Dove sono i nostri cari morti ?

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Prof.Adamo
00martedì 26 ottobre 2010 19:58
Si avvicina novembre e i giorni in cui molti commemorano i loro cari morti.
Sicuramente molti di voi, come me, hanno avuto l'esperienza sconvolgente e inaccettabile di perdere una persona cara.
Di recente ho riflettuto attentamente sulle prospettive di vita dopo la morte.
Ho fatto alcune ricerche sull'argomento e mi ha stupito la varietà di credenze diffuse nei paesi cristiani:

1) Molti atei e agnostici pensano che non esiste un'anima spirituale (immortale e distinta dal corpo), e pensano che non esiste nemmeno un Dio in grado di risuscitare le persone. Speso la conclusione è drammatica: alla morte tutto è finito e non c'é più alcuna speranza. Ecclesiaste 9 : 5,6,10

2) Molti cristiani credono (spesso con poca convinzione) che l'anima continua a vivere in un reame spirituale, dove viene premiata o punita. Luca 20 : 35,36

3) Alcuni cattolici con una fede forte credono che, in un futuro lontano e imprecisato, per i meritevoli ci sarà anche una risurrezione della carne, cioè una sorta di ricongiungimento tra l'anima spirituale e il corpo fisico.
Solo raramente ho sentito parlare di risurrezione della carne.

4) Alcuni protestanti credono che, dopo la morte, l'anima resta in uno stato di "sonno" o di parziale inattività. La vita riprenderà pienamente con la risurrezione, che però avverrà solo in futuro (dopo il Giudizio Universale).
Giovanni 11 : 11,14,24 Daniele 12 : 2,13

5) Alcuni piccoli gruppi di cristiani ed ebrei danno poco risalto alla prospettiva di vita in un reame spirituale. Essi credono che la morte è completa (non rimane nulla) ma Dio risusciterà i giusti sulla terra con un corpo fisico e i risuscitati avranno una lunga vita in un mondo migliore di quello attuale. Sembra che questa credenza fosse abbastanza diffusa tra gli ebrei dei tempi biblici. Salmo 37 : 29

Devo ammettere che non ho elementi sufficienti per trarre conclusioni precise sull'argomento. Per ora mi limito a prendere atto che Dio ha promesso di fare qualcosa anche per quelli che non sono più tra noi, anche se non comprendo bene cosa farà esattamente. Atti 24 : 15 Giovanni 11 : 25,26

Quali sono le vostre convinzioni personali su questo argomento ?

Se qualcuno riesce a fare chiarezza, è il benvenuto !
worry
00mercoledì 27 ottobre 2010 10:23
L'argomento della vita dopo la morte è assai delicato, e come dici tu ci sono molte idee diverse al riguardo. Quel che è certo, almeno per quanto riguarda chi crede in Dio, è che la vita non finisce qui sulla terra, anzi, è dopo la morte che l'anima riesce a vivere pienamente.
In effetti, se ci riflettiamo, con la promessa di una vita eterna cosa possono essere i pochi anni che viviamo sulla terra? Ovviamente per noi è un concetto molto difficile da digerire, ma 80 anni, rispetto all'eternità, non sono che una briciola.

Forse io sono più "tradizionale" in merito al concetto di vita eterna, perchè credo molto al concetto di Inferno - Purgatorio - Paradiso, che tra l'altro abbiamo affrontato in questa sezione: INFERNO - PURGATORIO - PARADISO: sguardo approfondito sui tre mondi.

Sono certa del fatto che, in un modo o nell'altro, la nostra anima sia immortale.

Conny1810
00giovedì 28 ottobre 2010 14:56
E' verità di fede per i cristiani cattolici che dopo la morte la vita prosegue perchè la nostra anima è immortale. Se leggi quello che dice il catechismo della Chiesa cattolica, conferma questo.
La vita terrena non è altro che il tempo che abbiamo a disposizione per poterci guadagnare un posto nell'aldilà.
Ora, poichè come persone, Dio ci ha creati liberi, avendo noi il libero arbitrio per poter scegliere se fare il bene o seguire il male, a seconda di questa nostra personale scelta, ci prepareremo un posto in Paradiso o all'inferno, dove andremo dopo la morte e per sempre.
Purtroppo, per quanto virtuosi, siamo persone che hanno il limite dell'umanità,e quindi siamo soggetti a peccare per tutta la vita e anche se abbiamo la certezza che Dio ci perdona sempre quando ci pentiamo, questo non toglie dal fatto che dobbiamo scontare la pena causata dalle nostre colpe. Prima di arrivare alla gioia senza fine del Paradiso, dobbiamo perciò purificarci in Purgatorio dove la sofferenza, data dalla lontananza da Dio, ci rende degni di stare alla Sua presenza. L'anima che arriva in Purgatorio, per quanto stia soffrendo, sa che è salva e che dopo il tempo stabilito arriverà alla felicità senza fine che vivrà in Paradiso.
Volevo dirti prof. Adamo che questo è un forum spirituale per cui tutte le considerazioni di carattere teologico, le lasciamo a persone competenti. Noi ci atteniamo a quanto stabilisce la Chiesa cattolica a cui apparteniamo e non abbiamo bisogno di chiarimenti perchè ha già chiarito lo Spirito Santo che illumina la Chiesa quando deve spiegare le verità ai credenti. [SM=x58971]
ThanksGod
00martedì 27 novembre 2012 16:39
credo fortemente che l'anima sia immortale in quanto Dio è immortale...dopo la morte l'anima inizia un nuovo cammino, dove raggiunge uno stato metafisico di purificazione e raggiungimento dell'Amore...non mi piace pensare che dopo la morte Dio ci punisca mandandoci all'Inferno nè tanto meno alla dannazione eterna...Dio è amore, non è certo un tipo vendicativo...tutti abbiamo il diritto di vivere nel suo Amore...dopo la morte ritorneremo al suo Amore...alcuni arriveranno col biglietto diretto, molti altri saliranno delle scale piano piano, però alla fine nessuno starà lontano dal Paradiso...

...non escludo una vita successiva dove essere testimoni di fede e di Amore...o semplicemente una nuova possibilità di raggiungere in modo terreno lo stato di grazia divina...
Mithrandir74
00sabato 1 dicembre 2012 15:48
L'inferno è una realtà ed è la prova tangibile della giustizia di Dio. Dio è amore ma ci sono persone che Lo rifiutano con tutte le loro forze, respingendolo. Per queste persone non può esserci che la dannazione. Noi non possiamo sapere come Dio opera il Suo giudizio, ma mettere in discussione l'esistenza dell'inferno è una delle più grosse eresie che esistano, purtroppo molto di moda in questi tempi e perpetuata addirittura da molti sacerdoti. È sconfortante perché è molto comodo pensare che tanto tutti si salvano, molto bello pensare che tanto Dio ti perdona sempre. Dio perdona tutti coloro che si pentono. E non tutti lo fanno. Questa è una realtà innegabile.


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