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[Progetto] Tram in Val Bisagno

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2019 18:51
11/02/2018 14:12
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Capotreno
Io continuo a credere che la strada giusta sia estendere in superficie la metro, in c. Europa e c. Sardegna.
Poi il filobus a tre casse per le direttrici principali del centro e per la sponda destra del bisagno
14/02/2018 17:01
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Capotreno
Bene ricominciamo a parlare di un argomento che mi intriga da sempre.... Ovvero il tram. Ho avuto una giornata impegnativa a discutere amorevolmente, su Facebook nella pagina di un Tram per la Valbisagno, dove in una pagina che ti aspetti, di leggere le novità sul mezzo preferito, l'argomento era tutto tranne che il tram vero, Poi naturalmente tutte le volte che si parla di tram, come spesso succede dal 1966 ad oggi, ecco rispuntare una proposta del tanto beneamato tram sul Bisagno, che poi naturalmente non è che una monorotaia, un people mover.... una delle tante cazzate acchiappacitrulli e citrulle, per poi non toccare e togliere spazio al solito Dio auto. Poi naturalmente ci sono "signore" che si confrontano democratimente finchè gli si da ragione, ma che quando gli si fa educatamente notare che per capire di trasporti... almeno una volta nella vita questi vanno presi, allora queste ti bannano. Ma poco male... Il problema non è chi banna o no. Si è insediata la nuova Giunta e dopo un'inizio schippettante dove si parlava di metropolitane fino a Busto Arsizio e tram in Vallata come direbbe un mio amico... Si arriva al dunque... Anche questa volta ci sarà guerra ed è una guerra talmente persa.. che quasi quasi do ragione all'ultimo post di Giambo per il filobus di 24 metri, perlomeno sono tutti contenti, le cose rimangono pressoché invariate con le auto in doppia fila ed i filobus perlopiù ancora più lunghi, imbottigliati in coda e magari in termico nove volte su dieci. Ma come la volta precedente dove si sono persi 100 milioni di euro per la metropolitana allo stadio anche questa volta avremmo perso la metropolitana per San Martino in cambio di un filobus in corso Europa e forse un people mover sul Bisagno. Naturalmente non ho la bacchetta magica per dire che è così ma se i presupposti sono questi è un film già visto in passato. Per Giambo rimane inteso che non vedo di buon occhio un 24 metri per come viene posto, in cambio del tram ed addirittura della Metropolitana a san Martino. Mentre vedrei di buon occhio la introduzione sulle strade collinari dei 12. metri e sulle metro-tranvie. avessimo adottato un sistema tipo Metrolink oggi forse avremmo chiuso già la discussione da tempo...
[Modificato da Pinuccio"58 14/02/2018 19:14]
15/02/2018 07:12
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Ho provato a seguire facebook per qualche tempo ma lo ho ben presto abbandonato perché mi procurava mal di stomaco.
Il 90% dei commenti su qualsiasi argomento sono scritti da somari idioti.
Non è possibile discutere con un idiota, ti porta al suo livello e ti batte con l' esperienza...
Qualsiasi argomento tecnico discusso su facebook è partita persa.
Io sono appassionato di astronomia e astronautica, ho provato a seguire pagine sul tema e trovi pieno di idioti che credono a terra piatta, mai stati sulla luna scie chimiche UFO ecc.
Cosa vuoi pretendere che pensino del tram?
15/02/2018 08:13
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A volte mi capita ancora di guardare le notizie su facebook, in questo è utile per tenersi aggiornati selezionando pagine serie. Evito però di leggere i commenti, in questo modo evito anche il mal di stomaco...
15/02/2018 10:47
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Beh comunque Facebook è istruttivo, vedere che a distanza di anni di esperienze positive con le zone pedonali, leggere che senza il transito delle automobili, muore l'economia e chiudono i negozi è divertente, poi leggi che il tram non deve togliere spazio alle auto, quando sono le stesse auto, che si sono tolte da tempo, quel poco spazio che avevano e questo in una città medioevale come Genova, fa capire come purtroppo la mamma degli idioti è sempre incinta. e perchè in Italia, ma soprattutto a Genova non ci sarà mai il tram. Non è la Vincenzi, Doria o Bucci il problema, comincio a pensare che se anche personalmente facessi il sindaco... nel momento in cui nomino la parola tram, spunterebbero i citrulli ed i loro acchiappacitrulli sul Bisagno, sul Polcevara, a largo in mezzo al mare, basta non intralciare il loro giocattolo privato, magari fermo per ore in coda solo per fare cento metri, intralciato da altri con il loro personale giocattolo... ma per loro questo mezzo antiquato, e ferraglia del passato rimarrà sempre l'intralcio.


I [SM=g27998] [SM=x1610006] In the town.
[Modificato da Pinuccio"58 15/02/2018 10:48]
15/02/2018 14:27
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Comunque, sul Secolo di ieri c'è un articolo sulle possibili tre opzioni per la VB.
1) Sponda destra
2) Sponda sinistra
3) Soluzione intermedia: sponda destra fino a Staglieno e poi sinistra con passaggio su De Stefanis-Sardegna-Brignole

A mio avviso questa opzione 3) sarebbe la migliore in quanto consentirebbe di passare sempre in quartieri dalla domanda molto alta, particolarmente nell'area di Quezzi-Marassi.
Tuttavia, anche l'opzione 2) se di più facile realizzazione potrebbe essere un'ottima idea. Sarebbe un po' lontana dai palazzi in sponda destra, ma in fondo si tratta di attraversare il fiume con delle passerelle che potrebbero essere poste in prossimità delle fermate oppure creare dei percorsi bus di quartiere.
Attendiamo ora di vedere quali saranno i dettagli tecnici nel PUMS di prossima presentazione.
15/02/2018 14:43
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Anche per me l'opzione 3.
1) l'ampiezza delle strade come corso Sardegna e corso De Stefanis, offrono meno disagi sia per la cantierizzazione, che per il problema di promiscuità del traffico privato, per corso Sardegna sarebbe l'occasione di un rifacimento del viale alberato lungo tutto il corso, dove al centro verrebbero ospitate le rotaie e di lato alberi alternati a posteggi con il mantenimento delle attuali due corsie per carreggiata., Corso De Stefanis potrebbe avere una corsia centrale inerbita, con fioriere ai lati, con rivalutazione della zona. etc.... via proseguendo Un altro punto di forza è la popolosità dei quartieri attraversati e quindi il bacino di utenza elevato. dato anche dalla possibilità di interscambio con i quartieri collinari, che vedrebbero anche una razionalizzazione, con notevoli risparmi sugli attuali linee di autobus.
15/02/2018 21:17
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Credo due siano le cose importanti da valutare sulla parte bassa del tracciato: la prima e sicuramente più importante è l'interscambio con la metro, che proseguendo verso Martinez-Terralba comunque non rappresenterebbe un problema esattamente come se venisse usata la stazione di Brignole per interscambio, Certo chi utilizza attualmente la metro, sia dalla valpolcevera che dal centro, se dovesse andare in valbisagno non avrebbe nessuna differenza a scendere cambiando mezzo a Brignole piuttosto che a Martinez, cosa diversa invece per chi arriva via treno, che per utilizzare il tram dovrebbe prendere un mezzo per recarsi in corso Sardegna a prendere il tram e credo lo renderebbe un pochino meno appetibile. La seconda cosa, a mio avviso, è l'idea già proposta di allungare la tramvia fino alla zona fiera, dove, facendo interscambio dall'attuale capolinea metro di Brignole si tira semplicemente dritto fino al mare, non so invece come la cosa potrebbe avvenire passando da corso Sardegna in quanto mi sembra che per passare sotto i binari della ferrovia il tram si fermerebbe distante dalle fermate metro di Martinez o di Brignole rovinando un pochino l'interscambio. Certo direte voi, fare 100 metri a piedi non è così terribile, ma credo che se la cosa è progettata e fatta ex novo, dovrebbe considerare un interscambio che sia il più ottimizzato possibile, ed io lo vedrei al meglio con una fermata del tram all'ingresso della stazione metro di Brignole. Stessa cosa direi per i bus delle collinari e per quezzi che troverei idealmente collocati adiacenti alla futura stazione metro di Terralba che speriamo sia dotata di pensiline di collegamento bus metro in modo da non fare bagnare le persone con la pioggia ed anche già dotata di banchine per la ricarica di bus elettrici..
[Modificato da Atvarge 15/02/2018 21:19]
15/02/2018 21:53
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Una cosa che non va dimenticata - e di cui invece nessuno parla - è il coordinamento della progettazione della tramvia (che davvero non so se vedrà mai, visto che ho compiuto 63 anni) con quella dello scolmatore del Bisagno.
Lavoro questo costoso (circa 230 milioni di euro) ma necessario per dormire sonni tranquilli: anche non calcolando la cosa peggiore che sono le vittime, quanti sono i danni di una alluvione?
L'alternativa di ridare al Bisagno il corso originale (da Andrea Podestà a Marta Vincenzi tutti hanno fatto a gara a chi lo stringeva di più) equivarrebbe a radere al suolo mezza città, e questo quanto costerebbe?
Ma se si commettesse l'errore di costruire la tranvia senza tener conto dello scolmatore, o viceversa, sarebbe ancora peggio: un errore che neanche l'eliminazione dei tram di Pertusio e Pedullà fu tanto grave!
15/02/2018 21:54
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C'è un aspetto magari poco piacevole ma è bene tenerne conto, ed è la reazione degli abitanti delle zone interessate di fronte alla cancellazione di parcheggi.
Dite e chissenefrega, ma un politico non ragiona così e anche noi, se vogliamo che il progetto abbia il minor numero di ostacoli alla sua realizzazione, dovremmo tenerne conto.
Inoltre, credo dovremo fare un bagno di sano realismo di fronte alla riqualificazione ambientale che un tram, obiettivamente, dovrebbe portare sacrificandone talvolta un po a beneficio di una maggiore velocità di scorrimento. A Genova gli spazi sono pochi, facciamocene una ragione. E' più importante la riqualificazione di una via o l'evitare i tratti in promiscuità con il traffico privato?
Io ora come ora sarei sponda sinistra, almeno da Ponte Carrega in giù, e poi Cso De Stefanis o via Rino Mandoli, Cso Sardegna e deviazione in piazza Giusti sul ponte Castelfidardo ad intercettare la metro a Sant'Agata. Oppure una fermata Brignole allungata in Pzza Giusti
Aggiungo che se tram sarà, o metro di superficie come la chiameranno, un semplice binario di raccordo in fondo a Cso Sardegna (ricordate quando c'era il treno per le Gavette?) potrebbe consentire di far viaggiare di notte in marcia a vista i veicoli per trasferirli alla nuova officina metro per le grandi manutenzioni, risparmiando un doppione in spazi, uomini ed attrezzature.
15/02/2018 23:05
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Il ragionamento di Ralco, non fa una piega e mi trova assolutamente d'accordo. La soluzione sia per l'innesto in piazza Giusti per portare i mezzi in riparazione nel deposito della metropolitana. farebbe risparmiare di molto l'azienda un'unica officina e stesse maestranze.
Poi sarebbe un ottima soluzione fare passare il tram sul ponte Castelfidardo, come oggi già avviene per le linee 356 ed 82 che inter scambiano con il metrò.
19/02/2018 00:05
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Intervengo solo per segnalare che dopo l'incontro di Bucci e Balleari di venerdì scorso ho avuto conferma che la linea di tram in Valbisagno avrà la priorità sulle altre (vedi C.so Europa), anche se in realtà si chiederà un finanziamento complessivo per tutto il sistema.

Chiaramente c'è un dibattito molto acceso su come e dove dovrà passare questa linea, direi che ci sono 4 correnti di pensiero differenti.

Come detto l'ultima volta, io riporto gli elementi espressi dai due principali referenti in questo campo, se poi hanno avuto il fegato di parlare a vanvera questo va oltre la mia buona fede.

Comunque tra non molto ci saranno degli annunci.
27/02/2018 23:51
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Ciao a tutti.
Come sapete tutti, tra le due opzioni (quella di tutta sinistra non ha alcun senso né tecnico, né urbanistico, né di flussi) inizialmente preferirei l'asse storico lungo Bobbio (Bobbio - incrocio Canevari Monnet in circa 7, 8 minuti) in virtù dei semafori tutti asserviti di fila, in quanto vi sono solo gli incroci pedonali e il tram in questo caso ha sempre la precedenza. I binari sarebbero quindi lato fiume e Canevari riqualificata, per me a doppio senso. Io comunque farei le due sponde, prima l'una e poi l'altra con passaggio attraverso Castelfidardo.

Come sapete non sono contro Sardegna anzi l'esatto opposto, diametralmente in senso opposto in quanto la possibilità di creare un viale alberato a centro strada e i parcheggi attuali spostati lateralmente alla sede tranviaria mi affascina, mi piace moltissimo, su modello dei viali milanesi, vedi linea tram 9 in viale Vittorio Veneto, ex naviglio, linea 10 in viale Lunigiana (un centinaio di metri dietro la stazione centrale), Viale Ungheria e simili.
La possibilità inoltre di poter proseguire la linea lungo Corso Torino, (vecchia linea 16 Pegli - Foce, Via Casaregis) sull'esempio di quanto fatto da Claudio Bellini nello studio GeMobilità 2020 mi affascina ancora di più.

E ora vengo a diverse questioni secondo me molto importanti:
1) Corso De Stefanis;
2) passaggio lungo Via Archimede a doppio senso;
3) proposta, possibile proseguimento della linea verso Quezzi con binario tronco poco dopo Largo Merlo (linea 23 attiva fino al 1957, poi sostituita se non erro dall'attuale 82);
4) passaggio sul ponte Castelfidardo (linee 23, 24 per San Fruttuoso fino al 1957).
Per quanto riguarda Corso De Stefanis, a meno che non si propongano dei sensi unici sulla, cosa che reputo molto difficile se non impossibile in virtù di alcune considerazioni veicolari (spesso basta una corsia o poco più per direzione), se nel pezzo da Parenzo a scendere non vi è alcun problema per la posa delle rotaie a centro strada, togliendo ovviamente il muretto centrale e con la creazione di fermate a salvagente, per la parte più a sud invece, a cominciare da poco dopo Via Del Mirto non puoi mettere le rotaie a centro strada, in quanto le fermate sarebbero troppo strette, tenuto anche conto dello scarico delle attività commerciali. Conclusione, i binari affiancati vanno posati sul lato stadio, in modo da evitare troppe intersezioni sul lato monte, si avrebbero i soli incroci con via Casata Centuriona, probabilmente con l'ingresso lato Distinti dello stadio e con Via Tortosa.

Su Via Archimede come sapete e come ho anche detto nel gruppo tecnico ho moltissime perplessità in virtù di alcuni fattori, tra i quali:
- strada particolare, non per via della strada stretta in se ma per il fatto che non è un asse diretto con Brignole, è secondario;
- se si lasciano tutti i parcheggi sul lato sinistro, difficile toglierli, si creerebbe una strettoia di fronte al distributore, nei pressi dei negozi e della pizzeria Toto e Peppino;
- non vi è spazio sufficiente per poter fare una fermata verso monte;
- presenza della curva all'incrocio con Tolemaide, che comunque fa perdere tempo verso la stazione, tenuto conto che difficilmente tutti i semafori da De Stefanis a Piazza delle Americhe, circa una decina potranno essere preferenziali mentre facendo Castel Fidardo con i semafori asserviti in piazza Giusti e Sant'Agata si ha l'asse diretto.

Per quanto riguarda Quezzi si risparmierebbe (sull'esempio del 23 che andava a Brignole) una rottura di carico certa in piazza Galileo Ferraris e dunque evitando, ipotizzando di avere un tram ogni 6 minuti, di effettuare delle corse navetta da Piazza Ferraris. Il tram andrebbe direttamente a Quezzi Largo Merlo, il cambio di mezzo si avrebbe solamente per quelli diretti a via Daneo, via Pinetti i quali effettuerebbero quindi l'interscambio ferro gomma nei pressi di Largo Merlo. Sarebbe quindi possibile effettuare una sorta di integrazione tra l'ascensore di Via Pinetti e il bus gommato, con corse anche alternate tra i due mezzi e senza sovrapposizioni. Inoltre si incrementerebbe di molto l'utenza, a cominciare da coloro che attualmente usufruiscono del mezzo privato, specialmente scooter che provengono da Quezzi alta e che sarebbero invogliati a usare il nuovo mezzo.

In merito al transito sul ponte Castelfidardo del tram al posto di Archimede, in questo modo si sostituirebbero tutti quelle linee che attualmente passano obbligatoriamente da Brignole (e non possono comunque fare altrimenti visto che c'è la metropolitana, il treno a Sant'Agata). Il grande svantaggio di Archimede, oltre a quelli elencati, è rappresentato dal fatto (sottolineo che il tram passa comunque da Sardegna) che gli utenti, uscendo dal metrò, lato Sant'Agata, vale ovviamente anche in senso contrario, sarebbero costretti a farsi circa un bel pezzo a piedi per andare alle fermate tranviarie, non potendo costituire un interscambio diretto, immediato con la metrò e il treno.

Ritengo dunque che sponda sinistra e sponda destra siano due direttrici, parzialmente diverse, che devono mettersi però in comunicazione, integrarsi attraverso il ponte Castelfidardo e quindi con sant'Agata, il nodo più frequentato giornalmente.


[Modificato da naricemirko 28/02/2018 12:11]
07/02/2019 11:35
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Nulla di nuovo sotto il sole?
Nel 2016, in esito all'ennesimo studio presentato da Comune e AMT su viabilità in Val Bisagno, Associazione Metrogenova scriveva un editoriale dal titolo "Un tram chiamato desiderio... o utopia? " (LINK) dove, al di là dei limiti di tale studio e del colpevole ritardo con cui si riprendeva la tematica a distanza di ben 5 anni dalla conclusione del percorso di partecipazione (pto 1)e si evidenziavano quelle che apparivano le maggiori criticità prevedibili per passare ad una fase di attuazione, qui riassunte:

- Pto 2 L'allargamento della sede stradale: già dal convegno del 2010 e dal percorso partecipato veniva dato per scontato che, nell'ambito degli interventi per mettere in sicurezza idraulica il Bisagno, si sarebbe realizzata un allargamento della sede stradale consentendo la corsia dedicata al mezzo pubblico senza interferenze con scorrimento e sosta dei mezzi privati, salvo poi constatare che la decisione di sbloccare il progetto dello scolmatore rendeva tali interventi non più necessari o, quantomeno nel breve e medio termine. ..Ora, Se ben ricordiamo, il coro unanime di consensi all'operazione tram al convegno del 2010 da parte dei comitati anti-busvia era certamente legato alla scelta del mezzo (un tram appariva più innovativo ed attrattivo dei familiari autobus) ma anche e riteniamo soprattutto al fatto che si dava per scontato che un allargamento della strada avrebbe scongiurato le temute forti limitazioni al traffico privato e, soprattutto, ai parcheggi e alla sosta, anche quella "dei cinque minuti torno subito".
Questo possibile ostacolo si ripropone identico oggi (vedi prime reazioni dei comitati), sia per tramvia che per busvia o filovia: quali saranno le reazioni nel territorio?
L'ex Assessore alla monbilità Farello, in un dibattito in TV, a mia domanda disse che era una questione di coraggio, visto che privilegiare il trasporto pubblico significava penalizzare quello privato con rischio, a Genova, di perdere voti: avrà la giunta Bucci Balleari questo coraggio?

- 3) I finanziamenti:
anche qui non è difficile affermare che le amministrazioni che si sono succedute in questi anni non abbiano certo brillato per risultati. Troppe incerteze e cambi di direzione in corsa ci hnno fatto perdere variie opportunità (filovia VB, metro a Marassi..) e anche adesso sembrano esserci ancora esitazioni e dubbi quantomeno sul mezzo. Ora che il Comune sta avanzando richieste di finanziamento per 650 Mni di Euro senza esporre una scelta congelata sul mezzo (tram forse no, forse filobus, ma poi si vede..) non sembrerebbe strano che qualcuno, a Roma, domandasse: "Amici, avete avuto finanziamenti per la metro, e altri ne chiedete anche ora, poi avete voluto il filobus, anche qui con finanziamenti pubblici, state ipotizzando anche un'alternativa tram, ma ci fate capire qual è per Genova il vettore elettrico su cui puntate?"
[Modificato da ralco 07/02/2019 11:41]
07/02/2019 11:56
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Insomma alla luce di tutto questo e con la tabaccante che ogni volta torna alla carica mi sorge una domanda: ma ha ancora senso arrivare a Prato o Molassana con un mezzo pubblico in asse protetto? Il tram no, il filobus no, una busvia... nemmeno. ci manca solo che i suoi seguaci tirino fuori la solita monorotaia e siamo di nuovo al punto di partenza.Ma BASTA! Sembra di giocare al Monopoli dove tutte le volte ripassiamo dal via, facciamo il tram dalle Gavette verso il centro e che la parte alta della Valbisagno si arrangi. La parte alta avrà il suo autobus fermo in coda da intersambiare alle Gavette, ma il resto della città finalmente potrà avere un trasporto pubblico a livello europeo di qualità.
Scusate il francesismo ma a questo punto sono cazzi loro.
[Modificato da Pinuccio"58 07/02/2019 11:58]
07/02/2019 14:21
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Veramente si legge in giro che il comune avrebbe deciso per filobus e non tram o busvia.. di fatto optando per un autobus con aste di captazione che girerà al 90 per cento in termico.. eppure Bucci è stato eletto anche contando sull'estensione metro (che per fortuna ci sarà anche se non ancora fino al principale ospedale cittadino) ed addirittura due tramvie che però non ci sono più.. ed il filobus ci porterà purtroppo in una condizione praticamente migliorata di poco ma sempre in termico che per decenni bloccherà cambiamenti di vettore.. e la scelta e' stata fatta a cavallo della pubblicazione di studi dove si dimostra che le micropolveri vengono anche generate dallo sfregamento delle ruote di gomma sull'asfalto..
07/02/2019 15:07
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I nuovi filobus usano batterie al litio per la marcia autonoma, non motore termico.
07/02/2019 16:12
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Comunque il problema fondamentale non è tanto dovuto al fatto, della alimentazione del motore o delle batterie. Ma tanto nella scelta del mezzo che sulle linee di forza, a livello di confort, capienza e soprattutto riqualificazione urbana risulta il migliore in assoluto il tram. Il filobus sulla mobilità urbana non porterebbe nessun valore aggiunto rispetto alle busvie esistenti, spesso fatte ad orari, con zone blu e azzurre, o spesso ingombrate dalle "brevi" soste; inoltre c'è da aggiungere che già adesso c'è la possibilità di usare autobus ibridi e smartbus, che possono essere utilizzati senza il bisogno di reti aeree, che spesso e volentieri vediamo impraticabili .
07/02/2019 20:01
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No, autobus elettrici da 18 metri non ce ne sono in commercio. Il filobus oggi offre la possibilità di avere mezzi da 18 e 24 metri con possibilità di marcia autonoma grazie a batterie e supercaps, stessa cosa vale per i tram.
Anche io preferirei i tram, ma tutto questo astio per il filobus proprio non lo capisco.
Notare che io NON sono un estimatore di questa giunta, anzi...
07/02/2019 21:33
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Beh Giambo, nessuno dice che il filobus sia peggiorativo, quello che si obietta è il fatto che dove è stato reintrodotto il tram, alcune zone sono state riqualificate ed il numero dei passeggeri del trasporto pubblico è aumentato, forse questo accadrà anche con il filobus, ma la promiscuità' dello stesso con le auto, l'esperienza non troppo positiva della filovia attualmente esercitata in città e lo stesso studio citato sulle micro polveri provenienti anche dalle ruote di gomma non lasciano sperare in futuro più verde né tanto meno di una notevole diminuzione del traffico veicolare privato. Certo le nevicate da noi sono rare, ma avere alcune direttrici su ferro (tram e metro)se con buona manutenzione svolgono il loro compito egregiamente e ci si può concentrare su linee secondarie. Senza contare il fato che attirando nuovi utenti del trasporto pubblico si crea un circolo virtuoso che potrebbe portare a creare altre tramvie. Certo di sicuro il filobus non peggiorerà la situazione che se mai verrà comunque migliorata con l'estensione della metro che credo comunque avrà un salto di qualità. Ci si domanda solo come mai promesse di tram in campagna elettorale.. filobus nella realtà.. Poi per il male che voglio alla città spero che il filobus raddoppi l'utenza.
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