friends, instagram, logo, media, pictures, social icon    account, logo, photos, pictures, pinterest, website icon   
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

La malattia è un dono di Dio?

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2009 15:57
22/05/2009 10:19
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.683
Amministratore
Una cara signora qualche giorno fa mi ha confidato di sentirsi inutile perchè affetta da una malattia invalidante, pensa di non avere più valore, di non essere di aiuto agli altri come invece avrebbe voluto. La sua vita le sembra sprecata anzi, crede di essere di peso alla famiglia e così, oltre alla sofferenza fisica si unisce quella morale. Come fare a spiegare che invece, nonostante tutto, la malattia è un dono di Dio? come fare per non "offendere" la sensibilità di chi sta vivendo momenti di sofferenza e a cui si deve tanto rispetto e comprensione? Come dire a chi è attanagliato dal dolore che quello che sta vivendo è un dono prezioso donato da Dio?


Dire che la malattia è un dono di Dio sembra un paradosso. E’ vero, umanamente parlando la sofferenza è una situazione che spaventa .

Umanamente è difficile capire, perché la sofferenza “parla” un linguaggio spirituale ed è con la nostra parte spirituale che va interpretata. Se si riesce a capire il perché avviene la malattia, perché Dio la permette, allora si può riuscire ad accettarla facendo prevalere le ragioni dello spirito su quelle della carne.

E’ una lotta dura ma che, con le armi della fede e della preghiera, verrà vinta con certezza.

E’ lo spirito infatti, che, reso forte dalla fede e dalla preghiera costante, riesce a “vedere” nella sofferenza data dalla malattia, il disegno di Dio su ognuno di noi, che è un disegno di bontà e per il nostro bene, Dio desidera portarci tutti in Cielo!

Ed è lo spirito che vince la nostra parte umana facendo sì che si riesca ad accettare qualsiasi tipo di malattia e a sopportarla con pazienza.



Non bisogna mai perdere di vista il fine ultimo della vita che è quello di riuscire a conquistarci un posto in Cielo dove ci attende un’eternità di gioia e dove tutte le sofferenze della vita saranno dimenticate. A Dio questo sta a cuore, riuscire a salvarci!

Quando la nostra parte spirituale ha il sopravvento su quella umana, si riesce a capire il valore della malattia , si riesce a conviverci dando ancora un senso all’esistenza.


La preghiera è fondamentale perché è il nutrimento dello Spirito, dà l’energia che occorre per lottare e vincere.

"Ho imparato dalla malattia molto di ciò che la vita non sarebbe stata in grado di insegnarmi in nessun altro modo"

(Goethe)


Ma cosa succede quando ci comunicano che una malattia ci ha colpito?


Inizialmente le reazioni possono essere molteplici, c'è chi si dispera, chi inveisce contro Dio e contro il mondo crudele e ingiusto e c'è anche chi con rassegnazione accetta la realtà e si sforza di trovare una soluzione. Improvvisamente ci si ricorda di Dio e che solo Lui ci può veramente aiutare.

Molti sono i luoghi di culto dove pellegrini di tutto il mondo si recano per chiedere la grazia della guarigione, la preghiera diventa la forza motrice che alimenta la speranza. Ma cosa succede se vediamo che la grazia che abbiamo chiesto non si ottiene?

La delusione può essere grande e la preghiera può essere considerata una perdita di tempo. Ma fortunatamente non è così.

La preghiera se fatta con fede, cioè con la certezza che Dio a modo suo verrà in aiuto, produrrà molti frutti compreso quello di rafforzare la fede. Attraverso la preghiera apriremo gli occhi e Gesù ci farà comprendere un po’ alla volta, i motivi per cui non ci ha esauditi o ci ha esauditi a modo suo.

Immersi nella realtà della malattia con l'inevitabile sofferenza, si impara ad avere un certo distacco da tutto quanto non è realmente importante, e per questo si comincia a dare ascolto alle esigenze dello spirito che reso forte dalla preghiera , vincerà tutte le paure umane.

La malattia vista dal lato spirituale è un dono perché aiuta il distacco dai pensieri del passato , del presente e del futuro e, anche se talvolta non si ottiene la guarigione, si avverte comunque una grande pace interiore, si riesce a comprendere i propri limiti e ad accrescere nell'umiltà che farà aprire gli occhi smascherando le illusioni di onnipotenza.

Improvvisamente potrà nascere la necessità di avere vicino qualcuno che ci ami che ci coccoli e riempia la solitudine interiore nella quale si è precipitati capendo la nostra sofferenza fisica e morale.

Guardando al Cielo con costante supplica, Gesù verrà ad aiutarci e anche se non concederà la guarigione, ci darà comunque tutta la forza necessaria per sopportare qualsiasi sofferenza e noi potremo sperimentare tutte le dolcezze spirituali che solo Lui può dare .
[Modificato da Conny1810 23/05/2009 09:41]
22/05/2009 14:57
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.248
Moderatore
Grazie Conny per questa discussione che mi sta particolarmente a cuore!
Condivido pienamente quanto hai scritto: la malattia può farci crescere umanamente e spiritualmente,ci può dare una forza che non avremmo mai pensato di avere,nella consapevolezza che Gesù non ci lascia mai soli. Non abbiamo già detto che Gesù cammina accanto a noi e nei momenti più difficili ci prende nelle sue braccia?
E poi spesso la malattia ci dà la possibilità di conoscere tante persone splendide e di capire che un filo unisce tutti gli esseri umani...Siamo infatti tutti creature del Signore!
Ed è vero che la sofferenza si può trasformare in gioia,anche se mi rendo conto che è un concetto difficile da capire soprattutto per coloro che non hanno incontrato la malattia.

22/05/2009 18:14
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 77
non sono daccordo
Mi si accappona la pelle quando leggo e sento dire che la malattia o il dolore è un dono ,un dono addirittura di Dio . Io potrei portare mille testimonianze d chi avrebbe volentieri fatto a meno di questo dono . Dio non c'entra nulla mella causa della malattia , del dolore in genere e quindi non è un dono ma una iattura . Punto ! Che poi la Misericordia sappia aiutarci a trovare la forza per cercare il Bene in un male questo dipende dalla Grazia e dalla Santità personale . Ho sentito bestemmiare Dio presso il letto di malati gravi quando qualche anima bella si è espressa con i termini di cui sopra . Attenzione quelle bestemmie non saranno imputate a chi nella disperazione in un grido doloroso ha bestemmiatoma quelle anime belle(si fa per dire) dovranno rendere conto al Signore della loro leggerezza.
22/05/2009 18:31
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Re: non sono daccordo
cher52, 22/05/2009 18.14:

Mi si accappona la pelle quando leggo e sento dire che la malattia o il dolore è un dono ,un dono addirittura di Dio . Io potrei portare mille testimonianze d chi avrebbe volentieri fatto a meno di questo dono . Dio non c'entra nulla mella causa della malattia , del dolore in genere e quindi non è un dono ma una iattura . Punto ! Che poi la Misericordia sappia aiutarci a trovare la forza per cercare il Bene in un male questo dipende dalla Grazia e dalla Santità personale . Ho sentito bestemmiare Dio presso il letto di malati gravi quando qualche anima bella si è espressa con i termini di cui sopra . Attenzione quelle bestemmie non saranno imputate a chi nella disperazione in un grido doloroso ha bestemmiatoma quelle anime belle(si fa per dire) dovranno rendere conto al Signore della loro leggerezza.



Io condivido ciò che dicono Conny e doncsi ma ovviamente rispetto il tuo pensiero Cher, che è più che legittimo.

Fai attenzione anche tu però. Non scambiare per leggerezza o indifferenza al dolore quello che è stato scritto. A nessuno piace soffrire fisicamente, questo è ovvio. E la sofferenza è una cosa che si comprende solo quando si prova in prima persona. Altrettanto ovvio. Le persone che hanno scritto i pensieri di cui sopra sono tra quelle che le hanno vissute in prima persona. Quelle che dicono non sono solo parole, ma esperienze....


22/05/2009 19:04
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.683
Amministratore
Re: non sono daccordo
cher52, 22/05/2009 18.14:

Mi si accappona la pelle quando leggo e sento dire che la malattia o il dolore è un dono ,un dono addirittura di Dio . Io potrei portare mille testimonianze d chi avrebbe volentieri fatto a meno di questo dono . Dio non c'entra nulla mella causa della malattia , del dolore in genere e quindi non è un dono ma una iattura . Punto ! Che poi la Misericordia sappia aiutarci a trovare la forza per cercare il Bene in un male questo dipende dalla Grazia e dalla Santità personale . Ho sentito bestemmiare Dio presso il letto di malati gravi quando qualche anima bella si è espressa con i termini di cui sopra . Attenzione quelle bestemmie non saranno imputate a chi nella disperazione in un grido doloroso ha bestemmiatoma quelle anime belle(si fa per dire) dovranno rendere conto al Signore della loro leggerezza.




Quando ho pensato di inserire questa discussione, l'ho fatto pensando alla signora che si era confidata con me di cui ho parlato già, per far capire, a chi come lei pensa di non servire a nulla perchè malata, che la malattia e di conseguenza la sofferenza, non è inutile, anzi,ha un valore immenso perchè solo attraverso le prove, siano malattie o altre sofferenze , si riesce a comprendere e a far comprendere quelle che sono le cose veramente importanti della vita e si cresce spiritualmente.

Ho anche scritto che solo la nostra parte spirituale può capire la sofferenza perchè la parte umana giustamente si ribella, infatti chi è felice di ammalarsi e soffrire?

Ho anche scritto che Dio concede gioie a chi si affida e offre la sua sofferenza e Doncsi che evidentemente lo ha provato dà testimonianza che è vero.

Ho anche detto che per parlare di malattia e sofferenza bisogna usare cautela e rispetto verso chi in questo momento sta soffrendo o ha sofferto in passato, non mi sembra di aver agito con leggerezza e se ne ho dato l'impressione mi dispiace, forse non ho saputo esprimere bene con le parole quello che intendevo.

Per capire il senso della malattia, ho scritto che è necessario non perdere di vista il fine ultimo della nostra vita e se a causa di una malattia o di un'altra prova,noi riusciamo ad avvicinarci alla fede e così a salvarci, allora io credo che sia un dono, un regalo del Cielo, ma capisco che solo chi ha provato e constatato tutto il bene che ne deriva per sè e per le persone a noi care, può comprendere.

Mons. Girolamo Grillo, vescovo emerito di Civitavecchia, in una sua omelia ha detto la stessa cosa, ha detto che la malattia per tutte le grazie che fa ottenere è da considerarsi un dono di Dio.

In questo senso la malattia è un dono.

[Modificato da Conny1810 22/05/2009 19:40]
22/05/2009 21:48
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
La sofferenza data da Dio che intende Conny è un pò come il rimprovero che i genitori danno ai figli. A nessun figlio piace essere sgridato, e neanche al genitore piace sgridare, ma il rimprovero è necessario affinchè il figlio capisca l'errore. Sarebbe sbagliato lasciar fare ai figli tutto ciò che vogliono. Una volta adulti riceverebbero dalla vita solo delusioni. Lo stesso fa Dio, che attraverso la sofferenza cerca di farci essere più spirituali e vicini a Lui, e così donarci la salvezza. Ovvio che soffrire (sia fisicamente che moralmente) è orribile e a nessuno piace. E' ovvio che ad un sofferente non si può certo dire: dovresti essere felice perchè Dio ti fa un dono.
No. La persona che soffre è una persona che ha bisogno di aiuto e conforto, e che se è colpita da malattia o dispiacere morale ha tutto il diritto di essere triste e sconsolata. Ma se questa sofferenza, se questo rimprovero serve a farci diventare persone migliori allora il nostro lato spirituale ne riceverà solo che bene. Umanamente la sofferenza e il dolore fanno paura ed è più che giusto cercare di evitarli. Sarebbe stupido andare a cercare problemi o sperare di soffrire. Nessuno sano di mente lo farebbe. Ma anche io sono convinta che attraverso la sofferenza si imparano cose di vitale importanza che altrimenti forse non sapremmo mai.
E' come dire che si impara dai propri sbagli. A tutti piacerebbe fare tutto giusto! Ma in realtà commettiano degli errori e da questi impariamo. E allora ben vengano gli errori che ci permettono di crescere.
Gli amici si scoprono nel momento del bisogno. Tutti vorremmo essere sempre felici e contenti e uscire a divertirci con gli amici. Ma la vita non è facile. E quando si ha bisogno di aiuto si scopre chi davvero ci vuole bene.
Ecco quindi che il bisogno, il dolore, la sofferenza, sono si cose che rendono la nostra vita più difficile e impegnativa, ma ci aiutano anche a capire (e migliorare) molte cose di noi stessi e degli altri.

Per un ateo queste cose non hanno alcun senso. Ma un cristiano, che guarda maggiormente alla vita spirituale che a quella terrena, tutto ciò è di vitale importanza. Come ho già detto siamo esseri umani, ed è ovvio che questo lato di noi ci spinga a rifiutare con tutte le nostre forze il dolore ed è giusto che sia così. Ma se questo dolore arriva possiamo ricavarne il meglio. Non è una cosa semplice, nessuno dice questo. Anche la persona più santa del mondo può cadere nello sconforto. Ma il tempo fa chiarezza su molte cose...


22/05/2009 23:03
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.248
Moderatore
La sofferenza non è certo una gioia;la sofferenza è dolore,sia fisico che morale,è angoscia, disagio e spesso anche umiliazione.
Tuttavia si può ritrovare la serenità se si vive la malattia in sintonia con il Cristo sofferente.E allora è Gesù che trasforma la nostra sofferenza in gioia,permettendoci di percepire la malattia in modo del tutto nuovo,come possibilità di arricchimento umano,come progressione nel cammino di fede.
Le persone che Cher chiama "anime belle",i volontari,i sacerdoti e tutti coloro che lavorano nei reparti ospedalieri non mi pare abbiano mai parlato con leggerezza,anzi operano con discrezione,cercando soprattutto di ascoltare il malato per poter capire le sue esigenze e dare delle risposte rassicuranti.
23/05/2009 17:08
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 77
Chiarisco
Intendo dire che non si può parlare di dono presso il letto di un malato o di un sofferente , è contro la carità ed un'offesa a Dio che non manda malattie prove per farci crescere . Intendo dire che si può parlare di dono solo per l'esprienza strettamente personale non necessariamente ripetibile per tutti . Francesco d'Assisi che era un uomo malato e provato nel corpo e nello spirito accettava tutto come dono ma non imponeva ad altri ciò che imponeva a se stesso . Al giovane novizio che piangeva per la fame offre un grappolo d'uva che Francesco stesso aveva rubato e per incoraggiare il giovane rompe il suo severo digiuno mangiandone anche lui di quella uva . Benedetta semplicità francescana! Mi sono spiegato?
24/05/2009 11:34
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Re: Chiarisco
cher52, 23/05/2009 17.08:

Intendo dire che non si può parlare di dono presso il letto di un malato o di un sofferente , è contro la carità ed un'offesa a Dio che non manda malattie prove per farci crescere . Intendo dire che si può parlare di dono solo per l'esprienza strettamente personale non necessariamente ripetibile per tutti . Francesco d'Assisi che era un uomo malato e provato nel corpo e nello spirito accettava tutto come dono ma non imponeva ad altri ciò che imponeva a se stesso . Al giovane novizio che piangeva per la fame offre un grappolo d'uva che Francesco stesso aveva rubato e per incoraggiare il giovane rompe il suo severo digiuno mangiandone anche lui di quella uva . Benedetta semplicità francescana! Mi sono spiegato?



Si Cher ora ti sei spiegato. Il tuo messaggio precedente sembrava quasi un invettiva invece. Ma credo che anche noi abbiamo chiarito la questione. Anche perchè non mi sembra che in questa sede nessuno abbia trattato con leggerezza o sottovalutato la sofferenza. Ne abbiamo solo analizzato un particolare aspetto.

Se non vogliamo parlare di malattia parliamo di prove in via generale allora. Io resto convinta che Dio ci mandi delle prove per renderci persone migliori e più vicine a lui. Il Paradiso non è qui ma da un altra parte, e sarebbe quindi sciocco sperare di avere una vita perfetta. Lo si desidera, certo. Nessuno desidera soffrire. Tutti si immaginano di avere un futuro radioso, felice e senza preoccupazioni.

Noi abbiamo semplicemente cercato di spiegare che anche se il futuro dovesse riserbare dei problemi, siano essi fisici o morali, si può lo stesso trovare la felicità autentica. Non è semplice, questo nessuno lo ha mai detto. Ma è possibile, e ci arricchisce.


24/05/2009 14:30
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.248
Moderatore
Sicuramente abbiamo chiarito la questione Cher.

Sono perfettamente d'accordo che non c'è nulla di peggio che esprimere sentenze o principi di natura morale al capezzale di un malato.
E' invece importante che il volontario o il sacerdote sia una presenza discreta,pronta all'ascolto e diventi un punto di riferimento per il malato,naturalmente se questi lo desidera.

Sono anche d'accordo con Sofi quando dice che Dio ci manda delle prove e anche le malattie possono essere delle prove per l'uomo che deve compiere un cammino sulla terra.
26/05/2009 20:37
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 281
solo una cosa direi
Mio Amato Sposo, ha sopportato i dolori bestiali con un eroita, mai lamentato, anzi ha chiesto scusa se per caso pesa, o potra creare fastidio a me o anche infermiere.
accettato con tanto coraggio e speranza.
ogni giorno andava a messa finche ce la faceva e dopo dal Radio Maria
la messa e rosario.
ogni giorno piu volte al giorno.
aveva tanta speranza e voglia di vivere.
ha conosciuto chi lo ama veramente, ha conosciuto bene le persone.
anche Lui ha cambiato.
non so se positivamente ma senza lamentelle accettava tutto
e Vi dico che ha sofferto bestialmente.
per me certo un esempio
non si arrabbiava contro di Dio.
mai.
Aldo voleva vivere ! molto ma molto
ma diceva, che ce scritto tutto.
mi consolava ancora Lui.
era il piu paziente piu buono paziente del mondo.
mi e insegnato anche nella malattia.
povero Caro Amore mio.
27/05/2009 22:27
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Re: solo una cosa direi
edesapam, 26/05/2009 20.37:

Mio Amato Sposo, ha sopportato i dolori bestiali con un eroita, mai lamentato, anzi ha chiesto scusa se per caso pesa, o potra creare fastidio a me o anche infermiere.
accettato con tanto coraggio e speranza.
ogni giorno andava a messa finche ce la faceva e dopo dal Radio Maria
la messa e rosario.
ogni giorno piu volte al giorno.
aveva tanta speranza e voglia di vivere.
ha conosciuto chi lo ama veramente, ha conosciuto bene le persone.
anche Lui ha cambiato.
non so se positivamente ma senza lamentelle accettava tutto
e Vi dico che ha sofferto bestialmente.
per me certo un esempio
non si arrabbiava contro di Dio.
mai.
Aldo voleva vivere ! molto ma molto
ma diceva, che ce scritto tutto.
mi consolava ancora Lui.
era il piu paziente piu buono paziente del mondo.
mi e insegnato anche nella malattia.
povero Caro Amore mio.



L'esempio di tuo marito è veramente straordinario Eva! Penso che poche persone riescano ad affrontare la sofferenza con così tanta fede e coraggio. Sono un grande esempio per tutti





05/12/2009 15:57
 
Email
 
Profilo
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.248
Moderatore
LA MALATTIA



Trovo che questo pensiero di Jules Michelet sulla malattia sia particolarmente carico di significato.
Ve lo propongo perchè a mio parere è molto reale:


"La malattia porta con sè
sentimenti e idee
che non abbiamo
mai avuto da sani;
ci fa vedere meglio
delle cose che la fretta
della vita
o la foga di agire
ci impedivano
di distinguere."

(Jules Michelet)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
friends, instagram, logo, media, pictures, social icon    account, logo, photos, pictures, pinterest, website icon   

Se il tuo cuore è ansioso di fare qualcosa per i fratelli e desideri entrare in questo mondo di luce,  puoi supplicare con ardore il Signore. La preghiera è una delle più alte forme di carità. Se poi cerchi altri meravigliosi fratelli che possono unirsi a te nella preghiera in un cuore solo, allora visita il sito del Monastero Invisibile di carità e fratellanza. Lì troverai una famiglia disposta ad accoglierti a braccia aperte...


 Copyright © 2007 - 2021 Oltre il tuo Orizzonte. Percorso di Fede.
 

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com