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[propaganda] Dopo la fantametro di Vincenzi & Renzo Piano, arriverà presto la supermetropolitana ferroviaria

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2015 15:08
02/02/2010 09:15
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Capotreno
Sono anch’io d’accordissimo con Euge.
Trovo assurdo e inutile inserire clausole e postille di avvertimento.
Esistono le norme di legge sul diritto d’autore che consentono di tutelarci.
02/02/2010 11:21
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Indubbiamente, gli esperti siete voi , dunque, se non ci sono problemi, meglio così. [SM=g27985]
08/09/2010 12:17
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Ammesso che la facciano davvero, dove sarebbe collocata la nuova stazione-fermata degli Erzelli? E'gia' stabilito?
08/09/2010 13:50
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Se non ricordo male dovrebbe essere in prossimità dell’attuale stazione di Cornigliano.
La fermata “Cornigliano”, infatti, verrà spostata in zona Via S. Giovanni d’Acri, ovvero in prossimità dell’attuale deposito AMT in modo da essere più baricentrica per la delegazione.
26/11/2010 22:28
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ieri a primocanale la vincenzi ha parlato della metropolitana ferroviaria dandola per finita entro il 2016...
29/11/2010 21:10
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Sì, come no...
15/07/2011 15:38
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Questa una lettera inviata al Secolo:

In questi giorni assistiamo un'ulteriore taglio dei treni regionali, questa volta tocca ai treni metropolitani dell'area genovese tra Voltri e Nervi: rispetto ad oggi ben il 40% in meno in Agosto e il 10% in meno da settembre. La Regione imputa questi tagli ai minori fondi messi a disposizione dal governo, sappiamo che è vero ma basta guardare la misera percentuale che la Liguria destina al trasporto ferroviario nel bilancio regionale per capire che si potrebbe fare di più: solo il 0,12% contro, per esempio, lo 0,91% del Friuli V.G. (fonte: Legambiente 2010). Ma quello che più preoccupa è la totale assenza di programmazione per il futuro. Nel 2016 dovrebbero essere conclusi i lavori del nodo ferroviario genovese che permetteranno di avere due linee ferroviarie urbane totalmente a disposizione dei treni metropolitani da Voltri e Pontedecimo per raggiungere Brignole, si potrebbero avere frequenze fino a 5 minuti tra Sampierdarena e Brignole e 10 minuti nelle altre tratte. Si tratta del progetto della "metropolitana ferroviaria" che il Comune di Genova ha tanto sbandierato come soluzione di tutti i mali del trasporto della nostra città spacciandola come una vera e propria metropolitana di superficie da integrare con quella sotterranea. Il progetto è potenzialmente davvero una salvezza per la città ma tra cinque anni rischiamo di avere i binari ma ben pochi treni (vecchi e inadeguati) da usare per il servizio. Al solito in Italia si fanno le ferrovie e solo dopo averle concluse si pensa a come utilizzarle. Nel nostro caso dove la Regione pensa di trovare i soldi per finanziare un servizio che per essere realmente efficace e diventare una vera alternativa a bus, moto e auto dovrà essere frequente come una vera metropolitana? e pensa che i pochi fondi messi a disposizione per co-finanziare l'acquisto di nuovi treni siano sufficienti? dov'è un piano regionale che pianifichi le linee ferroviarie secondo schemi che istituiscano linee urbane e suburbane definite da numeri e percorsi come si fa ovunque nel mondo? Solo per comprare nuovi treni adatti a un servizio urbano servirebbero centinaia di milioni di euro, per pagare il servizio al gestore (Trenitalia o altra società se si farà una gara) altre decine di milioni di euro. In questo momento di tagli sembrano cifre da fantascienza e purtroppo l'impressione è che tali rimarranno anche nel futuro con il timore che l'ennesimo grande annuncio di "metropolitana ferroviaria" si trasformi in una grande bolla di sapone.
15/07/2011 20:15
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Per me non è un "timore", è una assoluta certezza!!!
21/07/2011 22:54
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Non sarei coerente se dicessi che un piano urbanistico non serva visto che ho sempre detto che a Genova e in Italia manca la programmazione a lungo termine. Però mi ricordo anche che negli anni 70 in un altro piano segnavano due linee di metropolitana sotterranea pesante... quindi il rischio è di aver prodotto altra carta che starà per sempre nei cassetti...
e poi rimane la domanda fondamentale: chi paga per i nuovi treni e la gestione della "metropolitana ferroviaria"?

Sotto articolo copiato da "notiziario italiano"

Il nuovo Piano Urbanistico

GENOVA - Non c’è dubbio che il nuovo Piano Urbanistico Comunale, il cui progetto preliminare (che ha tutte le carte in regola per divenire definitivo) è stato approvato in Giunta il 14 luglio scorso, per il successivo inoltro per l’adozione, e presentato martedì in Consiglio, contenga elementi di forte novità. A partire dal grande lavoro di programmazione che costituisce il filo conduttore dello sviluppo della città da qui al 2020. I quattro corposi documenti che compongono il PUC (descrizione fondativa, documento degli obiettivi, struttura del piano, norme di conformità e congruenza per un totale di oltre 1000 pagine e più di 100 tavole) sono la testimonianza tangibile dello sforzo compiuto dagli addetti ai lavori, iniziato con il tavolo delle idee avviato con Renzo Piano nell’autunno del 2007.

Durante la presentazione della nuova sede di Urban Center alla Loggia della Mercanzia di Piazza Banchi, le parole di Marta Vincenzi erano state chiare: «È fondamentale che il lavoro di pianificazione fin qui svolto esca dalla mente dei tecnici e degli addetti e diventi patrimonio condiviso». Come cambierà la vita in città una volta che il PUC sarà diventato operativo? Abbiamo chiesto all’ingegner Paolo Tizzoni, dirigente Sviluppo urbanistico e grandi progetti del Comune di Genova, di far luce sulle applicazioni pratiche del nuovo Piano, che, ripetiamo, rappresenta un momento di frattura con il passato (ad esempio, nessuno dei tre precedenti piani regolatori della città prevedeva una descrizione fondativa), e necessita quindi di essere analizzato nella maniera più chiara possibile. «Con il nuovo PUC, abbiamo integrato i diritti e i doveri dei privati con il beneficio collettivo», esordisce Tizzoni: questo è il concetto chiave del Piano. Il benessere dei singoli non deve prescindere dall’interesse pubblico. «Una volta che il Piano verrà approvato, in base alla normativa vigente (ovvero alla legge regionale 36/1997 e alle successive integrazioni), dovrà essere redatto il cosiddetto programma attuativo. Anch’esso dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale: potrà essere di durata triennale o quinquennale, andrà ad individuare gli interventi del Piano urbanistico da attuare prioritariamente nel determinato lasso di tempo e i relativi benefici collettivi, e avrà carattere vincolante». Una programmazione nella pianificazione, quindi che aiuterà non poco nel rispetto dei tempi di attuazione dei progetti e interventi urbanistici. Da qui al 2020, la mobilità da e per Genova subirà pesanti modifiche: «Oltre ai progetti inerenti alla Gronda ed al Terzo valico, il PUC prevede la realizzazione di 13 nuove fermate della nuova metropolitana ferroviaria che potrà essere attivata a conclusione dei lavori del Nodo ferroviario (che dovrebbe essere terminato intorno al 2016), fermate che potranno integrarsi quelle della metropolitana comunale in modo da servire la città da Voltri a Terralba e all’interno della Valpolcevera: è il caso, tra le altre, della stazione di Teglia, già in fase di progettazione, Palmaro e Terralba». Genova, per chi arriva in macchina, rappresenta una meta difficile: non a caso esiste oggi un solo parcheggio di interscambio, ma «il PUC prevede la realizzazione di 8 nuove infrastrutture di questo tipo». Si tratta di luoghi nei quali è possibile lasciare la macchina per usufruire dei mezzi pubblici: il classico esempio è quello di Famagosta, a Milano, dove, una volta parcheggiata l’automobile, si raggiunge il centro città con autobus o metropolitana. «Le aree sono già state individuate, tra di esse ci sono Voltri, Prato, Pontedecimo e l’uscita di Genova Est. Oltre ai nodi di interscambio, per venire incontro alle esigenze dei cittadini che vivono nei quartieri collinari, saranno costruiti nuovi parcheggi urbano-intermodali, dove, una volta posteggiata la macchina, ci si potrà spostare verso il centro: fra i tanti previsti un esempio è quello di Multedo». Altro punto chiave del PUC la riqualificazione delle aree ferroviarie: «Oltre 300 mila metri quadrati sparsi per la città, veri e propri non-luoghi urbanistici. Potranno essere trasformate in aree produttive, come si sta pensando di fare per la zona di Trasta, oppure in zone da dedicare all’edilizia residenziale: questo è il caso del deposito locomotori di Fegino. Le aree dismesse di Pontedecimo saranno adibite, tra le altre funzioni, a parcheggio di interscambio e il deposito locomotori di Terralba (che copre circa 40.000 metri quadrati), in accordo con le Ferrovie dello Stato, verrà destinato a funzioni di carattere prettamente urbano prevedendo fra l’altro la possibilità di prolungare la metropolitana da Brignole sino a Piazza Martinez servendo così un importante bacino di utenza». Grandi cambiamenti sono previsti nella zona di ponente: ad esempio, la fascia di rispetto di Prà (un lembo di terrapieno che funge da cuscinetto tra il porto e la cittadina) rappresenta un distretto che conoscerà la completa di riqualificazione avviata anche grazie al finanziamento ricevuto con i POR (Programmi Operativi Regionali), derivante dalla presentazione del miglior progetto su base regionale: in questo Distretto il PUC prevede, in base anche al confronto in atto con il Municipio del Ponente, la possibilità di inserire servizi pubblici e privati, strutture per il miglioramento della mobilità e viabilità locale, parcheggi pubblici e una grande struttura di vendita non alimentare (di tipo sportivo, si ipotizza)».

Nell’ambito del territorio urbano che potrà essere interessato da trasformazioni (e cioè quello compreso tra le linee verdi e blu tracciate da Renzo Piano, secondo la filosofia del contenimento e del “costruire sul costruito”), sono state individuate quattro tipologie di distretti: quelli che presentano una concertazione tra soggetti pubblici diversi, quelli le cui scelte strategiche hanno una ricaduta a livello cittadino, quelli che hanno una valenza più “municipale” e quelli (come Trasta e Pontedecimo) in fase di attuazione: «Soprattutto per quanto riguarda i distretti di concertazione (ad esempio le aree prospicienti alle zone portuali, agli ospedali e alle aziende da delocalizzare come Carmagnani e Superba o alle grandi realtà come Fincantieri), abbiamo deciso di lasciare spazio ai concorsi di idee. Sono state poi inserite premialità, nell’ambito dei distretti, per chi sviluppi sistemi eco-sostenibili e proponga progetti ad alta classe energetica (A o A+), che consistono in variazioni di indice e maggiori capacità edificatorie, all’interno della forbice prevista dal PUC». Infine, rispetto ai precedenti piani regolatori, particolare attenzione è stata prestata alla determinazione degli standard urbanistici (che rappresentano i rapporti tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali o produttivi e gli spazi pubblici che devono essere ceduti per le attività collettive, ad esempio verde pubblico e parcheggi): «Si è previsto di procedere in modo da determinare una graduazione diversificata degli standard da cedere a seconda delle funzioni previste – conclude Tizzoni - I requisiti richiesti ad una zona produttiva o contenente strutture ricettive sono tarati sul minimo, mentre per funzioni residenziali o commerciali, ad esempio, sono previsti standard più elevati».
22/07/2011 16:42
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Mi sembra una incongruenza prevedere contemporaneamente la fermata di Terralba FS e la stazione metro di Piazza Martinez, ma tanto, balle per balle, ci sta anche questa!
Intanto, piano piano, stanno togliendo sempre più spazio alle ferrovie, Trasta verrà presto conquistata e i binari saranno un ricordo, come del resto la ferrovia industriale che la collega con Campi.
Peccato, pensare che questo era il posto ideale per fare un deposito per una metropolitana non più limitata a Brignole.
Un altra occasione persa.
22/07/2011 22:17
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Non sono d'accordo, allora a Milano a Cadorna vorresti solo il treno, e non l'interscambio tra mezzi. Sono due cose diverse che vanno appunto interscambiate.
23/07/2011 07:31
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Re:
(metrosur), 21/07/2011 22.54:

«Oltre ai progetti inerenti alla Gronda ed al Terzo valico, il PUC prevede la realizzazione di 13 nuove fermate della nuova metropolitana ferroviaria che potrà essere attivata a conclusione dei lavori del Nodo ferroviario (che dovrebbe essere terminato intorno al 2016), fermate che potranno integrarsi quelle della metropolitana comunale in modo da servire la città da Voltri a Terralba e all’interno della Valpolcevera: è il caso, tra le altre, della stazione di Teglia, già in fase di progettazione, Palmaro e Terralba». Genova, per chi arriva in macchina, rappresenta una meta difficile: non a caso esiste oggi un solo parcheggio di interscambio, ma «il PUC prevede la realizzazione di 8 nuove infrastrutture di questo tipo».



[SM=g27987]
e per quale diavolo di motivo bisognerebbe aspettare la conclusione dei lavori al nodo per realizzare queste famose 13 nuove fermate e gli 8 parcheggi di interscambio?Pensano ancora che qualche fesso creda alle loro panzane?


23/07/2011 10:12
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Non sono d'accordo, allora a Milano a Cadorna vorresti solo il treno, e non l'interscambio tra mezzi. Sono due cose diverse che vanno appunto interscambiate



L'interscambio c'è già a Brignole, non vedo proprio il senso di averne un altro identico a 500 metri di distanza.


e per quale diavolo di motivo bisognerebbe aspettare la conclusione dei lavori al nodo per realizzare queste famose 13 nuove fermate e gli 8 parcheggi di interscambio?



Per i parcheggi non so, ma per le fermate mi sembra abbastanza ovvio, finchè non è attivo il quadruplicamento non si possono fare nuove fermate, altrimenti rallenteresti tutto il traffico sulla linea esistente. Solo quando i treni a lunga percorrenza verranno trasferiti sulla linea nuova a monte si potrà intervenire sulla linea attuale che diventerà esclusivamente utilizzata dai locali.
23/07/2011 13:35
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Credo che per la zona di Terralba, anche in ottica di prolungamento fino al San Martino, la metro sia meglio, ciò non toglie che un attestamento a Terralba su più binari delle linee da Voltri e Pontedecimo non sia una cattiva idea, anche per un fattore prettamente logistico di come sistemare i treni una volta giunti al capolinea, inoltre, se fosse fatta bene, la fermata dovrebbe avere due binari passanti per le linee per il levante e quindi dovrebbe essere più spostata verso corso Gastaldi, risultando in ogni modo distante da piazza Martinez.
29/08/2011 15:04
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Credo che visto il clima ancora vacanziero in molti si sono persi la notizia che la Regione ha deciso di tagliare da settembre altri 12 treni metropolitani da Voltri a Nervi perché senza soldi. A questo punto i lavori per il nodo ferroviario saranno l'ennesima cattedrale nel deserto. Quando finiti i lavori non ci saranno né treni adatti né soldi per far girare un treno ogni 10-5 minuti. Anche se nel frattempo cambierà la situazione economica (e purtroppo non credo visto che siamo nella immersi nel fango - per essere fini - fino al collo) non ci saranno i tempi tecnici per attivare da subito un servizio urbano e suburbano degno di tale nome. Siamo nel punto più basso per il trasporto pubblico che questo disastrato paese abbia mai toccato ma purtroppo al peggio non c'è mai fine...
29/08/2011 15:18
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29/08/2011 18:57
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Più che i tagli attuali, volevo sottolineare quanto "l'idea" di metropolitana ferroviaria sia, allo stato attuale e probabilmente futuro, campata in aria visto che non ci sono soldi. Perché qualcuno non indaga quanto il Comune spese per riempire la città di manifesti in cui annunciarono la "metropolitana ferroviaria" in cui non ha avuto e avrà alcun ruolo?
30/08/2011 09:47
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in realtà il Comune un ruolo lo avrebbe,e cioè quello di costruire alcune nuove fermate lungo lo sviluppo del nodo.Tuttavia, leggendo le varie interviste all'Ing. Mercatali, capiamo come,in realtà, questi lavori siano ancora (e probabilmente rimarranno per sempre) nel cassetto.OPS
23/10/2015 18:58
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Capotreno
www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/10/22/ARIgTIQG-orario_modello_met...

Articolo insulso, fuorviante e insignificante.

Ma cosa vuol dire che i convogli avranno la stessa composizione?
Tutti Vivalto? Ne abbiamo 15. Con 15 convogli ci facciamo tutti i REG/RV della giornata?

E poi si parla di orario cadenzato individuando due aree urbane di applicazione: area di Genova, area della Spezia-Cinqueterre.
Bene. Abbiamo tenuto conto della sovrapposizione di tracce orarie e della promiscuità di traffico sulla litoranea specialmente (REG, RV, IC, Frecce, merci, ecc)??????

A meno che non lo cadenziamo riducendo i treni.......e lo mettiamo pure nel nuovo CDS Regione-Trenitalia?????

E poi come lo conciliamo con questo altro problema?
genova.repubblica.it/cronaca/2015/10/18/news/treni_pendolari_anno_di_sofferenza_lavori_in_tutta_la_liguria-125296637/?re...

[SM=g27996] [SM=g27996]
[Modificato da titoit 23/10/2015 18:59]
28/10/2015 08:53
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Lasciamo perdere l'articolo del SecoloXIX: quando parlano di TPL in generale e di ferrovie in particolare danno proprio il loro meglio... [SM=g27987] [SM=g27987]

Quello di Repubblica è ancora peggio, visto che scambia le date di effettuazione dei lavori!!! E dire che è tutto scritto nelle tabelle degli allegati del PIR (Prospetto Informativo della Rete) pubblicato semestralmente da RFI sul suo sito... [SM=g27991] [SM=g27992]

L'orario cadenzato di tutta la Regione Liguria era già stato previsto da una delibera della scorsa primavera, con la vecchia giunta. Ho motivo di credere che fosse stata anche TI a suggerirne l'adozione per correggere alcune cose (assurde) che anche lei creavano impiccio...

Alla nuova Giunta va dato il merito di aver proseguito lungo questo disegno, che è senza dubbio la strada giusta. L'esigenza di un orario cadenzato e strutturato su più livelli di servizio (regionali veloci, regionali e suburbani) in Liguria era talmente evidente da non essere più differibile, sopratutto se consideriamo che il raddoppio riguarda una ventina di kilometri mentre l'orario vale per tutta la rete. :wink:

Personalmente, grazie ad un amico, ho visto già due/tre differenti bozze d'orario: chiaramente, come in tutte le scelte, v'è sempre del buono e del meno buono. Siccome però la situazione è ancora in continua evoluzione con vari aggiustamenti giorno per giorno, per esprimere il mio giudizio finale aspetto la versione semi-definitiva. :wink:

Alcune cose però si possono dire, senza scendere troppo in dettagli che potrebbero essere aria fritta già domani...

Genova - Ventimiglia:

C'è un cadenzamento, con i treni locali biorari che trovano coincidenza con i treni veloci a Savona e treni veloci (biorari ma intercalati dagli IC, quindi "quasi orari") che non fanno fermate da Savona in poi e solo le principali da Ventimiglia a Savona. Realtà come Laigueglia si beccano un treno ogni due ore utile per andare quasi ovunque e realtà come Finale hanno una maglia di collegamenti orari diretti con Genova niente male come tempi; il punto debole è che gli IC diventano (ma sarebbe difficile fare altrimenti) parte della maglia e Loano e Pietra pagano il fatto di non avere fermata degli IC (ma dei RV sì). Poi resistono alcuni treni fuori sistema nelle fasce pendolari e qualche IR per esigente di spostamenti più turistici.
PUNTO INCERTO: in una prima bozza i treni locali SV - XXmiglia di cui sopra erano a cadenza oraria, in una seconda sono biorari e scompaiono quelli che si appoggiano/trovano corrispondenza con gli IC/EC, il cui ruolo a treni di sistema viene un po' ridimensionato... Ovvimanente preferivo la prima versione della bozza...

Savona - Genova - Sestri L.
Cadenzamento alla mezzora con treni suburbani.

Genova - Spezia:
Anche qui abbiamo la maglia dei Regionali Veloci tra Genova e Spezia cadenzata che s'intercala con gli IC per Milano. Abbiamo i suburbani di cui sopra sino a Sestri L. e poi un servizio locale tra Sestri e Spezia cadenzato all'ora: questi treni, secondo me, dovrebbero sempre fermare dappertutto (dalle bozze questo punto non è chiarissimo..). Un ulteriorie maglia di treni cadenzati all'ora (in alcuni periodi alla mezzora) rinforza il servizio tra Levanto e Spezia, ovviamente fermando dappertutto.

Genova - Ovada: servizio cadenzato all'ora, anche se c'è qualche buco nelle ore solite sfigate.

Giovi: servizio cadenzato alla mezzora tra Genova e Busalla, all'ora su Arquata. Sarebbe bello se ad Arquata si formasse un nodo con i IR per Milano/Torino rimasti, ma non sempre si verifica e forse non era neanche facile l'incastro "in basso".

Voltri - Nervi: cadenzamento di treni locali alla mezzora, anche se non riesce a realizzare un cadenzamento 15/15 con i SV-Sestri perché altrimenti non passerebbe niente in modo decente... Quindi fa un 10/20, stile S2 e S4 per chi conosce la realtà milanese... Però offre coincidenza ottima con il RV per XXmiglia a Voltri (e ciò è bene!).

Chiaramente anche quanto scritto sopra magari domani mattina non è già più valido... La situazione è in evoluzione.

Resta in ogni caso un orario di svolta epocale per il TPL ferroviario della nostra regione, una delle ultime del Centro-Nord a non aver ancora cadenzato il servizio ferroviario regionale ed ad averlo suddiviso su più livelli (Regionali Veloci, Regionali e Suburbani). Un amico di milano ha commentato "meglio tardi che mai"... [SM=g27987]
[Modificato da Andmart 28/10/2015 08:57]
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