24/05/2008 14:15 |
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La poesia è sicuramente una delle forme di espressione più belle, che sanno dare un peso immensamente grande e meraviglioso al suono delle parole.
Già a marzo avevamo parlato del poeta Eros Olivotto in occasione della festa della mamma. In questa discussione si parlerà fondamentalmente di poesia e in particolare di questo bravissimo poeta!
PICCOLA STANZA
Quando mi chiederai una poesia,
nella piccola stanza dove noi
leggiamo, a volte per ore, senza
parlare, e sembra chiaro e vicino
il cielo, con tono sommesso dirò
dei versi. E la mia voce, sorta
dal silenzio, ti scenderà nel cuore.
erosolivotto.it[Modificato da worry 12/09/2009 15:14] |
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26/05/2008 23:42 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.248 | Moderatore | |
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Leggendo questa bella poesia di Eros Olivotto mi ha colpito in modo particolare come due anime riescano ad avvicinarsi,complice il silenzio della lettura,nell'intimo ambiente che le circonda.
Hai scelto bene,Sofi,e'una poesia che può destare nel lettore delle emozioni molto piacevoli ed intense.
Grazie Sofi
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01/06/2008 19:49 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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inserisco questa bellissima poesia di Margaret Fishback Power !
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
per ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c'era solo un'orma….
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?"
Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta il tuo cammino
e che non ti avrei lasciato solo
neppure un attimo,
e non ti ho lasciato….
I giorni in cui tu hai visto solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
[Modificato da worry 25/06/2008 13:33] |
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01/06/2008 20:09 |
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03/06/2008 22:13 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.248 | Moderatore | |
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Grazie Conny, e' bellissima la poesia che hai scelto!
Gli ultimi versi sono veramente commoventi! |
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04/06/2008 14:19 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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16/06/2008 12:57 |
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Questa è una poesia di Emily Dickinson, una delle mie poetesse preferite
Mi incanta il mormorio di un'ape -
qualcuno mi chiede perchè -
piu' facile è morire che rispondere.
Il rosso sopra il colle annulla la mia volontà -
se qualcuno sogghigna stia attento
- perchè Dio è qui - questo è tutto.
La luce del mattino mi eleva di grado -
se qualcuno mi chiede come -
risponda l'artista che mi tratteggiò così.
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18/06/2008 08:54 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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19/06/2008 10:40 |
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Bellissima anche questa Conny! La Dickinson mi piace davvero tantissimo!!! |
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20/06/2008 19:32 |
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Ascolta
Dio, ascolta.
Conoscemmo i giorni,
le notti,
lo splendore e la forza,
gli uomini.
Abitammo il tempo,
la terra,
il dolore e il silenzio,
che fuggimmo,
che tememmo.
Erigemmo mura,
città,
fragili torri che mai
sfiorarono il cielo.
Questo cielo lontano,
dove vagano nubi d'argento,
tese come vele.
Tu che un alito divino
infondesti nell'argilla
e a noi venisti,
ascolta.
Indicasti gli ultimi,
stanchi tacemmo.
Scegliesti fame
e freddo.
Dimenticammo.
Scorgesti amore
nel cuore dell'uomo,
verità nel cuore dei fanciulli.
Ci limitammo alla ragione,
ci illudemmo.
Fuggimmo, Padre,
dai servi,
dai fuochi delle fiaccole,
scegliemmo l'ombra,
ci allontanammo.
Ebbri vivemmo,
errando sulla terra,
perduti
nella pienezza del cammino.
Ma tu,
Padre,
attizzasti nuovi fuochi,
abbellisti la tua casa.
Poi sedesti
sorridente sulla soglia
e sempre siedi.
Ad aspettare.
Eros Olivotto
Commento dell'autore:
La poesia è una forma di preghiera. Rivolgersi a Dio, dà la possibilità di tornare ad essere ciò che si è; una parte di questa immensa cosa che si chiama vita. Una piccola parte, certo, ma così unica da risultare irripetibile.
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20/06/2008 20:06 |
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Questa poesia è davvero molto bella. Quello che più mi piace è l'ambientazione un pò surreale, come se chi scrive venisse da un'altra era...ma le sensazioni e le immagini che ne dirivano sono vere e attuali. Penso che siano poche le poesie che riescono davvero a suscitare delle emozioni nelle persone...questa, per me, è una di quelle.
Complimenti davvero! |
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20/06/2008 20:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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21/06/2008 12:23 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.248 | Moderatore | |
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Mi è piaciuta molto questa poesia,grazie BOUBI.
E' vero,come dice Sofi, è un pò surreale, evocativa di ancestrali emozioni.
Mi piace l'idea di Dio,padre buono,seduto sulla soglia ad attenderci,nonostante il nostro fuggire...
Rimanda,secondo la mia interpretazione,alla figura del Padre magnanimo nella parabola del figliol prodigo,il quale accolse con un gioioso banchetto il figlio ritornato a casa,dopo la sua fuga dal mondo del Padre, dal mondo di Dio. |
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26/06/2008 15:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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Conny1810, 01/06/2008 19.49:
inserisco questa bellissima poesia di Margaret Fishback Power !
Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
per ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c'era solo un'orma….
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora:
"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?"
Ed il Signore rispose:
"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta il tuo cammino
e che non ti avrei lasciato solo
neppure un attimo,
e non ti ho lasciato….
I giorni in cui tu hai visto solo un'orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
in questo video c'è il testo originale
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26/07/2008 09:31 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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A CARLO
Tu, Carlo,
eri ancora soltanro un ragazzo,
quando
i Messaggeri del Cielo
ti facevano da Maestri,
con intelletto di luce,
destinato com'eri
alla precocità del Cielo.
Forse parlavi con gli Angeli
quando leggevi
quei libri difficili,
scritti soltanto
per gli studiosi dell'università.
Non aveva segreti per te
nemmeno il computer, e il mondo
misterioso
della informatica
ti apriva subito
i labirinti del Sapere.
Nei tuoi
giovani anni,
con la tua limpida trasparenza
e con la tua simpatia hai saputo
trasmetterci la gioia del Cielo.
Tu, Carlo,
nei tuoi giovani anni
innocenti,
hai saputo donarci
nella trasparenza limpida
del tuo esistere
quaggiù
l'ineffabile gioia del Cielo.
Sui banchi di scuola
intrecciavi
amicizie e parlavi
con Lui, invisibile Amico,
quando aiutavi, spiegavi,
e sedavi i contrasti.
Tu, Carlo, sorridi nell'infinita dimora
dove vivi felice e beato,
al di là del tempo
e di questo angusto spazio
dove ancora geme
e prega chi ti ha tanto
amato.
Giuseppina Sciascia
Questa bellissima poesia è stata scritta a ricordo di Carlo Acutis, un givane di Milano che è venuto a mancare all'età di 15 anni per una leucemia fulminante nell'ottobre 2006. Nella sua breve ma intensa vita, vissuta in maniera cristiana, ha testimoniato il suo immenso amore per Gesù e per Maria e ha saputo eroicamente donarla assieme alla sua sofferenza, per il Papa e per la Chiesa. [Modificato da Conny1810 26/07/2008 09:33] |
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18/08/2008 15:01 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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Bella è la vita
quando effondi amore
perché libero scorra
e dilagando colmi
ogni creatura.
Dove l’eterno è spazio
tutti sono in Uno.
Se il cuore mutasse
il senso del suo andareùe immaginando il bello
esaurisse l'affanno,
per raggiungerTi,
anche senz'ali
potremmo volare.
Prima che scemi
l'ultima luce,
prima che il sonno
colmi le ore
nel silenzio cercami.
Vieni a raccogliere il mio amore
che appartiene a Te.
Non ti fermare:
segui il filo
appeso al nulla,
labile traccia
ardua e sapiente,
verso l'Eterno.
Queste poesie sono state scritte da Marcella Tassinari Franchi che le ha definite una carezza alla vita e alle persone, un dolce e fiducioso abbandono a Dio, un percorrere la vicenda umana con passo leggero misurato su orizzonti aperti alla speranza e all'amore...!
Marcella Tassinari Franchi presenterà nella Biblioteca comunale di sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), venerd' 3 aprile 2009, la sua raccolta di poesie "Laudi" .
Questa raccolta è uscita presso l'editore Perosini di Verona con una nota di Margherita Pieracci Harwell.
Marcella Tassinari Franchi vive a Brescia con il marito, circondata dai figli e nipoti. Ha pubblicato le raccolte di poesie "Arriverà come vento" (Edizioni Antiche Mura, Brescia 1994) e "Dove?" (con una nota di Angelo Marchese, Edizioni Antiche Mura, Brescia 1997)”.
Il poeta Eros Olivotto ci ha permesso di inserire alcune tra le sue poesie più belle e gentilmente ha voluto farci sapere di questa serata a cui sono invitati tutti coloro che amano la poesia di qualità, quella che riesce a far nascere nel cuore le emozioni più belle!!
[Modificato da Conny1810 30/03/2009 22:10] |
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28/11/2008 21:37 |
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Questa poesia è molto triste, ma descrive in modo commovente la sensazione di vuoto che si prova quando muore qualcuno a noi caro. Non è uno dei miei argomenti preferiti, ma trovo questa poesia meravigliosa...
Blues in memoria
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lei E' Morta.
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lei era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l' amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.
(Auden W.H.)
[Modificato da worry 28/11/2008 21:39] |
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09/12/2008 13:40 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.248 | Moderatore | |
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BORIS PASTERNAK(1890-1960),conosciuto come autore del romanzo"IL DOTTOR ZIVAGO",fu anche grande poeta.
Certamente la sua poesia non fu benvista dalle autorità.Tutta la sua opera fu, infatti,causa di persecuzioni intellettuali.
Pasternak scrisse anche una bellissima poesia natalizia,molto commovente,in cui vi è una trasposizione di Betlemme nel suggestivo paesaggio russo...
LA STELLA DI NATALE
Era pieno inverno.
Soffiava il vento della steppa.
E aveva freddo il neonato nella grotta
sul pendio della collina.
L'alito del bue lo riscaldava.
Animali domestici
stavano nella grotta,
sulla culla vagava un tiepido vapore.
Scossi dalle pelli le paglie del giaciglio
e i grani di miglio,
dalle rupi guardavano
assonnati i pastori gli spazi della mezzanotte.
Lontano,la pianura sotto la neve,e il cimitero
e recinti e pietre tombali
e stanghe di carri confitte nella neve,
e sul cimitero il cielo tutto stellato.
E li'accanto,mai vista sino allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
traluceva una stella sulla strada di Betlemme.
(...)
Lui dormiva,splendente,in una mangiatoia di
quercia,
come un raggio di luna dentro un albero cavo.
Invece di calde pelli di pecora,
le labbra d'un asino e le nari d'un bue.
I Magi,nell'ombra,in quel buio di stalla
sussurravano,trovando a stento le parole.
A un tratto qualcuno,nell'oscurità,
con una mano scostò un poco a sinistra
della mangiatoia uno dei tre Magi;
e quello si voltò:dalla soglia,come in visita,
alla Vergine guardava la stella di Natale.
Boris Pasternak
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09/12/2008 13:52 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.683 | Amministratore | |
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veramente bello il testo ed è commovente davvero!! lascia trasparire il sentimento di amore che il poeta provava quando l'ha composta .
Boris Pasternak fu una persona molto coraggiosa perchè nonostante avesse sempre cercato di essere leale con il regime non nascose mai le atrocità commesse e prese parte alla rivoluzione russa. Prese posizione contro le terribili condizioni dei contadini e intercesse presso Bucharin per salvare Osip Mandel'stam che aveva scritto un'ode contro Stalin, mantenne contatti con esuli e internati.
Nel 1958 fu costretto dal regime a rinunciare al nobel che gli occidentali gli avevano assegnato per le sue importanti conquiste nella poesia lirica contemporanea e nel campo della tradizione epica della grande Russia.
Visse gli ultimi anni rigidamente controllato dal regime. E nel 1960 morì a Peredelkino [Mosca].
[Modificato da Conny1810 09/12/2008 14:08] |
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09/12/2008 15:50 |
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Conny1810, 09/12/2008 13.52:
veramente bello il testo ed è commovente davvero!! lascia trasparire il sentimento di amore che il poeta provava quando l'ha composta .
Boris Pasternak fu una persona molto coraggiosa perchè nonostante avesse sempre cercato di essere leale con il regime non nascose mai le atrocità commesse e prese parte alla rivoluzione russa. Prese posizione contro le terribili condizioni dei contadini e intercesse presso Bucharin per salvare Osip Mandel'stam che aveva scritto un'ode contro Stalin, mantenne contatti con esuli e internati.
Nel 1958 fu costretto dal regime a rinunciare al nobel che gli occidentali gli avevano assegnato per le sue importanti conquiste nella poesia lirica contemporanea e nel campo della tradizione epica della grande Russia.
Visse gli ultimi anni rigidamente controllato dal regime. E nel 1960 morì a Peredelkino [Mosca].
Grazie conny per le preziose informazioni...non sapevo che Pasternak avesse avuto una vita così difficile e all'insegna della lotta anticomunista, anche se nascosta.
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