Ascensore inclinato Quezzi

Alcune ulteriori considerazioni:

1) Sulle frequenze: sbaglio ho ai tempi dell'apertura venne anche ventilata l'idea di sincronizzare le partenze dell'ascensore a valle all'arrivo del 47 via SIMON? E magari anche gli arrivi? Che fine ha fatto tutto ciò?

2) Sulla coesistenza con 82: tra la Chiesa e la fermata a valle ci sono 6 fermate nella zona più popolosa del quartiere, solo per la prima si può ragionare di alternativa ascensore, non per le altre. Dunque sembra impensabile alterare il piano frequenze dell'82

3) Con tutti i suoi limiti l'impianto c'è, è costato oltre 5 Mni di Euro che, spalmati sui trent'anni di vita operativa, fanno già 180 Mni all'anno più una montagna di interessi. Si ha il dovere di farlo funzionare al massimo, senza raccontare palle.

Il problema è che gli orari, soprattutto delle linee senza corsia riservata, sono sempre teorici..... e certo il 47 non fa eccezione

Si potrebbe anche pensare di valorizzare l'impianto inserendolo in almeno un paio di percorsi turistici, ma è chiaramente atipico perché è decisamente fuori mano. Non so, sono molto combattuto nel dare un giudizio su questo impianto, forse occorrerebbe qualche dato in più.

Non si può toccare l'82 e non sarebbe corretto. Queste sono minacce come per il taglio del "14" e la conseguente porcata che hanno fatto che fa ridere tutt'ora.

L'ascensore non serve Pedogoli, non serve Via Daneo e solo la parte finale di Via Fontanarossa ne può beneficiare. Quindi perché danneggiare un intero quartiere spingendolo ad abbandonare il mezzo pubblico? Oltretutto l'ascensore è troppo esposto al vento e si deve tenere fermo nelle giornate più ventose. Andrebbe studiato un inscatolamento per proteggerlo dal vento, che tornerebbe anche utile per ridurre il disagio acustico.

I soldi doveva essere investiti in qualche progetto per i Camaldoli... piuttosto studiando qualcosa che salendo Via Berno arrivasse a Santa Tecla e da lì proseguendo oltre arrivando alle ultime case di Via Berghini. Sarebbe rimasto fuori solo il Don Orione e volendo ci sarebbe lo spazio per studiare un progetto tipo funicolare. Toccando il Forte di Santa Tecla e i sentieri dei Camaldoli sarebbe stato molto più spendibile in chiave turistica.

Oppure un ascensore in Via Papa Giovanni XXIII, dove le anse delle curve non sono quelle di Quezzi e con fermate intermedie tutti ne avrebbero potuto beneficiare.

Non c'è paragone tra il disagio di vivere ai Camadoli e vivere a Quezzi. Anche senza 82 e senza ascensore si può raggiungere a piedi in pochi minuti Largo Merlo. Da Santa Tecla/Pianderlino che puoi fare se perdi il 67? Non ci sono scale, non ci sono mulattiere... non c'è nulla che ti porti a piedi a San Fruttuoso velocemente.