26/10/2017 16:20
Chi sono i figli di Dio?


Le Scritture sono chiarissime su questo punto, eppure molti fedeli hanno spesso le idee confuse circa i figli di Dio.
Figli di Dio sono solo quanti credono in Lui, e più precisamente quanti hanno accolto Gesù Cristo (Gv 1, 12).
Dio è il creatore di tutte le cose, e quindi tutti noi siamo sue creature e ci ama in quanto tali. Ma le Scritture distinguono chiaramente le creature dai figli, così come si distingue il prossimo dai fratelli.
Figli di Dio sono coloro che riconoscono Dio come Padre. Figli di Dio sono gli operatori di pace (Mt 5, 9), sono quelli che accolgono Gesù e credono in Lui (Gv 1, 12). Questo versetto di Giovanni è molto significativo perché usa il verbo "diventare". Non si nasce figli di Dio, ma lo si diventa nel momento in cui si fa un atto di fede. I figli di Dio, spiega San Paolo, sono guidati dallo Spirito di Dio, e in quanto figli sono anche eredi di Dio, se partecipano alle sofferenze di Cristo. Non sono considerati figli di Dio i figli della carne(Rm 9, 8), chi non pratica la giustizia non è figlio di Dio ma figlio del diavolo (1G 3, 10).
Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.(Rm 8,14).
San Giovanni apostolo specifica ancor meglio il fatto che i figli di Dio, essendo a Lui fedeli, sono distinti dai figli del mondo:
Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui. (1Giovanni 3,1). Quelli che non conoscono Dio, cioè quelli che lo rinnegano, non sono dunque suoi figli, e infatti è chiarissima in Giovanni la distinzione tra "noi, i figli di Dio", e "loro, quelli che non ci conoscono."

Diventa a questo punto facile capire perché le Scritture talvolta parlano del prossimo (cioè qualsiasi individuo) e talvolta parlano di fratello: fratelli sono quelli che hanno lo stesso padre; in senso spirituale, sono fratelli quelli che hanno fede in Gesù. Acquisce allora senso il motivo per cui Gesù parla di amore al prossimo, distinto dall'amore per gli amici. Se il prossimo va amato come sé stessi, l'amico va amato ancora di più, al punto da dare la vita per lui. Questo non significa disprezzare chi non ha fede o chi professa altre religioni, ma ci è utile per capire che solo Gesù conduce alla salvezza. Tutte le religioni vanno rispettate, ma solo una è la vera religione e solo uno è il vero Dio. Se così non fosse, non avrebbe senso la predicazione del Vangelo. Per questo infatti Gesù ha ordinato ai suoi discepoli di predicare la Parola di Dio in tutto il mondo, perché solo dalla fede in Lui viene la vera salvezza. Se dicessimo che tutte le religioni sono uguali, andremmo contro le parole di Gesù stesso, Lui solo che è via, verità e vita. L'amore di Dio, che certo è riversato su ogni creatura, vuole che tutti Lo conoscano.



Argomenti correlati:

- versetti biblici interpretati male