Ho già menzionato una pregevole raccolta,custodita nella bella Chiesa di Santa Maria al Paradiso a Veronetta( Chiesa dei Camilliani ) e,quindi,mi pare doveroso ricordare che in un'altra chiesa veronese,San Fermo Minore( Chiesa dei Filippini ) vi è una stupenda raccolta di reliquie,che tuttavia si può ammirare soltanto nel giorno di Ognissanti,quando vengono esposte su tutti gli altari.
E' una tradizione per i Padri Oratoriani di San Filippo Neri,iniziata quando il loro fondatore diede avvio ad una prima collezione di reliquie.

La Chiesa di San Fermo Minore si trova nel quartiere Filippini,forse il più" veneziano" dei quartieri di Verona,sicuramente molto pittoresco per i suoi numerosi vicoli e vicoletti.
E' una costruzione che risale alla seconda metà del XVIII secolo,resasi necessaria poichè la precedente chiesa veniva ritenuta "angusta",e deve la sua architettura in stile neoclassico palladiano al veneziano Andrea Camerata.
Nel corso dell'ultima guerra mondiale venne,purtroppo,gravemente danneggiata in un bombardamento aereo insieme ad alcune opere d'arte.


Sono molto affezionata a questa chiesa; il mio luogo prediletto è la cappellina che si incontra entrando sul lato destro,con la grotta e la statua della Beata Vergine Maria di Lourdes.
Una curiosità: vicino alla piccola grotta sono conservati dei frammenti di sasso della vera grotta di Lourdes!
[Modificato da Conny1810 27/01/2009 13:29]
01/02/2009 18:14
 
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Ci sono molte piccole opere nascoste a Verona...è sempre bello venirne a conoscenza, grazie doncsi [SM=x58971]
02/02/2009 18:57
 
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PRESEPE DEI CONIGLI - GIROLAMO DAI LIBRI(1474 circa - 1555)NATIVITA' CON I SANTI GIOVANNI BATTISTA E GIROLAMO




Nella sala Boggian del Museo di Castelvecchio a Verona è possibile, ancora per poco, visitare la mostra dedicata al miniatore e pittore Girolamo dai Libri,uno dei più stimati interpreti del Rinascimento veronese.

Un appuntamento da non perdere se si vogliono ammirare le splendide miniature,ma soprattutto le straordinarie opere della sua maturità artistica:le grandi pale eseguite per alcune chiese del territorio veronese,caratterizzate da una forte valenza scenografica.

La NATIVITA' CON I SANTI GIOVANNI BATTISTA E GIROLAMO (PRESEPE DEI CONIGLI) fu eseguita per la cappella Maffei della Chiesa Olivetana di Santa Maria in Organo ed ora fa parte della collezione civica del Museo di Castelvecchio.

L'osservatore attento,ma anche il visitatore frettoloso,rimane colpito dinanzi a questa tela che riesce a comunicare delle emozioni profonde.E' il Bambino Gesù che colpisce,il suo sguardo dolcissimo che è rivolto verso due stupendi conigli posti in primo piano e realizzati con una straordinaria precisione,quasi scientifica,una precisione con la quale sono resi anche i dettagli dello sfondo,il bellissimo melograno e le felci sulla roccia.

Il Bambino è avvolto nel manto celeste della Vergine,figura posta dall'artista dinanzi alla grotta con ai lati San Giovanni Battista e San Girolamo. Leggermente più arretrato,senza perdere di rilievo,appare la figura di San Giuseppe.

Lo sfondo,bellissimo,è costituito da un paesaggio lacustre,che ricorda Durer e forse, nelle intenzioni dell'artista,vorrebbe essere il lago di Garda.Infine,una curiosità circa i conigli:pare che Fra Giovanni da Verona,il grande maestro di tarsia si sia servito di un disegno di Girolamo dai Libri per realizzare il famoso coniglio intarsiato posto alla base del leggio,che possiamo ammirare nella Chiesa di Santa Maria in Organo a Verona,un vero e proprio gioiello di eleganza.


[SM=x63063] [SM=x63063] [SM=x63063] [SM=x63063] [SM=x63063]
[Modificato da Conny1810 03/02/2009 13:28]
03/02/2009 13:31
 
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Doncsi è veramente splendida quest'opera!!! Ho inserito l'immagine come mi hai chiesto, è un capolavoro!!! [SM=x58968] [SM=x58968] [SM=x58970] [SM=x58970]
13/02/2009 22:39
 
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CHIESA DI SANTA MARIA IN ORGANO - VERONA



LE TARSIE DI FRA GIOVANNI


Nel luogo dove fino alla fine dell' Ottocento scorreva un ramo dell'Adige,sorge la Chiesa Olivetana di Santa Maria in Organo,il cui nome non ha nulla a che vedere con lo strumento musicale,ma pare derivi da un antico macchinario idraulico,di epoca romana.
La sua fondazione risale al VII secolo,ma le ricostruzioni furono numerose e il definitivo rifacimento,cinquecentesco.
La facciata di Santa Maria in Organo è costituita da due parti:la parte superiore, in stile romanico , caratterizzata dalla tipica alternanza di tufo e di cotto e quella inferiore,rinascimentale, sorta su progetto di Michele Sanmicheli.
Si tratta di una facciata davvero insolita,cosi' come lo è anche il campanile con cupola a spicchi di Fra Giovanni da Verona,il monaco Olivetano che realizzò gli splendidi intarsi del coro e della sacrestia.
L'interno è magnifico e colpisce per il grande numero di affreschi di artisti come Nicola Giolfino,Francesco Caroto,Domenico Morone e per le pregevoli tele e pale d'altare di Paolo Farinati,Guercino,Francesco Morone e Domenico Brusasorzi.
Ma chi entra nella chiesa rimane affascinato dalle opere di Fra Giovanni da Verona:le composizioni ad intarsio del coro e della sacrestia definita dal Vasari "la più bella che fusse in tutta Italia".
Nella parte superiore della chiesa,oltre la balaustra di marmo,restano il coro ligneo,il leggio e il candelabro del cero pasquale.



Il coro risale al 1499. L'opera presenta 41 stalli,di cui 27 con spalliere intarsiate,nelle quali l'artista illustrò degli scorci di città ideali,quasi certamente venete,con prospettive architettoniche;delle figure di santi,da disegni del Mantegna(San Zeno;San Benedetto;Santa Scolastica;San Gregorio Magno);un interno di chiesa con in primo piano due Olivetani,uno dei quali nano;un armadio contenente un teschio la cui cavità orale ha la forma di una gondola.
Molto importante è la simbologia:la gondola mimetizzata nel teschio è simbolo della caduta della Repubblica di Venezia;la clessidra è simbolo dello scorrere del tempo;il cardellino nella gabbia è l'anima racchiusa nel corpo.
Nel coro sta il leggio,del 1500. La sua base è triangolare con tre tarsie,sempre di Fra Giovanni,fra le quali il famoso coniglio,su sfondo montagnoso,che presenta dei bellissimi riflessi cangianti.




A sinistra del presbiterio si entra nella stupenda sacrestia,una delle più belle al mondo.
La spalliera del 1523,in noce,intarsiata da Fra Giovanni è divisa in dieci scomparti con archi sorretti da colonnine di intricati intagli raffiguranti arnesi dei vari mestieri e strumenti musicali,in sostanza una sorta di enciclopedia.
Tra i pannelli intarsiati spicca un bel gallo dal piumaggio colorato;



un anfiteatro,forse il Colosseo;una veduta panoramica della collina di Castel San Pietro a Verona,con il fiume Adige e una quaglia sul greto;uno stupendo gufo su di un libro;una piazza con un tempietto e numerosi altri oggetti realizzati con una maestria e una eleganza davvero incomparabili.

[Modificato da Conny1810 17/02/2009 09:52]
27/03/2009 21:49
 
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LA MADONNA DALLE SEI DITA (MARIA LAACH AM JAUERLING - AUSTRIA)




Nel Santuario di Maria Laach am Jauerling,un ameno paesino della regione di Wachau(Bassa Austria),i turisti possono ammirare con stupore un dipinto che presenta un'anomalia anatomica incredibile: la Madonna,raffigurata insieme al Bambino,regge il Rosario con la mano destra provvista di ben sei dita.

Non si sa chi abbia dipinto questa bella pala d'altare,risalente al 1475,tuttavia decisamente in stile Gotico Internazionale,nonostante l'epoca nella quale il Rinascimento già si faceva strada in Italia e iniziava ad estendere i suoi confini all'estero.

Siamo in presenza della Madonna-soggetto principale-col Bambino,seduta sul trono con santi e angeli sul fondo(Sacra Conversazione).

La prospettiva è irreale: la Madonna appare staccata dal fondo e dagli altri presenti,se non fosse per un angelo che porge un fiore rosso a Gesù-certamente simbolo della Passione,accettata dal Bambino Gesù- e per altri due piccoli angeli che adagiano la corona sul capo della Madonna.

Ma la particolarità del dipinto sta nella mano destra della Madonna,con le sei dita,poste ancora più in evidenza dalla totale assenza della mano sinistra,resa invisibile dal manto.

Le motivazioni di una tale "abbondanza" ci sono sconosciute,ma possiamo immaginare una burla,difficilmente una dimenticanza
.
[Modificato da Conny1810 28/03/2009 09:50]
18/06/2009 15:04
 
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Abbazia Santuario di Santa Maria - FOLLINA (TREVISO)






A tutti coloro che volessero godere di un silenzio carico di spiritualità,vorrei consigliare la visita ad un luogo sacro di particolare fascino,immerso in una dolce atmosfera di pace.

E'Follina,il luogo ove sorge l'Abbazia Santuario di Santa Maria,nell'Alta Marca Trevigiana,in una cornice naturale di incomparabile bellezza,tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene.
Interessante notare che il Santuario è stato eretto vicino ad un torrente,il Follina,dedicato anch'esso,cosi'pare,alla Madonna.

L'origine dell'abbazia è sicuramente antichissima,poichè in alcuni documenti risalenti al 1127 si parla già della sua fondazione,in seguito alla vendita di un terreno.
La costruzione venne portata a termine nel tempo,soprattutto grazie ad una donazione di Sofia da Camino:si parla infatti di numerosi poderi lasciati dalla contessa agli abati.
Il luogo divenne un centro di vita spirituale sempre più importante,ma anche un centro di operosità grazie ai monaci Cistercensi,i quali promossero bonifiche del territorio circostante,che era di origine lacustre.










Essi incentivarono poi l'agricoltura e la produzione dei panni di lana,per la quale Follina divenne famosa.
Purtroppo,però,a partire dal XIV secolo iniziò un periodo di declino per Follina,poichè la Repubblica di Venezia non vedeva di buon occhio il complesso monastico e cosi'l'abbazia passò in "commenda" a cardinali e vescovi,fra i quali il più illustre fu San Carlo Borromeo.

In seguito subentrarono i monaci Camaldolesi,i quali custodirono il grande complesso fino al 1915,anno in cui vennero inviati a Follina i Servi di Maria.

La Basilica,come è oggi,si presenta in stile romanico gotico e,come tutte le chiese cistercensi,è orientata con la facciata a ponente e l'abside a levante.
La facciata è abbellita da un elegante rosone centrale e presenta lunghe finestre trilobate.




Il campanile è a pianta quadrata,costruito sul modello lombardo e risale al XIV secolo.

L'interno è particolarmente armonioso,a tre navate.
Sull'altare maggiore si può ammirare una preziosissima ancona lignea,intagliata e laminata in oro,in stile gotico,che ci ricorda quella della Chiesa di San Zaccaria a Venezia.

La particolarità della monumentale ancona lignea è la nicchia che custodisce il vero tesoro di questa chiesa:l'antichissima statua in pietra grigia che ritrae la Madonna con il Bambino,oggetto di una devozione profonda da parte della popolazione del luogo sin dall'anno Mille.



La Madonna di Follina è considerata miracolosa. I follinesi,cosi'come i pellegrini tutti,sono testimoni dei prodigi,infatti la popolazione è stata sempre protetta,anche durante le guerre.

Non si conosce l'origine di questa scultura,ora impreziosita con monili d'oro,ma potrebbe addirittura risalire al III secolo.
Nella navata destra molto pregevole è l'affresco raffigurante la Madonna con Bambino tra due santi,con un dolce paesaggio veneto sullo sfondo,opera di Francesco da Milano.


Merita un'attenzione particolare anche il Crocifisso ligneo barocco,di epoca camaldolese.



Nella navata sinistra si può ammirare un affresco che raffigura San Tommaso d'Aquino,attribuito a Tomaso da Modena,sicuramente risalente al periodo in cui il pittore operò a Treviso.
[Modificato da Conny1810 30/06/2009 20:09]
23/07/2009 19:32
 
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24/07/2009 05:53
 
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Santuario Nostra Signora del Deserto

Santuario Nostra Signora del Deserto



Voglio condividere con voi le immagini di questo bellissimo Santuario , in cui spesso mi reco in visita.
Doriano@


La Storia


Il Santuario si trova a 6km da Millesimo, in provincia di Savona e diocesi di Mondovì, per cui è molto venerato dagli abitanti dell'entroterra savonese e da quelli delle zone limitrofe del Piemonte. Situato in mezzo ai boschi, su un grande spiazzo sostenuto da grossi bastioni, è uno dei primi Santuari della Liguria e il secondo della diocesi di Mondovì. La costruzione del Santuario è legata ad un fatto prodigioso: una donna, che conduceva il suo bambino cieco da un medico di Ceva, si fermò davanti ad un'immagine della Vergine dipinta su un casolare di pastori ed ottenne subito la guarigione del bimbo. Attorno all'immagine, che risale al 1618, fu costruita una Chiesa che venne danneggiata due volte durante le lotte napoleoniche.

Il Santuario


Il tempio attuale, che prese il nome di Nostra Signora del Deserto, fu ricostruito negli anni 1872-78 con croce greca ed una grande cupola bianca che spicca nel verde intenso di boschi e brughiere. All'interno è custodito l'affresco che raffigura la Vergine con il Bambino sulle ginocchia.

L'esterno:




Il santuario si presenta nella sua semplicità, dimostrato dalle varie specie di materiali che lo compongono: mattoni, pietre, sabbia e calce calda. La fatica dei pellegrini che lo hanno costruito è tutta scritta in questo monumento di fede e di grande pietà popolare. Il tutto è confezionato in una bella vallata, ricca di verde e tranquillità, che rende il nome della località (Deserto) ancor più suggestivo.

L'interno:



Non ricco di pitture e altre decorazioni, l'interno si presenta spazioso e suddiviso in tre navate non uguali. La navate centrale è sul rotondo essendo contornata da 8 piloni riuniti a due a due, sorreggenti la cupola, alta da terra 52 metri. Nella cupola sono da osservare i dipinti (1946 - 1952) dei professori perugini Alessandro Bruschetti e Germano Belletti, allievi del Maestro Adalberto Migliorati. Quest'ultimo, di origine perugina anch'esso, aveva dipinto l'abside (come visibile di seguito) e aveva preparato gli schizzi per la cupola, ma purtroppo non per tutta infatti è stata dipinta solo in parte. La piccola cupola (sopra la balaustra) dove sono raffigurati i simboli degli evangelisti è stata affrescata dagli stessi allievi, sempre sotto lo schema del Migliorati e la direzione dell'Arch. Della Piana di Alba. Gli stucchi presenti in tutto il santuario sono stati restaurati negli stessi anni dalla ditta Billò di Mondovì. Le navate laterali sono "divise" da un cappellone ciascuna. In quella di destra (entrando) si trova la statua riproducente la Madonna del Deserto ed il quadro raffigurante la liberazione di San Pietro per mezzo dell'Angelo del Signore (San Pietro in Vincoli), posato al Deserto a ricordo del passaggio di Papa Pio VII a Millesimo, quando fu portato prigioniero in Francia.

L'organo:




Costruito inizialmente per il santuario Nostra Signora della Misericordia in Savona nel 1855 (opera n. 436) da Nicomede Agati e fratelli (famosi organari di Pistoia) è stato venduto dapprima alla parrocchia di Millesimo nel 1927. Date le dimensioni dello strumento non era possibile il rimontaggio presso la parrocchiale millesimese e per questo è stato pagato dal rettore del santuario per lire 5.000, benché il valore reale fosse 1.500 lire.
Restaurato dalla Antica Bottega Artigiana Brondino - Vegezzi Bozzi di Centallo dal 1995 al 1997, è tutt'ora suonato e nell'ultimo giovedì di luglio e nel primo giovedì di agosto vengono organizzati due concerti.

Nostra Signora del Deserto:




L'affresco miracoloso è quello al centro del tempio, sopra l'altar maggiore. Sul retro è visibile la parte di muro interno dell'essicatoio, lasciato come testimonianza della presenza di questa casetta usata per l'essicazione delle castagne.

La Cupola:



All'interno della cupola, ben illuminata da 8 finestroni, e nel lanternino sono visibili ancora alcuni dipinti studiati dal Maestro Migliorati, ma eseguiti da due suoi allievi Belletti e Bruschetti, dopo la sua morte.
Al centro della lanterna è presente il simbolo del Corpo di Cristo: l'ostia.
Al di sotto, negli spicchi sopra le finestre, moltitudini di angeli che cantano e volano nel cielo.


Ho riportato soltanto alcune delle immagini che ritenevo più belle e spero vi piaccia. Ho cercato di raccontare le fotografie con il testo per dare la sensazione di un tour virtuale nel Santuario. [SM=g10707]

[SM=x1520222]



http://www.pcdoctor-express.it/
24/07/2009 18:50
 
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Grazie per il tuo prezioso contributo,Doriano!

Le informazioni che ci hai dato del Santuario di Nostra Signora del Deserto sono molto precise e di grande interesse per tutti coloro che amano visitare i luoghi di fede.

Grazie alle immagini che hai scelto per noi è effettivamente possibile cogliere il fascino tutto particolare di questo santuario,luogo di pace,di serenità e di grande spiritualità.
24/07/2009 19:05
 
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[SM=x62670]

Sono lieto che vi sia piaciuto , lo consiglio anche a chi (come me) ama viaggiare con la moto su percorsi particolari , in mezzo alla natura ed alle curve. [SM=x1459667]

Appena trovo un attimo di tempo [SM=x58975] , desidero farvi conoscere altri due Luoghi a cui tengo particolarmente , anch'essi vicino alla mia zona di residenza.




http://www.pcdoctor-express.it/
24/07/2009 19:20
 
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Grazie davvero Emanuele, hai fatto un ottimo lavoro! dalle foto che hai inserito ne traspare un luogo dove regna tanta pace.
tra l'altro il santuario sembra situato in una bellissima zona che si può visitare anche per fare delle escursioni.
[SM=x1919706] [SM=x1919706] [SM=x1919706]

24/07/2009 19:50
 
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Molto belle le immagini di questo santuario! [SM=x1920279] Grazie Emanuele! [SM=x1520190]
25/07/2009 13:29
 
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Dato che questa discussione è sempre più "affollata" ho pensato di riservare una sezione apposita per l'arte architettonica, in modo da suddividere le varie forme d'arte e rendere le discussioni un pò più ordinate. D'ora in poi vi chiedo dunque di inserire messaggi su Chiese, Cattedrali, Baisiliche ecc in questa discussione: Basiliche, Santuari e Chiese nel mondo (arte architettonica)


[SM=x62670]



19/10/2009 15:36
 
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IL CHIOSTRO MAIOLICATO DI SANTA CHIARA - NAPOLI




Nel cuore di Napoli,all'interno del Monastero di Santa Chiara,uno dei primi complessi monastici della città,si può vedere quello che per tanti anni veniva considerato "il giardino segreto più bello di Napoli":il bellissimo chiostro maiolicato di Santa Chiara.

Pochi lo conoscevano fino a quando non fu riscoperto grazie ad uno scritto di Benedetto Croce,il quale abitava proprio accanto allo splendido chiostro.

Un giardino incantevole,con un antico pergolato d'uva che corre lungo i quattro viali del chiostro,dove il visitatore può passeggiare in un silenzio quasi assoluto ,circondato da piante di agrumi e fiori dal profumo intenso come il glicine.

Fu la badessa Ippolita Carmignano nel 1739 a volere la trasformazione del chiostro come lo possiamo ammirare oggi,con le incantevoli maioliche(colonne ottagonali e sedili)dipinte dai maestri napoletani Donato e Giuseppe Massa.
I colori delle maioliche sono quelli tipici della tradizione napoletana e cioè i colori della natura:il blù del cielo,il verde del giardino e il giallo degli agrumi.
I motivi sono prevalentemente floreali e le scene sono ispirate alla tranquilla vita monastica di un tempo.

Un chiostro molto singolare,una vera e propria meraviglia.
[Modificato da doncsi 19/10/2009 15:36]
08/03/2010 22:19
 
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IL PENDOLO DI SAN GIOVANNI IN FORO A VERONA





La chiesa rettoriale di San Giovanni in Foro a Verona è di edificazione molto antica,infatti presumibilmente risale al XII secolo.
Sorge nel cuore della Verona romana,lungo il decumano massimo,ora corso Portoni Borsari,elegante via pedonale della città.
E' l'unica chiesa nella diocesi di Verona intitolata a San Giovanni Evangelista,il discepolo di Gesù,ed è una chiesa storicamente legata anche a Sant'Antonio di Padova.
Il Santo,infatti,risiedette nella canonica di San Giovanni in Foro per quasi due anni,fra il 1227 e il 1230,quando soggiornò a Verona con l'intenzione di intercedere presso il tiranno Ezzelino da Romano al fine di ottenere la liberazione di numerosi prigionieri Guelfi ai tempi delle lotte intestine fra diverse fazioni.

Poche persone sanno che in questa bellissima chiesa antica è stato recentemente collocato,accanto all'altar maggiore, un pendolo di Foucault.Si tratta di una realizzazione del 1987,opera dell'artista Giovanni Cavalleri,cui si deve anche il mosaico che ne costituisce il quadrante,ispirato all'antico mosaico della Grotta di Conone a Nazareth(Basilica dell'Annunciazione).
Il pendolo è stato collocato in San Giovanni in Foro in occasione della Pasqua 2005.

Mi sono chiesta il motivo di questa strana collocazione in un luogo cosi' spirituale:vuole forse essere una dimostrazione che tra fede e scienza non vi è alcun conflitto?

Foucault riusci' a dimostrare che la Terra ruotava su se stessa attraverso un esperimento compiuto nel marzo 1851 all'interno del Pantheon di Parigi,dove il fisico francese aveva sospeso un pendolo.

Il pendolo di San Giovanni in Foro compie un'oscillazione completa in 5,8 secondi.
In realtà esso non torna mai nella posizione iniziale,ma risulta spostato lateralmente di qualche millimetro.
Oscillazione dopo oscillazione,questi lievi spostamenti si accumulano e dopo un'ora si può osservare una rotazione del piano di oscillazione.
Se la terra fosse ferma,il piano di oscillazione del pendolo rimarrebbe sempre costante.
Lo studio dell'attuale collocazione del pendolo è stato effettuato dall'architetto Roberto Leone.
25/05/2010 15:58
 
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IL PRESEPE DEI SOLDATI A SAN GIOVANNI IN FORO (VERONA)




All'interno della bellissima Chiesa di San Giovanni in Foro,che ospita il Pendolo di Foucault,ci attende un'altra curiosità:un piccolo presepe con piccolissime statue, creato dai soldati della Prima Guerra Mondiale, nel 1917.
Come spiega don Giuliano,Rettore di San Giovanni in Foro,la chiesa si era resa disponibile in tempo di guerra come luogo di accoglienza e cura dei feriti e sicuramente uno o più soldati hanno realizzato il piccolo presepe durante la loro degenza.
Non si sa quale materiale sia stato utilizzato,ma si presume che le statuine siano in gesso.
L'opera è sigillata in una vetrinetta e non è mai stata toccata.

Sotto alla vetrinetta si legge:

"Presepio e statue
fatte manualmente dai soldati
presenti in questa chiesa,
diventata ospedale militare,
nel Natale di guerra
del 1917"

Non si tratta di un'opera di valore artistico,ma di una sincera testimonianza di fede.
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Se il tuo cuore è ansioso di fare qualcosa per i fratelli e desideri entrare in questo mondo di luce,  puoi supplicare con ardore il Signore. La preghiera è una delle più alte forme di carità. Se poi cerchi altri meravigliosi fratelli che possono unirsi a te nella preghiera in un cuore solo, allora visita il sito del Monastero Invisibile di carità e fratellanza. Lì troverai una famiglia disposta ad accoglierti a braccia aperte...


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