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Che cos'è la fede?

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2011 22:59
06/07/2011 10:13
 
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Che cos'è la fede?


Molti risponderebbero che avere fede significa credere in Dio.
Ma è sufficiente? No. La fede non si identifica con il semplice riconoscere o accettare che Dio esiste. Questo può essere solo un dato di fatto che non cambia ne il nostro modo di essere ne il nostro modo di agire.

Avere fede significa amare Dio.

Molti dicono che la fede è un dono. Ma questo cosa vuol dire? Che se uno non crede è semplicemente perchè non ha ricevuto quel dato dono?
No. La fede è un dono in senso lato, perchè che Dio dona a tutti il suo amore, e nel momento in cui noi cerchiamo di corrispondere, allora abbiamo fede.

Ecco, la fede è la risposta all'amore di Dio.

Ma per amare bisogna conoscere. Conoscere Dio vuol dire avere esperienza di Dio, avvicinarsi a Dio con la preghiera, con la riflessione, anche con un po' di fiducia fino a sperimentare sulla propria pelle che Dio è con noi.
In quel caso non si dirà più che si crede in Dio, ma che si sa che Dio esiste.


Questo stadio è alla base del cammino spirituale, che come abbiamo detto tante volte è lungo e sempre pieno di sorprese.
Non si può pensare di acquisire la fede da un minuto all'altro (anche se in alcuni casi può succedere) e allo stesso modo non c'è un metodo unico per progredire.
Ognuno di noi procede a seconda della propria volontà e della propria personalità. Ognuno ha barriera da abbattere e cane da spezzare per liberare l'anima.
E' importante avvicinarsi a Dio con la preghiera, cercarLo.
Non bisogna scoraggiarsi se le cose non vanno subito come si desidera.
Ma chi trova la vera fede non la perde più. E questo è un pensiero molto confortante [SM=g6898]






[Modificato da worry 06/07/2011 10:16]
07/07/2011 01:00
 
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In sintesi,da "YOUCAT" terzo capitolo,La risposta dell'uomo a Dio:






-La fede è un puro dono di Dio che noi riceviamo quando lo domandiamo con fervore


-La fede è la forza soprannaturale di cui noi abbiamo bisogno in maniera necessaria per raggiungere la nostra salvezza


-La fede richiede il libero arbitrio e la lucidità intellettuale dell'uomo nel momento in cui egli si affida all'invito di Dio


-La fede è assolutamente certa,poichè Gesù ne è il garante


-La fede è imperfetta finchè non diviene attiva nell'amore


-La fede cresce quando noi ascoltiamo sempre meglio la parola di Dio e siamo in vivo scambio con lui mediante la preghiera


-La fede ci dà già adesso un assaggio della gioia celeste

08/07/2011 01:04
 
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Non si tratta certo di spiegazioni esaustive poichè sono tratte da un manuale molto sintetico, destinato ai giovani che hanno bisogno di risposte chiare e incisive. Potrebbero tuttavia costituire un punto di partenza per la nostra discussione.

Chi è dunque colui che chiede con fervore a Dio il dono della fede?

Forse la persona insoddisfatta che si vede in balìa di cattive abitudini e vorrebbe invece vivere una vita libera?

Forse la persona che per diversi motivi si è allontanata da Dio e ha un disperato bisogno di rinvigorire una fede mai del tutto spenta?


[Modificato da doncsi 08/07/2011 01:07]
08/07/2011 09:59
 
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E' proprio questo il problema...per una persona che già crede o che comunque è cresciuta in un ambiente religioso possono anche sembrare risposte incisive.
Ma, mettendomi nei panni di qualcuno che non ha mai sentito parlare di fede (perchè cresciuto in una famiglia di atei o perchè di un'altra religione), non trovo chiaro quanto è scritto.
Ad esempio, il concetto di salvezza è molto chiaro a noi cristiani, ma chi non conosce questa cultura può chiedersi: salvezza di cosa? salvezza da cosa?

Ovviamente queste sono risposte molto sintetiche e per forza di cose non possono rispondere a tutti i dubbi, ma è proprio la ragione per cui ho aperto la discussione, e cioè approfondire meglio questo argomento che secondo me non è particolarmente approfondito nel catechismo.





[Modificato da worry 08/07/2011 09:59]
08/07/2011 13:26
 
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Re:
Sofi810, 08/07/2011 09.59:

E' proprio questo il problema...per una persona che già crede o che comunque è cresciuta in un ambiente religioso possono anche sembrare risposte incisive.
Ma, mettendomi nei panni di qualcuno che non ha mai sentito parlare di fede (perchè cresciuto in una famiglia di atei o perchè di un'altra religione), non trovo chiaro quanto è scritto.
Ad esempio, il concetto di salvezza è molto chiaro a noi cristiani, ma chi non conosce questa cultura può chiedersi: salvezza di cosa? salvezza da cosa?

Ovviamente queste sono risposte molto sintetiche e per forza di cose non possono rispondere a tutti i dubbi, ma è proprio la ragione per cui ho aperto la discussione, e cioè approfondire meglio questo argomento che secondo me non è particolarmente approfondito nel catechismo.





Secondo me non c'è nemmeno tutta questa consapevolezza da chi si dichiara fedele. Molti che si dicono cristiani non si pongo nemmeno determinate domande, tipo cos'è la fede, la salvezza ecc.




12/07/2011 08:57
 
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Io credo che rispondere alla domanda "che cos'è la fede" significa risolvere i mille interrogativi che la vita propone. Tutto ha inizio con il venire al mondo e col significato che questo rappresenta. E da quel momento c'è una domanda per ogni passo che facciamo perchè di fatto la vita è il grande mistero. E forse la fede è l'unica risposta possibile, quella che può soddisfare la nostra sete di sapere rispetto alla vita: penso sia sufficente credere che la vita provenga da Dio per accettarne i dolori e godere del bene che riceviamo. Ed è questa la fede secondo me, perchè lo scopo della nostra personale esistenza ce lo ha dato Dio, non ci è svelato ma per il solo fatto che proveniene da Lui merita di essere accettato....per fede appunto, ovvero fiducia.

Ovviamente questa è solo una parte della risposta, non si può ridurre un concetto così immenso a poche righe. Ma può essere una chiave di lettura, una prospettiva.
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12/07/2011 22:38
 
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Re:
lasthorizon, 12/07/2011 08.57:

Io credo che rispondere alla domanda "che cos'è la fede" significa risolvere i mille interrogativi che la vita propone. Tutto ha inizio con il venire al mondo e col significato che questo rappresenta. E da quel momento c'è una domanda per ogni passo che facciamo perchè di fatto la vita è il grande mistero. E forse la fede è l'unica risposta possibile, quella che può soddisfare la nostra sete di sapere rispetto alla vita: penso sia sufficente credere che la vita provenga da Dio per accettarne i dolori e godere del bene che riceviamo. Ed è questa la fede secondo me, perchè lo scopo della nostra personale esistenza ce lo ha dato Dio, non ci è svelato ma per il solo fatto che proveniene da Lui merita di essere accettato....per fede appunto, ovvero fiducia.

Ovviamente questa è solo una parte della risposta, non si può ridurre un concetto così immenso a poche righe. Ma può essere una chiave di lettura, una prospettiva.



Trovare risposta al quesito "credo?-non credo?" significa cambiare la propria vita, o almeno scegliere una direzione precisa.





18/07/2011 11:28
 
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Re: Re:
Mithrandir74, 12/07/2011 22.38:



Trovare risposta al quesito "credo?-non credo?" significa cambiare la propria vita, o almeno scegliere una direzione precisa.









Forse il grande problema dell'uomo moderno non è tanto il credere o meno, quanto il modo con cui farlo.

Una volta c'erano dei valori che scaturivano direttamente dalla famiglia e dal tessuto sociale che coincidevano con i grandi valori cristiani. Oggi tutto è cambiato, le famiglie non sono più quelle di una volta (sarà retorico ma è così) e anche la società si è evoluta verso un materialismo che ha di fatto messo fuori dalla porta concetti come "spiritualità", "introspezione".

In quest'ottica credo e temo che la Chiesa attuale abbia smarrito il suo ruolo di guida anzitutto spirituale, diventando una guida quasi esclusivamente morale. Anche questo creco sia una parte del problema del credere e di come farlo.
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19/07/2011 18:40
 
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la vera fede non può esserci senza prima aver conosciuto Gesù perchè è attraverso la conoscenza che si arriva alla fiducia e poi all'abbandono.
E' così anche nella nostra vita, noi ci fidiamo di qualcuno solo dopo averlo conosciuto e sperimentato che quello che va dicendo è vero.

Per avere il dono della fede bisogna volerlo con tutto il cuore e Gesù che legge nei cuori si fa trovare al momento che ritiene giusto per ognuno di noi. E' in quel momento che si prova a domandare quello di cui abbiamo bisogno e nei fatti si riscontra che l'aiuto è arrivato.

La vita è un campo di battaglia e le lotte non mancano mai ma se si arriva ad avere la certezza che Dio cammina con noi e ci difende e sempre aiuta quando abbiamo l'umiltà di chiedere, sarà una vita serena che vivremo sempre con speranza e dove non ci sarà posto per la disperazione nemmeno quando arriveranno le prove più dure, perchè avremo sempre la certezza che Gesù ci darà la forza necessaria per superare ogni ostacolo e vincere su tutte le paure.

Gesù sarà diventato parte della nostra vita, l'amico fedele su cui poter sempre contare e proveremo per Lui quell'amore che, se lo vogliamo, è destinato a crescere sempre più nel corso della nostra vita e che è il segreto per vivere felici.

20/07/2011 09:53
 
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Re:
Conny1810, 19/07/2011 18.40:

la vera fede non può esserci senza prima aver conosciuto Gesù perchè è attraverso la conoscenza che si arriva alla fiducia e poi all'abbandono.
E' così anche nella nostra vita, noi ci fidiamo di qualcuno solo dopo averlo conosciuto e sperimentato che quello che va dicendo è vero.

Per avere il dono della fede bisogna volerlo con tutto il cuore e Gesù che legge nei cuori si fa trovare al momento che ritiene giusto per ognuno di noi. E' in quel momento che si prova a domandare quello di cui abbiamo bisogno e nei fatti si riscontra che l'aiuto è arrivato.

La vita è un campo di battaglia e le lotte non mancano mai ma se si arriva ad avere la certezza che Dio cammina con noi e ci difende e sempre aiuta quando abbiamo l'umiltà di chiedere, sarà una vita serena che vivremo sempre con speranza e dove non ci sarà posto per la disperazione nemmeno quando arriveranno le prove più dure, perchè avremo sempre la certezza che Gesù ci darà la forza necessaria per superare ogni ostacolo e vincere su tutte le paure.

Gesù sarà diventato parte della nostra vita, l'amico fedele su cui poter sempre contare e proveremo per Lui quell'amore che, se lo vogliamo, è destinato a crescere sempre più nel corso della nostra vita e che è il segreto per vivere felici.




Sono d'accordo. Uno dei grandi "vantaggi" o punti di forza del cristianesimo è proprio il concetto di conoscenza che è dato all'uomo rispetto a Dio. A differenza di altre religioni io non vedo nel cristianesimo quel mero atto di sottomissione al voleri superiori. Lo vedo come un rapporto di reciproca conoscenza, che si basa sull'apertura del cuore verso Dio, unica via per conoscerlo e per farci conoscere.

Proprio in quest'ottica credo molto nel "dialogo" con Gesù, fatto davvero di parole semplici. Raccontarsi a Lui è una delle cose che ho (ri)scoperto recentemente anche grazie ad un incontro fortunato, e sono sempre più convinto che aia quella una delle cose che compongono la fede.

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20/07/2011 14:37
 
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Credo che una buona defizione di che cosa sia la fede la fornisca la Bibbia stessa. Ebrei 11:1 e Romani 8:24-25 dicono che la fede è essere certi e sicuri di ciò che ancora non abbiamo o vediamo. Fede significa possedere delle convinzioni, sentirsi assicurati che una cosa è vera anche se non si può vedere. Fede non è l’assenza totale di dubbi; è continuare a credere e avere fiducia nonostante qualche dubbio che può emergere.
Fede è soprattutto come reagiamo alla rivelazione di Dio e nel cap. 11 degli Ebrei vediamo proprio questo. Noè, Abramo, Mosè e cosi via hanno sentito Dio e hanno ricevuto da Lui delle direttive ben specifiche e di conseguenza hanno agito.
La fede è troppo spesso vista come la capacità di causare il miracoloso. Alcuni fanno capire, con i loro insegnamenti, che la fede è qualcosa con la quale si può manipolare Dio.
La fede non è, noi che prendiamo l’iniziativa o noi che spingiamo dei pulsanti in modo che Dio risponde ai nostri comandi, è, invece, tutt’altro; è: noi che rispondiamo, che abbiamo fiducia e crediamo a ciò che Egli ha detto.
Il cristianesimo si basa su una fede rivelata in cui il credente risponde con ubbidienza e convinzione alla rivelazione divina.
20/07/2011 14:46
 
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Re:
FiglioDiDio, 20/07/2011 14.37:

Credo che una buona defizione di che cosa sia la fede la fornisca la Bibbia stessa. Ebrei 11:1 e Romani 8:24-25 dicono che la fede è essere certi e sicuri di ciò che ancora non abbiamo o vediamo. Fede significa possedere delle convinzioni, sentirsi assicurati che una cosa è vera anche se non si può vedere. Fede non è l’assenza totale di dubbi; è continuare a credere e avere fiducia nonostante qualche dubbio che può emergere.
Fede è soprattutto come reagiamo alla rivelazione di Dio e nel cap. 11 degli Ebrei vediamo proprio questo. Noè, Abramo, Mosè e cosi via hanno sentito Dio e hanno ricevuto da Lui delle direttive ben specifiche e di conseguenza hanno agito.
La fede è troppo spesso vista come la capacità di causare il miracoloso. Alcuni fanno capire, con i loro insegnamenti, che la fede è qualcosa con la quale si può manipolare Dio.
La fede non è, noi che prendiamo l’iniziativa o noi che spingiamo dei pulsanti in modo che Dio risponde ai nostri comandi, è, invece, tutt’altro; è: noi che rispondiamo, che abbiamo fiducia e crediamo a ciò che Egli ha detto.
Il cristianesimo si basa su una fede rivelata in cui il credente risponde con ubbidienza e convinzione alla rivelazione divina.




La fede vera è indistruttibile, e pertanto si basa sulla prova tangibile e indissolubile che Dio esiste. E' necessario avere fiducia, e il punto di partenza è porre speranza in qualcosa di cui non si ha prova, ma il vero cristiano arriva ad un punto in cui capisce che Dio esiste al di la di ogni ragionevole dubbio.
Citare frasi isolate e sporadiche dell'antico testamento non ha senso, essendoci il Vangelo in cui Gesù porta la sua interpretazione di quanto è stato scritto. E Gesù stesso chiamava a se i fedeli attraverso i miracoli, quindi prove, che servivano ad accompagnare la Sua parola.




20/07/2011 15:04
 
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Citare frasi isolate e sporadiche dell'antico testamento non ha senso, essendoci il Vangelo in cui Gesù porta la sua interpretazione di quanto è stato scritto.



Beh, quello che dici è strano perchè è proprio il Nuovo Testamento a riportare quelle che tu chiami "frasi isolate e sporadiche" dell'Antico Testamento, per descrivere la fede. Ogni principio presente nell'Antico Testamento che viene ripetuto nel Nuovo Testamento è per noi oggi.
L'antico testamento è ricco di informazioni riguardanti la fede, basta leggere la storia dei patriarchi. Non a caso paolo si serve proprio dell'Antico Testamento, citando la storia di Abramo per descrivere la fede.

La prima cosa che l'apostolo Paolo ci ricorda è che Abraamo divenne il padre di molte nazioni: "Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: "Così sarà la tua discendenza"". Abraamo diventò il padre di molte nazioni. Questo è il punto di partenza. Questa non è teoria, ma verità storica. È un documento che si può leggere nell'Antico Testamento che contiene la grande storia dei figli d'Israele. Ecco perché i salmisti ed i profeti, spesse volte dovevano ricordare ad Israele la storia. Essi continuavano a predicare: "Ritornate di nuovo alla roccia da cui siete stati tratti, ritornate ad Abraamo, vostro padre: voi siete i figli di Abraamo, la discendenza di Abraamo". Questo è l'aspetto che Paolo desiderava ardentemente sottolineare.

La seconda cosa che noto è che l'apostolo racconta che ciò si avverò per Abraamo come risultato della sua fede e solo per mezzo della sua fede: "Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni". È mediante il veicolo della sua fede, lo strumento della sua fede che tutte queste cose si avverarono nella vita di Abraamo.

Dunque si ricollega qua la descrizione che ho dato prima della fede, secondo la quale questa è in stretta relazione alla fiducia che noi riponiamo in qualcosa che Dio ci ha rivelato e ha decretato agendo di conseguenza.
[Modificato da FiglioDiDio 20/07/2011 15:08]
20/07/2011 15:21
 
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E Gesù stesso chiamava a se i fedeli attraverso i miracoli, quindi prove, che servivano ad accompagnare la Sua parola.



Non sto dicendo che Dio non si serva anche dei miracoli per portare qualcuno a credere. Gesù ha compiuto miracoli in terra anche per dimostrare che era il Figlio di Dio, ma nella vita del credente la fede è solamente un mezzo per appropriarsi di qualcosa che Dio ha già stabilito e dichiarato attraverso la sua Parola. Io non vengo guarito da una malatia perchè la mia fede convince Dio a farlo. Dio ha dichiarato e rivelato per mezzo della sua parola quale sia stata la sua volontà. Ha detto che per mezzo delle Sue lividure noi siamo stati guariti... Io con la mia fede mi approprio di questa verità. Metto la mia fiducia in qualcosa che Dio già mi ha rivelato.

Spesso ricevere la guarigione o un miracolo non è sufficente a far nascere la fede nel cuore di chi lo riceve. Quando Gesù guarì quei 10 lebrosi solamente uno tornò indietro per seguirlo, gli altri se ne tornarono ogniuno per la propria strada.
[Modificato da FiglioDiDio 20/07/2011 15:25]
21/07/2011 17:26
 
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Gesù nella sua vita terrena compiva miracoli per rendersi credibile alle persone di quel tempo, anche oggi abbiamo bisogno di segni, segni che aiutano a rafforzare la fede o a farla trovare a chi ancora la sta cercando o a dare la forza a chi sta vivendo una lotta spirituale. Chi è ateo invece, difficilmente la trova perchè non la cerca, pensa che Dio non esista e perciò non si preoccupa di andarlo a cercare.

Tu dici che nella vita del credente la fede è solamente un mezzo per appropriarsi di qualcosa che Dio ha già stabilito e dichiarato attraverso la sua Parola. Non è così, perchè la fede è il presupposto per ottenere qualsiasi aiuto da parte di Dio.
E' la fede che dà luce all'intelletto facendogli comprendere ciò che l'umano giudica irrazionale. Solo la fede vede i segni e li accoglie come un dono di Dio che interviene per dare coraggio e aiutare.

Ed e' la fede che fa crescere nella conoscenza di Dio e progressivamente ci porta ad amare sempre più Gesù fino ad arrivare all'abbandono, alto livello spirituale nel quale si sperimenta la presenza di Gesù dentro e fuori di noi.

Hai ragione quando affermi che il miracolo può non ottenere la conversione di una persona che ne è beneficata, infatti il mondo è invaso da persone superbe che credono di essere onnipotenti e perciò di non aver bisogno di Dio, salvo vederle poi disperate quando cadono i pilastri delle loro umane certezze.
21/07/2011 22:59
 
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Certo Conny, ma alla fine stiamo dicendo la stessa cosa. Dio ci ha rivelato che ci avrebbe aiutato nella difficoltà. Ci ha fatto diverse promesse riguardanti il suo aiuto nella nostra vita sia fisica che spirituale. E ha detto che se noi crediamo in queste promesse e abbiamo fede, questa parola diventerà carne... si materializzerà.. e allora avremo realmente sperimentato questo aiuto di Dio. Alla fine la fede è il mezzo che Dio ha stabilito per appropriarsi di qualcosa che è già stato compiuto... come ad esempio la salvezza. La salvezza ci è stata provveduta sulla croce piu di 2000 anni fa... questo è un fatto storico, è una cosa successa che lo si voglia credere o no.. però ne beneficiamo e la realizziamo per fede.
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