Offrire tutto a Gesù, anche le MISERIE e le DEBOLEZZE

come si fa offrire la mia sofferenza a GESU ?
poverino, io donerei la mia felicita,
se ami una persona non offri la sofferenza.
diceva anche mio ALDO, ma non ho mai capito cosa vuol dire offrire
la sofferenza.
dicevo a LUI, quando sono felice ringrazio IL PADRE ETERNO,
ma quando soffro non mi viene mente ma mi nascondo come una gattina ferita.
per favore spiegami
e ancora dimmi cosa e vespi.
oggi hanno letto a chiesa
non so cosa e.
grazie e scusami la mia ignoranza.
eva

Quando dobbiamo affrontare una grande sofferenza, la nostra umanità ci spinge a rifiutarla in tutti i modi e spesso si inveisce contro Dio perchè lo riteniamo ingiusto per aver permesso che l'evento accadesse. Se, pur nella sofferenza più atroce, sappiamo alzare gli occhi al cielo per chiedere aiuto a Dio e non ci adiriamo contro di Lui, allora noi abbiamo offerto la nostra sofferenza e Gesù che gradisce molto questa dimostrazione di amore, la userà a fin di bene.
Nella rivelazione a Suor Josefa Menendez, Gesù ci fa capire che l'unica cosa veramente importante per Lui è che noi agiamo con amore in qualsiasi circostanza , a questa condizione anche dalle nostre miserie e debolezze sapra ricavare un mondo di bene per le anime.
I vespri sono preghiere prese dai Salmi che uniscono i fedeli spiritualmente per ringrazire del giorno ricevuto come dono e per chiedere perdono per quei comportamenti che Dio non ha gradito.
Le preghiere dei vespri consistono nella recita di alcuni salmi seguiti da invocazioni composte dalla Chiesa dove noi tutti ci possiamo rapportare con Dio. Si leggono anche delle letture brevi tratte dalla Sacra Scrittura e poi si recita il Padre Nostro e si termina con una orazione conclusiva.
Questo modo di pregare è nato spontaneamente nei primi cristiani i quali volevano che la loro giornata fosse tutta rivolta a Dio e in dio cioè vissuta con Lui e per Lui.