Parole di fede

hai ragione Beny, alle volte alcuni sacerdoti non sanno entusiasmare a Gesù. Forse perchè anche loro hanno perso quel fervore necessario che avevano appena consacrati, ce ne sono molti però, e sono i più, che sentono viva la loro missione e riescono a coinvolgere, trascinare e illuminare molte persone.
credo che siamo noi a dover cercare quelli che sono più consoni alla nostra spiritualità o comunque possiamo ampliare la conoscenza di Gesù attraverso la lettura delle Scritture o della vita dei Santi!
Questi danno testimonianza con la loro vita che la strada per la santità è accessibile a tutti purchè si voglia!!
Ti assicuro che si rimane stupiti nel constatare come hanno saputo far violenza a se stessi per vincere la loro umanità e raggiungere così tutte le virtù!

una citazione tratta dai Sermoni di San Antonio di Padova

non potrai portare
i pesi degli altri,
se prima non avrai
deposto i tuoi:

Scaricati dunque
del tuo egoismo,
allora potrai
aiutare gli altri".

le preghiere sono necessarie per poter crescere nell'amore di Dio e non perdere la gioia e la forza per fare il bene.

"Fa in modo di recitarle con lo stesso amore con cui l'innamorato parla per la prima volta, e come se fosse l'ultima occasione in cui potessi rivolgerti a Dio"

san J.Escrivà

Quanta saggezza in queste semplici parole che ci giungono da lontano...Stupenda l'immagine di Dio,Padre che ama ed offre protezione ai Suoi figli.Penso che l'auspicio espresso in queste righe sia che i figli possano scegliere di percorrere un cammino terreno nella percezione della luce di Dio.Le lievi piogge potrebbero venire lette come le prove della vita,che ci possono donare una forza rigeneratrice rendendo ancora più bella la nostra anima,cosi'come la natura irlandese regala dei colori più belli ed intensi dopo una benefica pioggia ristoratrice.

Che belli questi "motti" religiosi, così carichi di significato e..di energia vitale! Ci insegnano che ogni affanno ed avversità che caratterizza la precarietà dell'esistenza non van visti esclusivamente in chiave negativa, ma ci devono al contrario stimolare a reagire, lottare, risollevarci e lottare per la verità, la giustizia e l'amore... Dovremmo meditare maggiormente sulla vita e sul suo significato: in tal modo la nostra esistenza assumerebbe sfumature nuove....
Beny

quanto ci accade nella vita Benny va letto nel suo significato che talvolta sfugge alla nostra comprensione perchè solo Dio sa cosa è meglio per noi. L'importante è avere la certezza che se Dio vuole o permette le prove lo fa solo per il nostro bene anche se umanamente alle volte è difficile comprenderlo.

« Niente ti turbi niente ti spaventi.
Tutto passa Dio non cambia.
La pazienza ottiene tutto.
Chi ha Dio non manca di nulla.
Dio solo basta. »

(Santa Teresa di Gesù, Poesía, 9)

Tu mi conduci come la mano di una madre,
se tu mi lasciassi, non saprei più muovere un passo.
Tu sei lo spazio: racchiudi e custodisci il mio essere.
Abbandonato da te affonderebbe nell’abisso del nulla,
da cui tu l’hai tratto alla luce.
Tu più vicino a me di me stessa,
più intimo del mio stesso intimo…"

Poesia del 24 maggio 1942 di Edith Stein, ebrea, filosofa;
poi cristiana, insegnante di filosofia e pedagogia;
in seguito monaca col nome di Teresa Benedetta della Croce;
infine martire ad Auschwitz nell'agosto 1942

Bellissima citazione Conny! Molto interessante il personaggio di Edith Stein

IL CASTELLO INTERIORE

"Un giorno, stando in meditazione,
mi venne in mente, come un’intuizione,
di pensare e considerare la nostra anima come un castello,
un castello interiore fatto di un solo diamante o di un tesissimo cristallo, nel quale vi sono molte stanze o mansioni.
Al centro, in mezzo a tutte, nel punto più interno e segreto,
c’è la stanza principale, quella dove sta il re del castello: Dio stesso.

Ah, no!, Non c’è nulla che possa paragonarsi alla grande bellezza di un’anima!
Tuttavia, purtroppo molte anime, a volte senza loro colpa,
stanno soltanto nei dintorni di questo castello interiore,
senza curarsi di entrare dentro… di sé…
e senza sapere cosa si racchiuda in quella splendida stanza interiore,
né Chi la abita!

Che confusione non potere conoscere chi siamo!
Non sarebbe grande ignoranza se uno, interrogato per strada su chi sia,
non sapesse rispondere, né dare indicazioni di suo padre, di sua madre,
né del suo paese di origine?

Se ciò è indizio di grande “ottusità”, assai più grande è la nostra,
se non procuriamo di sapere chi siamo,
per fermarci solo ai nostri corpi…

Sì, sappiamo di avere un’anima, perché l’abbiamo sentito
e forse perché ce lo insegna la fede, ma così…all’ingrosso…
Dobbiamo darci da fare per entrare dentro a questo castello,
per scoprire chi siamo veramente…

E per quanto io ne capisca, vi dico che la porta per entrare
in questo castello interiore è l’orazione,
cioè la preghiera o meditazione silenziosa…"

S. Teresa di Gesù (d’Avila), Il Castello interiore

LA COSA CHE PIU' MI COMMUOVE DI GESU' E' LA SUA BONTA', COME SA PRENDERSI CURA DI OGNUNO DI NOI COME FOSSIMO L'UNICA PERSONA AL MONDO !

Bellissima la citazione sul Castello Interiore. Ancora una volta sono le cose semplici che colpiscono di più

Ama la vita

Ama la vita così com'è
Amala pienamente,senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.

Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.

Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.

Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.

Non vivere mai senza vita!

Madre Teresa di Calcutta

[Modificato da Conny1810 27/11/2008 17:35]

La persona di Gesù, il Suo amore, la Sua sofferenza, la Sua intercessione, compassione, pienezza e fedeltà: questi sono gli argomenti che ci deliziano e che ci lasciano poco spazio per parlare di noi stessi.

(John Newton)

Riporto in questa sezione lo scritto che Doncsi ha posto nella sezione dedicata ad Edith Stein perchè come sottolinea Doncsi, è particolarmente commovente!


A testimonianza del cammino spirituale di Edith Stein,vorrei proporre un suo scritto particolarmente commovente.


NOTTE SANTA
24 dicembre 1936

Mio Signore Dio,
tu mi hai tracciato una strada
lunga e oscura,
sassosa e dura.
Spesso le mie forze
mi vogliono venir meno,
quasi non speravo più
che la luce splendesse.
Tuttavia quando il mio cuore impietri'
nel più profondo dolore,
ecco sorse per me una chiara,
dolce stella.
Mi condusse fedelmente-io la seguii,
dapprima esitante,
poi sempre più sicura.
Cosi' mi trovai infine
alla porta della chiesa.
Si apri'-io chiesi di entrare.
Sulla bocca del tuo sacerdote
mi salutò la benedizione.
Nell'intimo si allinea
una stella dopo l'altra.
Rosse stelle di sangue
mi indicano la strada verso di te.
Esse attendono la tua Notte Santa,
davvero la tua bontà
me le fa splendere
sulla strada verso di te.

Esse mi conducono avanti.
Il segreto che io dovetti nascondere
nel profondo del cuore
lo posso ora annunciare a voce alta:
Io credo-io professo!
Il sacerdote sui gradini
mi conduce all'altare:
io chino la fronte-L'acqua santa
mi scorre sul capo.
E' possibile, Signore,
che sia nuovamente generato
chi ha già oltrepassato
la metà della vita?
Tu lo hai detto,e per me fu realtà.
Una lunga vita grave
di colpa e sofferenza mi lasciò.

Sinceramente ricevo il bianco mantello
che essi mi pongono sulle spalle,
luminosa immagine della purezza!
Io tengo in mano la candela.
La sua fiamma annuncia
che in me arde la tua vita santa.
Il mio cuore è ora diventato
una mangiatoia
Che attende il tuo.
Non a lungo.
Maria,madre tua e anche mia,
mi ha dato il suo nome.
A mezzanotte mi pone nel cuore
il suo bimbo appena nato.
Oh,nessun cuore d'uomo
può comprendere
ciò che tu prepari a loro
che ti amano.
Ora ti possiedo e non ti lascio mai più.
Dovunque vada la strada della mia vita
tu sei accanto a me:
nulla mi può mai separare
dal tuo amore.


S.Teresa Benedetta della Croce
Edith Stein

Una riflessione di Edith Stein sul significato della domenica:


"La domenica
dovrebbe essere
una porta spalancata
per far entrare
la vita eterna
nel quotidiano
e trasmettere le forze
per il lavoro
di tutta la settimana."

(Santa Teresa Benedetta della Croce - Edith Stein)


Siamo sempre di corsa,una corsa a volte frenetica,spesso anche alla domenica!
Forse queste parole di Edith Stein dovrebbero farci meditare un pò...

davvero Doncsi questa riflessione di Edith Stein sembra scritta per i nostri giorni!!!La domenica è diventata per molti un giorno qualunque e ha perso il suo significato di giorno da dedicare a Dio. Questo significa che bisognerebbe trovare del tempo per pensare al Signore, per lodarlo,per ringraziarlo e per parlare con Lui in confidenza, cosa molto difficile durante la settimana in quanto il lavoro , i figli e tutti i vari impegni spesso lo impediscono.
La domenica dovrebbe essere anche il giorno in cui si dà spazio alla cura delle relazioni interpersonali e in cui si possono assaporare i momenti sereni del vivere insieme in famiglia e con gli altri.

Quando un povero ...


Quando un povero muore di fame,
non è perchè Dio si sia dimenticato di lui.
Accade perchè nè io nè voi,
ci siamo preoccupati di offrirgli ciò di cui aveva bisogno.
Ci siamo rifiutati di agire
come strumenti di amore nelle mani di Dio,
per offrire al povero,
uomo o donna che sia, un pezzo di pane,
per procurargli una veste con cui ripararsi da freddo.
Questo accade perchè non abbiamo riconosciuto Cristo
quando, ancora una volta, si è mostrato
sotto le sembianze del dolore
nel corpo di un fratello intirizzio dal freddo,
morente di fame,
quando si è rivolto a noi come un essere solo,
come un bambino perduto
alla ricerca di un luogo in cui ripararsi.

Madre Teresa di Calcutta