Cara Eva non soffermarti su questo pensiero che non viene da Dio! E' umano quando si soffre essere più insofferenti e cercare di alleviare il dolore. Il tuo comportamento è stato sicuramente causato da stanchezza sia fisica che morale. Non è facile vivere accanto ad una persona ammalata tanto più se la malattia è grave e lascia poche speranze. Perchè non ripensi a tutte le delicatezze che hai avuto verso tuo marito fino all'ultimo momento della sua vita. Tutte le attenzioni e l'amore con cui lo hai accudito e consolato e sorretto? E perchè non pensi a quanto sei stata forte e coraggiosa mentre cercando di non far scorgere la tua disperazione nascondevi il tuo timore e le paure per un futuro che temevi, per non rattristarlo e per fargli forza? Non pensare troppo a una tua debolezza tutta umana e comprensibile caccia via subito dalla tua mente il pensiero non appena si presenta, non soffermarti su di esso e svia la mente! Gesù non guarda le debolezze, non ne tiene propio conto, Lui considera e premia l'amore con il quale agiamo e tu hai dimostrato da quanto racconti che hai saputo donarne molto. un abbraccio
[Modificato da Conny1810 20/04/2009 11:25]