Temi il tuo futuro?

Temi il tuo futuro?

Capita sempre più spesso di vedere persone spente, malcontente, senza entusiasmo e questo anche senza che ci sia un motivo serio che potrebbe giustificarne la causa.
Alcuni lo chiamano "male del vivere" e anche "ansia da paura del futuro", e ricercano a destra e a manca tutti i possibili motivi che hanno portato a questo stato d'animo.
Se è doveroso cercare di capire è altrettanto vero che gli esperti in materia, ricercano spesso la causa al di fuori dell'uomo, nelle prove che sta vivendo, nell'ambiente che lo circonda, nel lavoro che non lo soddisfa ecc.,se fosse solo così, non si spiegherebbe come persone che vivono problematiche pesanti, abbiano in loro tanta forza, coraggio e serenità che riescono anche a trasmettere ad altri.
Cosa hanno di diverso? Perchè non si accasciano e non vengono vinte dall'oppressione?
Queste persone hanno la speranza, la speranza vera, quella che non muore mai e diventa una forza propulsiva che spinge a vedere oltre l'orizzonte umano perchè si fonda su pilastri sicuri, sulla forza di Dio a cui ogni cosa è possibile.
Questa certezza allontana le paure, fa vivere nella serenità ogni giorno della nostra vita e, anche se intorno si sviluppa il buio, la certezza che la luce non verrà mai meno, farà affrontare il futuro con quel sano ottimismo che è la gioia del vivere.
Ecco l'importanza di essere consapevoli che dentro di noi c'è un'anima e che quest'anima va nutrita per renderla forte e capace di affrontare la vita, il cammino che Dio ci ha dato da percorrere con il Suo aiuto.

Io ho la speranza che un giorno il mio libro venga pubblicato, e che con esso possa arrivare dove voglio arrivare...
E prego tutte le sere affinchè il mio sogno si realizzi!

no

Un problema riguardo al futuro emerge anche quando questo si è già realizzato. Mi spiego: a volte le aspettative non si realizzano - o così a noi sembra - e cadiamo in uno stato di frustrazione molto pesante, pensando di aver perso tempo inseguendo un obiettivo irrealizzabile. Altre volte, forse in modo ancora più prepotente, la frustrazione arriva anche se i nostri obiettivi li abbiamo raggiunti. Perché, nonostante questo, si è comunque infelici?
Se noi dedichiamo la vita all'inseguimento delle cose materiali, non saremo mai soddisfatti. Il corpo sarà sempre più bramoso, ottenuta una cosa ne vorrà immediatamente un'altra, precipitandoci in uno stato di perenne fastidio, alimentando l'invidia per chi riteniamo più fortunato di noi.

Se invece diamo la priorità alle cose spirituali e nutriamo l'anima con la preghiera e la meditazione, non mancherà la pace del cuore. A quel punto anche la sofferenza, gli imprevisti, la malattia, saranno affrontati con spirito di fiducia e non si cadrà nella disperazione.
È l'amore di Dio che, nutrendo la nostra anima, dà senso alla nostra vita e a tutto ciò che per Sua volontà o concessione accade.

Se invece diamo la priorità alle cose spirituali e nutriamo l'anima con la preghiera e la meditazione, non mancherà la pace del cuore. A quel punto anche la sofferenza, gli imprevisti, la malattia, saranno affrontati con spirito di fiducia e non si cadrà nella disperazione.
È l'amore di Dio che, nutrendo la nostra anima, dà senso alla nostra vita e a tutto ciò che per Sua volontà o concessione accade.

appunto non lo temo

E' la differenza tra l'ateo è il credente. Il credente anche se magari "poco" credente dovrebbe quanto meno sapere che non è solo e può chiedere aiuto a Dio. Per questo dovrebbe avere speranza. Dico dovrebbe perchè tanti che pregano tutto il giorno, o almeno così dicono, alla prima difficoltà sembra che gli manchi la terra sotto i piedi. Fede è affidamento, altrimenti a che serve?

...ed è nel momento della prova che possiamo verificare a che punto siamo. Riuscire a mantenersi sereni e fiduciosi quando si vivono situazioni difficili e umanamente non risolvibili, si può solo con l'affidamento a Dio e la certezza che l'aiuto non mancherà, è difficile da soli perchè siamo umani e la nostra umanità teme le sofferenze, piccole o grandi che siano.
Per questo è importante la conoscenza di Gesù perchè solo conoscendolo si impara ad amarlo e a fidarsidi Lui per poi abbandonarsi alla sua volontà che si manifesta nel quotidiano.

Il problema di fondo di molti che si definiscono cristiani eppure temono per il futuro o sono depressi, è il non aver compreso che "vangelo" significa "buona notizia"...Quale è questa buona notizia?

Salmo 37:9 Quelli che sperano nel Signore possederanno la terra

Salmo 37:11 Ma gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace.

Salmo 37:29 I giusti erediteranno la terra e l'abiteranno per sempre.

Sappiamo dalle Scritture che il nostro Salvatore e Messia deve tornare a stabilire il Suo regno di vera pace e vera giustizia tra gli uomini...avendo fede in questo, perchè dovremmo temere per il nostro futuro?

Romani 8:28 Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.

Ciao e benvenuto!

Per quanto riguarda la "buona notizia", giustamente tu dici che un vero cristiano non dovrebbe essere depresso (cioè senza speranza). Chi crede in ciò che Gesù ha rivelato ha sempre speranza, prima di tutto nella salvezza, ma anche in tutto ciò che deriva dalla fede, quindi speranza nell'aiuto di Dio, consapevolezza di non essere mai soli, confidenza nella giustizia di Dio etc.
Tuttavia siamo pur sempre umani, e un conto è la disperazione, che viene a chi non crede che Dio possa aiutarlo. Altro è la paura. Gesù stesso, nell'agonia prima della Passione, disse "la carne è debole" e sudò sangue. Questo non perché vacillasse la sua fede e la sua volontà di fare ciò che gli ha chiesto il Padre, ma perché la parte umana ha un suo peso. Lo spirito che si eleva a Dio può essere totalmente coraggioso, ma la carne ha le sue debolezze.

Io non penso che i cristiani non capiscano che Vangelo significa buona notizia. Penso invece che, pur capendolo, non lo sappiano (o non lo vogliano) applicare, dimostrando di avere una fede superficiale che non viene concretamente messa in pratica.

E’ vero: l’uomo non è una macchina. Vive sia momenti felici che momenti di sofferenza. Però i veri credenti non si lasciano dominare da questi stati di malessere, ma affrontano la situazione con coraggio come ci insegna la Parola del Padre.

“Perché Dio non ci ha dato uno spirito che ci rende paurosi; ma uno spirito che ci dà forza, amore e saggezza.” (2Timoteo 1:7)

“Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore.” (1Giovanni 4:18)

Perché un uomo di fede dovrebbe temere il futuro?

Sta scritto:

-“ 25 «Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? 26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? 27 E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un'ora sola alla durata della sua vita? 28 E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; 29 eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio veste in questa maniera l'erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? 31 Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" 32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.” (Matteo 6)

-“ All'empio succede quello che teme,
ma ai giusti è concesso quello che desiderano.” (Proverbi 10:24)

…O una donna di fede?

-“ Forza e dignità sono il suo manto,
e lei non teme l'avvenire.” (Proverbi 31:25)

-“ come Sara che obbediva ad Abraamo, chiamandolo signore; della quale voi siete diventate figlie facendo il bene senza lasciarvi turbare da nessuna paura.” (1Pietro 3:6)