Tuo marito ti ha amata per come sei, non confondere il carattere con la cattiveria che è un'altra cosa.
Conosco persone che sembrano buonissime, sempre educate, controllate e sembrano, a parole, molto caritatevoli ma in realtà pensano solo a se stesse e se possono calpestano gli altri. Non perdono mai il controllo. Credo che sia normale provare stanchezza quando si vive una dura prova come la tua e poi ricorda che noi non siamo perfetti.
Pensa che ho letto che Gesù ama le nostre miserie, se le offriamo le trasforma in grazie da donare a chi ha bisogno. Invece di roderti il cuore accetta i tuoi limiti, donali a Gesù, lui ti ama moltissimo così come sei. Fra qualche mese sarai volontaria in qualche ospedale e lì potrai donare tutto l'amore e le attenzioni
che credi di non aver dato a tuo marito. Io però Eva, sono certa che tu sia stata un'ottimo sostegno per lui, i sensi di colpa che hai sono tentazioni che non devi assolutamente ascoltare e poi credimi, ognuno di noi potrebbe fare di più ma questo si capisce quando le forze ritornano e ci si dimentica la stanchezza che era il nostro limite. Sta tranquilla i sensi di colpa li provano tutte le persone che perdono un loro caro, è normale che sia così. Padre Livio di Radio Maria un giorno disse che invece di soffrire perchè ci si rende conto di qualche mancanza verso un nostro caro defunto, si potrebbe rimediare col pregare e assistere a qualche messa in suffragio!
Non essere triste per pensieri che non vengono da Dio! [Modificato da Conny1810 21/04/2009 08:43]