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25/11/2020 12:08 | |
Gli animali soffrono ed offrono la loro vita.
Non abbiamo nella Bibbia molte chiarificazioni per poter comprendere questo aspetto del creato, oltre quanto ricordato da Rom.8,19: La creazione ... è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto....;
Anche il brano di Isaia che profetizzava una coesistenza di tanti animali diversi in un mondo rinnovato ci prospetta una realtà in cui avverrebbe questa liberazione ----- (cf Isaia 11,6)
Se tutto viene considerato in prospettiva di una restaurazione universale, anche la sofferenza degli animali può avere un valore, anche se a noi non è dato sapere il motivo per cui sia stata sottomessa alla "caducità".
A me personalmente sembra che il soffrire degli animali, sia come un insegnamento ad esistere per offrire (s+offrire). --- Il loro essere per altri esseri, come aiuto e perfino come cibo significa vivere perchè altri vivano fino al sacrificio estremo.
Riflettiamo che anche Cristo, era simboleggiato nei sacrifici di alcuni animali: il suo soffrire è stato un offrire a tutti se stesso. Egli è morto affinchè avessimo la vita, e si è fatto cibo per tutti noi.
In un certo qual modo anche nel regno animale vige questa circolarità.
Nella mente del Creatore vi è forse questa impostazione che è quella di vivere per amore fino al dono di se.
Ritengo che tutto questo non è fine a se stesso ma che anche gli animali, pur essendo sottoposti alla caducità in previsione della caduta e della corruzione dell'uomo, fanno parte di un disegno di salvezza.
E' solo una mia opinione naturalmente, che si rifà al Salmo 35,7
"...la tua giustizia è come i monti più alti, il tuo giudizio come il grande abisso: uomini E BESTIE TU SALVI, Signore...." e penso che possa alludere, sia pure in modo molto sfumato, ad una possibile prospettiva per gli animali, che solo Dio può conoscere. |