In quella di Maria la SOFFERENZA umana trova conforto!

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Conny1810
lunedì 6 aprile 2009 15:16
O mia Signora, Tu sola sei il sollievo donatomi
da Dio, Tu la guida del mio pellegrinaggio,
Tu l'energia delle mie deboli forze, la ricchezza delle
mie miserie, la liberazione dalle mie catene,
la speranza della mia salvezza.

Esaudisci Ti prego, le mie suppliche,
abbi pietà dei miei sospiri, Tu che sei la mia regina,
il rifugio, la vita, l'aiuto, la speranza
e la mia forza!

San Germano





La sofferenza di Maria alla Morte di Giuseppe


Dice Gesù:

A tutte le mogli che un dolore tortura, insegno ad imitare Maria nella sua vedovanza: unirsi a Gesù.

Non bisogna pensare che Maria amasse di un amore tiepido Giuseppe perchè era il suo sposo nello spirito e non nella carne.
In realtà Lei amava immensamente il suo Sposo. Giuseppe fu per Maria un padre, sposo, fratello, amico e protettore.

Rimasta sola senza Giuseppe, Maria sentiva che ormai la sua casa aveva perso l'unità in cui i membri si sostenevano a vicenda.
Doloroso colpo inferto alla sua Famiglia prima dell'abbandono dell'amato Gesù.


La volontà di Dio, che l'aveva voluta sposa e Madre, ora le imponeva vedovanza e abbandono della sua Creatura. E Maria, fra le lacrime dice uno dei suoi sublimi "Sì". "Sì, Signore, si faccia di me secondo la tua parola".

E per aver forza in quell'ora, si stringe a Me. Sempre si è stretta a Dio, Maria, nelle ore più gravi della sua vita. Nel Tempio chiamata alle nozze, a Nazareth chiamata alla Maternità, ancora a Nazareth fra le lacrime della vedovanza, a Nazareth nel supplizio del distacco dal Figlio, sul Calvario nella tortura del vedermi morire.

Imparate, voi che piangete. E imparate voi che morite. Imparate, voi, che vivete per morire. Cercate di meritare le parole che dissi a Giuseppe.
Saranno la vostra pace nella lotta della morte. Imparate, voi che morite, a meritare d'aver Gesù vicino, a vostro conforto.
E se anche non l'avete meritato, osate ugualmente di chiamarmi vicino.

Io verrò.

Le mani piene di grazie e di conforti, il Cuore pieno di perdono e d'amore, le labbra piene di parole di assoluzione e di incoraggiamento.


La morte perde ogni asprezza se avviene fra le Mie braccia.
Credetelo. Non posso abolire la morte, ma la rendo soave a chi muore fidando in Me.
worry
mercoledì 8 aprile 2009 16:39
Trovo semplicemente meraviglioso sentire la vicinanza di Maria nella quotidianità. Spesso si tende a vedere le figure religiose troppo distanti da noi, e invece potrebbe sorprenderci di come Maria e Gesù possono accompagnarci anche nelle cose più semplici e banali.

Maria ha vissuto come abbiamo vissuto noi, e il suo esempio è quello di una donna dal coraggio e dalla fede ineguagliabili.


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