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P.U.M.S. (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Genova

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2018 15:06
19/04/2007 09:34
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Questa attuale non lo è di certo, ma i discorsi sono sempre gli stessi.
Indovinate di che anno è?
19/04/2007 09:44
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per me è della fine degli anni 90... il prossimo decennio sarebbe quello attuale [SM=g27994]
19/04/2007 09:49
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Acqua... [SM=g28001]
19/04/2007 09:55
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Secondo me può essere assai precedente: il "prossimo decennio" potrebbe essere trascorso da un bel pezzo.
Forse risale ai tempi di Cerofolini, o del suo immediato successore?
19/04/2007 10:47
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Fuochino...
[SM=g28002]
19/04/2007 14:46
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Dunque vediamo: "fuochino" significa che la risposta non è esatta, ma che ci si sta avvicinando.
Certo non è degli anni '60 perchè in quell'epoca tutti i politici incrementavano al massimo il trasporto privato e sopprimevano il più possibile i servizi su rotaia.
Quindi se non è dell'epoca di Cerofolini potrebbe essere di poco prima o di poco dopo.
Forse del mandato di Piombino, quello che riempì le strade di Genova di semafori dei quali (guarda caso) possedeva una fabbrica?
Oppure - visto che si parla della metro già iniziata - dei tempi di Merlo, che poi si dimise dopo l'insuccesso delle Colombiane del 1992?
19/04/2007 15:02
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No, il fuochino era per il fatto che hai beccato il sindaco, che però è rimasto in carica 10 anni...
Questa intervista era nel numero di aprile del 1981 (MILLENOVECENTOOTTANTUNO) di Omnibus, la rivista di AMT.

ABBIAMO FATTO UN SACCO DI PASSI AVANTI!!!

Potrebbe essere tranquillamente un punto del programma elettorale degli attuali candidati.

E' deprimente...
19/04/2007 15:54
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L’aumento dei treni in servizio urbano rispetto al 1981 c'e' stato e anche il riassetto delle linee ferroviarie con la costruzione della galleria Cristoforo Colombo e la fermata di Genova Principe Sotterranea. L'ulteriore riassetto del nodo, al momento fermo per mancanza di finanziamenti, e' un progetto molto piu' recente.
La metropolitana fino a Brignole e' in corso di completamento, certo siamo lontani da raggiungere Rivarolo e l'alta Valbisagno.
Dove dal 1981 ad oggi non c'e' stato nessun miglioramento e' l'autostrada.
19/04/2007 19:55
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Ah ecco...
Mi erano sfuggiti questi sensazionali miglioramenti del sistema di trasporto della nostra città.
19/04/2007 22:00
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Ecco, il sindaco giusto l'avevo beccato, nei medesimi anni assessori ne sono passati diversi.Sino a che siamo in mano a gente del genere, c'è davvero poco da sperare sia per la metro che per gli altri trasporti.

Certo che i discorsi dei politici cambiano davvero poco con il passare del tempo. Sotto Cerofolini (e precisamente dal 1978 al 1980) ero stato dipendente del Comune di Genova, e ne so qualcosa.
20/04/2007 10:36
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Re:

Scritto da: cliobini 19/04/2007 19.55
Ah ecco...
Mi erano sfuggiti questi sensazionali miglioramenti del sistema di trasporto della nostra città.


Si vede che non usi il treno o non lo usavi prima che fosse introdotto l'orario con un treno ogni 15 min. (circa) tra Voltri e Nervi.
20/04/2007 13:01
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E si deve operare perché si coordini e si integri il rapporto fra I’AMT e le Ferrovie dello Stato

Io il treno tra Brignole e Voltri lo prendo tutti i giorni da 13 anni.
Si vede che tu hai un concetto diverso dal mio di "coordinamento ed integrazione tra AMT ed FS"...
E cmq quello che abbiamo adesso è un sistema tutt'altro che ottimizzato come si prevedeva 26 (VENTISEI) anni fa

[Modificato da cliobini 20/04/2007 13.02]

20/04/2007 13:33
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Però bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare.
L'integrazione tariffaria treno+bus è stata introdotta nel 1995, primo caso a livello nazionale.
Peccato che ancora oggi non si sia arrivati all'integrazione funzionale (l'esempio del 188 è lampante) e degli orari su scala urbana, almeno per il treno e le linee collinari.
20/04/2007 13:50
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Re:

Scritto da: cliobini 20/04/2007 13.01

E si deve operare perché si coordini e si integri il rapporto fra I’AMT e le Ferrovie dello Stato

Io il treno tra Brignole e Voltri lo prendo tutti i giorni da 13 anni.
Si vede che tu hai un concetto diverso dal mio di "coordinamento ed integrazione tra AMT ed FS"...
E cmq quello che abbiamo adesso è un sistema tutt'altro che ottimizzato come si prevedeva 26 (VENTISEI) anni fa

[Modificato da cliobini 20/04/2007 13.02]



Forse non e' diverso il concetto ma solo maggiore l'esperienza: 13 anni fa la situazione dei collegamenti ferroviari nel Comune di Genova era gia' nettamente migliorata rispetto a quella di 26 anni fa.
Quanto al coordinamento ed integrazione sono d'accordo che AMT potrebbe (dovrebbe) fare di piu' per sincronizzare i propri orari con quelli ferroviari e modificare percorsi e capolinea per favorire l'interscambio treno-autobus.
20/04/2007 13:57
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Mettiamoci anche che Trenitalia+RFI dovrebbero impegnarsi un po' di più per fornire un servizio più decente...
20/04/2007 14:16
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La frequenza e' gia' soddisfacente e non credo sia al momento migliorabile senza interventi infrastrutturali.
Punto dolente sono invece pulizia, puntualita' e anzianita' del parco rotabile. Da questi punto di vista la situazione e' negli ultimi anni in continuo peggioramento e, specie per la pulizia, ad un livello ormai indecente.
21/04/2007 11:08
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Intervista tratta dal numero di MARZO 1998 della Rivista Aziendale AMT Omnibus


Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Arcangelo Merella, Assessore al Traffico e Mobilità del Comune di Genova. È stata l’occasione per tastare il polso al traffico della città e fare il punto sulle principali iniziative che intendono offrire una soluzione concreta ai suoi mali. E insieme a lui abbiamo cercato di comprendere il ruolo della AMT nel futuro di Genova.
Assessore, quali sono oggi i grandi problemi della viabilità genovese?
Sono molteplici. Il primo è quello conseguente al grande numero di auto private che utilizzano una rete infrastrutturale molto debole, rigida e non commisurata al numero di veicoli che vi transitano. E poi le difficoltà relative ad un Piano del Traffico che non è mai stato applicato integralmente. Basato su principi generali condivisibili, quel piano è stato caratterizzato da realizzazioni fallimentari e disomogenee.
E cosa intendete fare?
Noi vogliamo rivedere integralmente il Piano del Traffico e affrontare i suoi problemi in un’ottica più ampia. Il centro di Genova è praticamente un attraversamento permeabile. D’altra parte non è pensabile risolvere i suoi problemi senza guardare anche a tutta l’area metropolitana. Da questo punto di vista abbiamo con tatti con Bernhard Winkler, ritenuto il miglior esperto europeo non solo a livello teorico ma anche realizzativo. Intanto siamo al lavoro per risolvere alcuni importanti problemi, come ad esempio la viabilità di Piazza De Ferrari e il nodo di Brignole.
Ma Lei, il futuro della nostra viabilità, come io immagina?
Il futuro della viabilità cittadina lo immagino con attraversamenti veloci su nuove infrastrutture utilizzando vie di scorrimento rapido a mare e a monte del centro o attraversa mento della città in sottosuolo. Questo per dare la possibilità alle auto di non attraversare più il centro, ma correre lungo arterie che potrebbero essere, da una parte, l’autostrada e, dall’altra, un potenziamento delle attuali strutture. Ciò significa migliorare tutta la viabilità via mare nell’area delle acciaierie, riordinare lungomare Canepa (quando sarà disponibile) e realizzare alcune ipotesi già previste nel Piano Regolatore, ma anche altre che si stanno proponendo.
E il centro città?
Il centro deve essere riservato a tutti coloro che debbono andarci. Perché questo avvenga, è necessario avere una presenza minima di auto e una buona rete di parcheggi. Oggi, più che mai, va potenziata anche la struttura di parcheggi senza aver timore di prendere decisioni coraggiose, individuando nuove aree intorno al centro e diffondendo anche a Genova quella logica ormai presente in molti paesi europei: il road pricing, vale a dire la possibilità di attraversare zone di particolare pregio dietro il pagamento di un corrispettivo.
In questi scenari, qual’è il ruolo dell’azienda?
A mio avviso, AMT deve tra sformarsi sensibilmente proprio nella politica del traffico. Bisogna abbandonare il concetto di una rete caratterizzata da grandi linee di trasporto che attraversano la città e formano dei convogli di bus nelle vie principali. Occorre invece far transitare il mezzo pubblico in centro senza farlo fermare, avere i capilinea dei bus al di fuori e organizzare un servizio composto da molte linee circolari con un servizio continuo e molto rapido. Il tutto sostenuto dallo sviluppo della metropolitana.
Quali sono, secondo Lei, i problemi più importanti del nostro servizio?
Secondo me, bisogna miglio rare la puntualità del servizio e la frequenza delle corse dei bus. Purtroppo oggi questi due elementi sono molto problematici, anche per le difficoltà legate, alla viabilità e al traffico cittadino. E poi c’è il problema dei capilinea.
A cosa si riferisce?
Occorre ripensare alla filosofia dei capilinea. L’attuale atte stazione in centro è dannosa alla circolazione. Devono essere lasciati nelle zone di interscambio. Chi arriva a Genova dovrebbe avere i parcheggi vicini alle stazioni e poi tante linee circolari che attraversano la città senza portarvi inquinamento e rumore. Tuttavia alcuni miglioramenti sono già visibili.
Può fare qualche esempio?
Intanto, il rinnovo della flotta bus. Vedo poi un’attenzione superiore alle esigenze dell’utenza in materia di informazioni. Ho particolarmente apprezzato il look delle nuove palme lungo le stazioni e i punti di sosta dell’autobus. Riscontro poi una collaborazione molto positiva sia con il nuovo Presidente, uomo di grandissime qualità, ma anche con la Direzione tecnica dell’Azienda. Avverto uno spirito di forte collaborazione, una grande attenzione ai problemi del trasporto.
Secondo Lei, quali altri aspetti dovremmo migliorare?
Fino a qualche tempo fa c’era il problema della sicurezza dei passeggeri sugli autobus. Oggi non se ne sente più par lare. Ci sono delle zone che dovrebbero essere messe sotto controllo, in modo particolare De Ferrari. E poi bisognerebbe far partire - l’avevo suggerito quando ero consigliere comunale - una campagna di educazione a favore degli anziani.
E cioè?
Genova è una città di persone anziane che meriterebbero da parte dei giovani un maggior rispetto. Vedo spesso molti ragazzi che, all’uscita dalle scuole, invadono gli autobus senza il minimo riguardo. Bisognerebbe, senza imporre niente, predisporre una campagna di sensibilizzazione su questo problema.
E poi?
Sempre pensando agli anziani, credo sia importante valutare la possibilità di forme di tra sporto gratuito per le persone ultra-ottantenni. So che questo è un aspetto delicato soprattutto dal punto di vista dei costi. Tuttavia, se questo non fosse possibile, valuterei l’idea di tariffe estremamente ridotte in determinate fasce orarie. Arrivato a Palazzo Tursi si è trovato di fronte alcune iniziative AMT: il filobus, l’asse di Corso Europa, il monitoraggio, il progetto di trasporto per la Val Bisagno, la rimessa a Campi.
Qual’è la sua valutazione in merito?
Il filobus ha l’indubbio vantaggio di essere un sistema di trasporto non inquinante e competitivo rispetto ai bus. Ha invece il grande svantaggio di essere costretto a girare all’interno di una linea rigida ed esteticamente non esaltante. E poi c’è il vincolo che se dovessimo cambiare la linea, tutto diventerebbe più costoso.
E Corso Europa?
L’asse sta dando risultati positivi per il trasporto pubblico, anche se sconta una realizzazione un po’ superficiale. Forse si doveva tenere in maggiore considerazione la possibilità di mantenere due corsie libere e garantire un asse continuo. A parte questo, il beneficio è innegabile. Con l’avvio del sistema di monitoraggio siamo con vinti che avremo risultati ancora migliori.
A che punto siamo con il progetto della Vai Bisagno?
Abbiamo consegnato al Sindaco un provvedimento che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro presieduto dal Presidente AMT e composto da 7 - 8 esperti di fama per esaminare la fattibiità tecnico-economica e anche finanziaria dell’Automatic People Mover, un sistema di trasporto assolutamente innovativo. A noi pare che potrebbe essere la soluzione ideale per la Val Bisagno dal punto di vista dei costi, del numero di persone trasportate, del bassissimo impatto acustico e rumoroso. Si tratta di vedere quali sono i vincoli che il territorio ci porrà. Entro la fine di luglio comunque avremo i risultati di questo lavoro di indagine.
E il progetto della nuova rimessa a Campi?
Di questo problema preferirei parlarne in un secondo momento. Abbiamo di fronte un tema di grande importanza che deve essere affrontato in un’ottica più ampia che coinvolge sia la riorganizzazione delle linee di trasporto gravitanti intorno alla rimessa che la filosofia dei capilinea.

21/04/2007 11:10
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Io non faccio commenti perchè poi passo per quello che vede sempre tutto nero e mugugna in continuazione.

Però questa frase mi piace tanto (a proposito del filobus)

E poi c’è il vincolo che se dovessimo cambiare la linea, tutto diventerebbe più costoso



02/05/2007 18:07
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Ho rivolto a Mergini delle domande abbastanza ficcanti cercando di capire se lui stesso si è rimangiato qualche idea. Le avremo abbastanza a breve...credo che ci sarà da sorridere ancora una volta. Chissà se Margini ha davvero partecipato alla redazione del PUM.
17/06/2007 12:52

Nel Magazine si fa rifererimento, al PUM, e alle sue 300 pagine,
in cui si parla di Metrò a S. Martino, Tram a Samp, C. Europa e Valbisagno, Funicolari, ascensori ed impianti speciali vari, etc.

In una città, che per anni ci abituati ad non avere un piano urbano per la mobilità e dove tutte le decisioni, venivano sempre prese senza una seria programmazione di massima, mi pare che finalmente ci sia una ventata di ossigeno, per lo meno nelle idee..

Sarebbe gratito poter disporre di una copia delle 300 pagine
in modo da potere avere un quadro completo dei vari progetti,
per poterne tra tutti valutarne la fattibilità.

Sperando, come poi spesso accade che il tutto non rimanga come al solito un sogno in un cassetto.
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