I "messaggi" del Papa

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Conny1810
lunedì 14 dicembre 2009 17:38
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Questo è uno stralcio del bellissimo messagio pronunciato da Benedetto XVI,
in occasione del tradizionale atto di venerazione all'Immacolata
a Piazza di Spagna.
Sono parole forti ma sanno indicare
la via che porta alla vera gioia,
cambiare se stessi,
per ospitare Gesù nel cuore
e rendere il mondo
migliore
!






…Gesù ha vinto il male; l’ha vinto alla radice, liberandoci dal suo dominio.


Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono.

…Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto.



La città, cari fratelli e sorelle, siamo tutti noi! Ciascuno contribuisce alla sua vita e al suo clima morale, in bene o in male. Nel cuore di ognuno di noi passa il confine tra il bene e il male e nessuno di noi deve sentirsi in diritto di giudicare gli altri, ma piuttosto ciascuno deve sentire il dovere di migliorare se stesso! I mass media tendono a farci sentire sempre “spettatori”, come se il male riguardasse solamente gli altri, e certe cose a noi non potessero mai accadere. Invece siamo tutti “attori” e, nel male come nel bene, il nostro comportamento ha un influsso sugli altri.

Spesso ci lamentiamo dell’inquinamento dell’aria, che in certi luoghi della città è irrespirabile. E’ vero: ci vuole l’impegno di tutti per rendere più pulita la città. E tuttavia c’è un altro inquinamento, meno percepibile ai sensi, ma altrettanto pericoloso. E’ l’inquinamento dello spirito; è quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia… La città è fatta di volti, ma purtroppo le dinamiche collettive possono farci smarrire la percezione della loro profondità. Vediamo tutto in superficie. Le persone diventano dei corpi, e questi corpi perdono l’anima, diventano cose, oggetti senza volto, scambiabili e consumabili.



…La Madonna ci insegna ad aprirci all’azione di Dio, per guardare gli altri come li guarda Lui: a partire dal cuore. E a guardarli con misericordia, con amore, con tenerezza infinita, specialmente quelli più soli, disprezzati, sfruttati. “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia”.

Voglio rendere omaggio pubblicamente a tutti coloro che in silenzio, non a parole ma con i fatti, si sforzano di praticare questa legge evangelica dell’amore, che manda avanti il mondo. Sono tanti, anche qui a Roma, e raramente fanno notizia. Uomini e donne di ogni età, che hanno capito che non serve condannare, lamentarsi, recriminare, ma vale di più rispondere al male con il bene. Questo cambia le cose; o meglio, cambia le persone e, di conseguenza, migliora la società.



Benedetto XVI, 8 dicembre 2009


Conny1810
lunedì 21 dicembre 2009 18:18
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"Se vuoi coltivare la pace, custodisci il Creato"




Il 1° Gennaio 2010, si terrà la Giornata Mondiale per la Pace,
per questa occasione il Santo Padre
ha lanciato un messaggio di invito al mondo,
di cambiare stile di vita.




..."Le modalità con cui l'uomo tratta l'ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta sè stesso e, viceversa.

Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all'edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano.

E' necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti.

Ogni lesione della solidarietà e dell'amicizia civica provoca danni ambientali, così come il degrado ambientale, a sua volta, provoca insoddisfazione nelle relazioni sociali.

La natura, specialmente nella nostra epoca, è talmente integrata nelle dinamiche sociali e culturali da non costituire quasi più una variabile indipendente.

La desertificazione e l'impoverimento produttivo di alcune aree agricole sono anche frutto dell'impoverimento delle popolazioni che le abitano e della loro arretratezza.

Incentivando lo sviluppo economico e culturale di quelle popolazioni, si tutela anche la natura. Inoltre, quante risorse naturali sono devastate dalle guerre.

La pace dei popoli e tra i popoli permetterebbe anche una maggiore salvaguardia della natura. L'accaparramento delle risorse, specialmente dell'acqua, può provocare gravi conflitti tra le popolazioni coinvolte.

Un pacifico accordo sull'uso
delle risorse
può salvaguardare la natura
e il benessere
delle società interessate"





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Conny1810
lunedì 1 febbraio 2010 11:59
Papa Benedetto XVI nel corso dell’Angelus della domenica:



Alla fine, quando ci incontreremo faccia a faccia con Dio, tutti gli altri doni verranno meno; l’unico che rimarrà in eterno sarà la carità, perché Dio è amore e noi saremo simili a Lui, in comunione perfetta con Lui.

Per ora, mentre siamo in questo mondo, la carità è il distintivo del cristiano. E’ la sintesi di tutta la sua vita: di ciò che crede e di ciò che fa.



[…] L’amore è l’essenza di Dio stesso, è il senso della creazione e della storia, è la luce che dà bontà e bellezza all’esistenza di ogni uomo.

Al tempo stesso, l’amore è, per così dire, lo "stile" di Dio e dell’uomo credente, è il comportamento di chi, rispondendo all’amore di Dio, imposta la propria vita come dono di sé a Dio e al prossimo.



In Gesù Cristo questi due aspetti formano una perfetta unità: Egli è l’Amore incarnato.
Conny1810
lunedì 15 marzo 2010 14:08


Un amore più grande della nostra miseria



“Per nostra fortuna, Dio non viene mai meno alla sua fedeltà e, anche se noi ci allontaniamo e ci perdiamo, continua a seguirci col suo amore, perdonando i nostri errori e parlando interiormente alla nostra coscienza per richiamarci a sé. […] Solo sperimentando il perdono, riconoscendosi amati di un amore gratuito, più grande della nostra miseria, ma anche della nostra giustizia, entriamo finalmente in un rapporto veramente filiale e libero con Dio”

(Benedetto XVI)




Conny1810
mercoledì 24 marzo 2010 21:11



“Convertirsi, che cos’è in realtà?

Convertirsi vuol dire cercare Dio, andare con Dio, seguire docilmente gli insegnamenti del suo Figlio, di Gesù Cristo; convertirsi non è uno sforzo per autorealizzare se stessi, perché l’essere umano non è l’architetto del proprio destino eterno. Non siamo noi che abbiamo fatto noi stessi. Perciò l’autorealizzazione è una contraddizione ed è anche troppo poco per noi.

Abbiamo una destinazione più alta.

Potremmo dire che la conversione consiste proprio nel non considerarsi i “creatori” di se stessi e così scoprire la verità, perché non siamo autori di noi stessi. Conversione consiste nell’accettare liberamente e con amore di dipendere in tutto da Dio, il vero nostro Creatore, di dipendere dall’amore.

Questa non è dipendenza ma libertà. Convertirsi significa allora non inseguire il proprio successo personale - che è una cosa che passa - ma, abbandonando ogni umana sicurezza, porsi con semplicità e fiducia alla sequela del Signore perché per ciascuno Gesù diventi, come amava ripetere la beata Teresa di Calcutta, “il mio tutto in tutto”. Chi si lascia conquistare da Lui non teme di perdere la propria vita, perché sulla Croce Egli ci ha amato e ha dato se stesso per noi.

E proprio perdendo per amore la nostra vita la ritroviamo”

(Benedetto XVI).


Conny1810
domenica 19 settembre 2010 09:11
Il Santo Padre ai giovani



“La cosa che Dio desidera maggiormente per ciascuno di voi
è che diventiate santi.
Egli vi ama molto più di quanto voi possiate immaginare
e desidera per voi il massimo.
E la cosa migliore di tutte per voi è di gran lunga il crescere in santità”
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doncsi
mercoledì 29 settembre 2010 14:48
IL SANTO PADRE AI GIOVANI

SALUTO AI GIOVANI:"IL CUORE PARLA AL CUORE"
(18 settembre 2010)



"Vi chiedo di guardare dentro il vostro cuore ogni giorno,
per trovare la sorgente di ogni amore autentico.
Gesù è sempre là,aspettando tranquillamente che possiamo raccoglierci
con lui ed ascoltare la sua voce.
Nel profondo del vostro cuore egli vi chiama a trascorrere
del tempo con lui nella preghiera.
Ma questo tipo di preghiera,la vera preghiera,richiede disciplina:
richiede di trovare dei momenti di silenzio ogni giorno.
Spesso ciò significa attendere che il Signore parli.
Anche fra le occupazioni e lo stress della nostra vita quotidiana
abbiamo bisogno di dare spazio al silenzio,perchè è nel silenzio che troviamo Dio
ed è nel silenzio che scopriamo chi siamo veramente.
E con ciò scopriamo la vocazione particolare che Dio ci ha dato
per l'edificazione della Sua Chiesa e la redenzione del nostro mondo".


( Papa Benedetto XVI)
Conny1810
sabato 18 dicembre 2010 11:49
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“Cari giovani amici, quando metterete il Bambinello nella grotta o nella capanna, dite una preghiera per il Papa e per le sue intenzioni.

Grazie!”


(Benedetto XVI).
doncsi
venerdì 21 gennaio 2011 22:12
IL SANTO PADRE AI GIOVANI




"Cercate Gesù,conoscetelo e amatelo

ed Egli vi renderà liberi dalla schiavitù

dell'esistenza seducente ma superficiale

frequentemente proposta dalla società di oggi".


(Benedetto XVI)
doncsi
giovedì 24 febbraio 2011 22:22
GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI - 2011
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE





"Il coinvolgimento nella pubblica arena digitale,quella creata dai social network,conduce a stabilire nuove forme di relazione interpersonale,influisce sulla percezione di sè e pone la questione non solo della correttezza del proprio agire,ma dell'autenticità del proprio essere.
La presenza in questi spazi virtuali può essere il segno di una ricerca autentica di incontro personale con l'altro se si fa attenzione ad evitare i pericoli,quali il rifugiarsi in un mondo parallelo,o l'eccessiva esposizione al mondo virtuale.
Nella ricerca di condivisione,di "amicizie",ci si trova di fronte alla sfida dell'essere autentici,fedeli a se stessi,senza cedere all'illusione di costruire artificialmente il proprio "profilo" pubblico".

(Benedetto XVI,dal messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni,2011)
doncsi
sabato 11 giugno 2011 11:21
PENTECOSTE





"In Gesù Cristo
Dio stesso si è fatto uomo
e ci ha concesso,
per così dire,
di gettare uno sguardo
nell'intimità di Dio stesso.
e lì vediamo una cosa
del tutto inaspettata:
il Dio misterioso
non è un'infinita solitudine,
Egli è un evento di amore.
Esiste il Figlio
che parla col Padre.
Ed ambedue sono una cosa sola
nello Spirito che è,
per così dire,
l'atmosfera del donare
e dell'amare
che fa di loro
un unico Dio".




(BENEDETTO XVI - Vigilia di Pentecoste 2006)
doncsi
domenica 2 ottobre 2011 14:53
"Dove c'è Dio,là c'è futuro"

(Benedetto XVI - Mariazell,2007 - Etzelsbach,2011)


"Wo ist Gott,da ist Zukunft"
Conny1810
sabato 11 febbraio 2012 15:09
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Ognuno di noi può darGli del tu;
ognuno può chiamarLo.

Il Signore si trova sempre a portata di voce.

Possiamo allontanarci da lui interiormente.

Possiamo vivere voltandogli le spalle.

Ma Egli ci aspetta sempre,
ed è sempre vicino a noi.



Papa Benedetto XVI
doncsi
domenica 3 giugno 2012 12:42
1 GIUGNO 2012

VII INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE

MILANO - Dal Discorso del Santo Padre in Piazza Duomo







"La fede in Gesù Cristo,morto e risorto per noi,vivente in mezzo a noi,deve animare tutto il tessuto della vita,personale e comunitaria,(...) così da consentire uno stabile e autentico "ben essere", a partire dalla famiglia,che va riscoperta quale patrimonio principale dell'umanità,coefficiente e segno di una vera e stabile cultura in favore dell'uomo".


(Papa Benedetto XVI - da "www.vatican.va" - 3/06/12)
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