22/10/2011 07:29 |
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Mi è piaciuta molto questa discussione.
Sono discussioni che spesso facciamo anche al mio Gruppo del Vangelo.
Discussioni molto sentite perchè vanno proprio al fulcro di tutta la nostra fede.
Secondo me, come poi ha rivelato l'amico che ha proposto la discussione, la domanda iniziale è mal posta ed è un "trabocchetto".
Se consideriamo il Vangelo, infatti, Gesù non ci farà mai nessuna domanda quando tornerà a giudicare i vivi e i morti.
Egli semplicemente separerà i salvati dai dannati come il pastore separa le pecore dai capri (dice Matteo nel brano del giudizio finale).
Un pastore che separa le pecore dalle capre per caso si mettere a chiedere ad ogni pecora o capra: "tu sei una pecora o una capra?".
Il pastore, per separare, fa un richiamo con la bocca (e qui viene in mente San Paolo che parla di una tromba suonata nel giorno del giudizio): le pecore (che conoscono quel richiamo, "conoscono la sua voce" direbbe l'evangelista Giovanni) vanno dietro al pastore. Le capre invece, che non conoscono questo richiamo, rimangono lì.
Quindi nessuna domanda, ma solo una chiamata.
Chi nella sua vita avrà conosciuto il Cristo e l'avrà onorato con le sue opere, riconoscerà la sua voce ed entrerà per quella porta.
Chi invece non l'avrà conosciuto, non entrerà.
Poi sappiamo bene che il Vangelo ci dice che non è necessario sempre conoscere Gesù in modo diretto. Ci sono persone che, non per loro volontà, non hanno conosciuto il vero messaggio evangelico (magari anche per negligenza e cattiva testimonianza dei cristiani intorno a loro).
Saranno allora tra le capre questi? Non necessariamente. Ancora Matteo ci dice che Gesù potrebbe comunque dire loro "Venite perchè ho avuto fame e mi avete dato da mangiare .... ecc..".
Ma ancora una volta non ci sono domande, ovviamente. |
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