FILOBUS DI LA SPEZIA

Puntualmente e non certo sorprendentemente, dopo il giornalismo anche la politica non si lascia sfuggire l'ennesima occasione di motivare la pessima opinione che il cittadino ha di lei:
Intervento n° 1
Intervento n° 2

Dato che non si tratta (ahinoi) di chiacchere da bar, ma dei rappresentanti istituzionali della Città, vincerò la tentazione di ignorarli, concedendogli una piccola replica. Fermo restando che i lavori alla rete non sono stati certamente condotti con l'auspicabile celerità e che l'incidente di Via Chiodo non va affatto sottovalutato - né peraltro mi sembra che Atc lo stia facendo -, il semplice buonsenso porta a concludere che:

• guasti ai veicoli avvengono in tutte le realtà aziendali e sono statisticamente più probabili non solo nei mezzi molto vecchi, ma anche in quelli nuovissimi, e comunque non viene certo fatta un'interpellanza ogni volta;


• la sicurezza di una filovia non è affidata solo ai progettisti ed ai gestori, ma c'é il nullaosta dell'USTIF; per quanto riguarda poi eventuali responsabilità i mezzi sono assicurati come qualsiasi altro veicolo e per ogni tipo di incidente, per quanto peculiare come quello in questione;


• la maggior parte degli incidenti stradali avviene a causa di un "errore umano": è una caratteristica intrinseca di questo modo di trasporto e che si può cercare di contenere ma non è eliminabile del tutto;


• la decisione di mettere in strada i Trollino con solo metà rete pronta è del tutto condivisibile, infatti si evita di lasciarli fermi in deposito a lungo - cosa che non farebbe loro bene - e si riducono le emissini inquinanti non solo nella parte in tensione, ma anche lungo il resto del percorso, dato che la marcia autonoma è di fatto ibrida (in questo senso è assurdo parlare di "presa in giro nei confronti dei cittadini"). Sono pronto a scommettere che se avessero deciso in senso opposto ci sarebbero state altrettante prese di posizione sullo "scandalo dei filobus acquistati e non utilizzati" .

Inoltre, questo stato di cose consente di testare le prestazioni in marcia autonoma in modo più esteso e significativo di quanto non sarebbe avvenuto sull'unica tabella e nel breve tratto previsti a regime (parte finale della linea 37), ricavando preziose informazioni su consumi, costi di esercizio, affidabilità ed oneri manutentivi, molto utili in vista di ulteriori programmi di espansione della rete.