doncsi, 03/12/2009 14.36:
RISPOSTA A PAOLO S. DICHIARAZIONE "DOMINUS JESUS"
"(...)l'azione salvifica di Gesù Cristo,con e per il suo Spirito,si estende,oltre i confini visibili della Chiesa,a tutta l'umanità.
Parlando del mistero pasquale,nel quale Cristo già ora associa a sè vitalmente nello Spirito il credente e gli dona la speranza della risurrezione,il Concilio afferma:
"E ciò non vale solamente per i cristiani ma anche per tutti gli uomini di buona volontà,nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia.
Cristo infatti è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola,quella divina,perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto,nel modo che Dio conosce,col mistero pasquale".
Il Concilio Vaticano II afferma:
"Dio dona la grazia salvifica attraverso vie a Lui note".
La tua risposta è ottima Doncsi: naturalmente Dio onnipotente può procedere con un'azione salvifica che abbia anche valore retroattivo.
Questa è una risposta che può rispondere però a parte della domanda; resta il fatto che un uomo vissuto Ante Cristo o che pur essendo vissuto dopo non abbia conosciuto la sua parola, non abbia avuto la possibilità di valutare al meglio il proprio comportamento.
Se è vero che anche prima di Cristo si poteva agire verso il Bene o verso il Male, come poteva un uomo sapere che il male lo avrebbe portato all'Inferno o comunque a trovarsi in una situazione di peccato?
Esempio razionale : nel 423 A. C. una donna che vive nell'attuale Islanda uccide un mendicante perchè il giorno dopo la figlia si sposa e non c'è bisogno di accattoni che puzzano davanti casa. Non sapendo che esiste una vita oltre la morte e pensando che la vita finisca su questa terra con la morte, ha reputato che fosse una decisione giusta e che in fondo quello che importava era il proprio interesse. Nessuno le ha insegnato nulla nè dell'amore verso il prossimo, nè del peccato in cui si può cadere se si commettono certi atti.
Voi mi dite che a maggior ragione noi che conosciamo la Fede saremo giudicati con più " severità" perchè non abbiamo scuse, sapevamo di Dio. Ma qualcosa non torna, questa donna islandese del 423 A.C. non sapeva della Parola del Vangelo. Non può essere giudicata senza una guida che la indirizzi verso qualcosa, è come si dice una persona senza fede nè legge, senza regole.
E qui entra in gioco la variabile Buddhista : e se la donna islandese dopo la morte è stata fatta rinascere dopo la nascita di Cristo per metterla alla prova alla luce della nuova Parola?
Eh già, Paolo S. ( che non è buddhista preciso) è pieno i dubbi e vuole capire tutto. E' proprio tignoso sto Paolo S.
[Modificato da Paolo S. 13/02/2010 16:15]