In merito alla disperazione che pare dilagare in questo periodo di crisi, è uscito un articolo molto interessante, intitolato
"NOI non molliamo" su Panorama di questa settimana. Sono stati intervistati imprenditori e imprenditrici da tutta Italia che spiegano che, per fronteggiare questo periodo, non cedono alla disperazione ma cercano di ingegnarsi per andare avanti. Per ovvi motivi di copyright non posso riportare l'intero articolo, ma vi lascio alcuni spezzoni di intervista che ho trovato molto (finalmente) positivi:
"No, io certo non m'impicco. Si, una volta ho pensato di buttarmi da un cavalcavia, mo non lo farò mai. Ho un figlio piccolo. E lui non ha colpe"
(Piero Zanetti, imprenditore che ha dovuto chiudere l'attività, licenziando tutti i dipendenti, per uno scoperto con le banche. Dopo aver fatto l'imbianchino e il giardiniere, lavora attualmente come operaio in una fonderia.)
"Non dev'essere una lettera dell'Equitalia o della banca a far crollare tutto ciò che hai costruito nella tua vita."
(Diego Moscheni, dopo aver dovuto chiudere la sua impresa, ha aiutato i 15 dipendenti a trovare un altro lavoro.)
"Ho 50 anni, di cui 30 di duro lavoro. Ora mi trovo a ricominciare daccapo. Ma è il momento di tirar fuori il carattere, e sono convinta che ce la faremo."
(Fernanda Bottega, aveva 5 negozi di abbigliamento, ne ha chiusi due e dimezzato i dipendenti.)
"Spesso mi viene da piangere. Poi guardo chi lavora con me: sono giovani, preparati e ancora motivati nonostante gli stipendi arretrati. Io non posso abbandonarli."
(Patrizia Gobat, presidente di una cooperativa per la formazione. Dopo che la banca le ha bloccato la linea di credito ha ipotecato la casa e usato i soldi per diluire l'indebitamento.)
L'articolo poi prosegue con un altro messaggio importante, ossia che l'ondata dei suicidi e il ritorno della violenza sono in gran parte drammatizzati dai media, esposti nei TG, come al solito, per fare notizia, suscitando un ingiustificato allarmismo che non coincide con le statistiche. La media dei suicidi, ad esempio, è la stessa di sempre, eppure alla TV sembra che tutti stiano pensando a togliersi la vita.
Anche se non si parla di fede, trovo immensamente positivo trovare finalmente qualcuno che ci da delle buone notizie e che mostra come, anche nei momenti più difficili, si possa trovare la forza e ingegnarsi per andare avanti. L'esempio di queste persone ci da la speranza che, in un modo o nell'altro, ci si possa risollevare.
Ovviamente noi abbiamo una marcia in più
perché, come ha scritto benissimo Conny, con la fede e la preghiera abbiamo la forza di superare tutto. Ciò che mi ha colpito, leggendo queste interviste, è la forza delle persone che hanno parlato. Sono imprenditori che hanno perso quasi tutto e non solo economicamente, perchè veder sfumare un'azienda magari tenuta in piedi con molta fatica e duro lavoro è una sofferenza enorme, un fallimento difficile da affrontare.
Ma la loro forza sta proprio nella speranza, sono determinati e ottimisti molto più di un qualsiasi ricco imprenditore, che magari vive nel terrore di ricevere quella famosa lettera di Equitalia.
Sono immagini positive che è bene imporre nella mente quali esempio di come avere la speranza dentro di sé equivale ad avere una forza potentissima.
Il segreto è saperla trovare, questa speranza, ed è proprio Gesù a dirci come si fa.