La fede nei paesi dell'Est Europeo

LA NUOVA CATTEDRALE DI KARAGANDA (KAZAKHSTAN)

(Cattedrale della Madonna di Fatima)




E'davvero bella la notizia riportata dall'Avvenire di oggi:è terminata la costruzione della Cattedrale di Karaganda. Essa sorge proprio là dove un tempo vi erano i "gulag" del regime, poichè si è voluto così commemorare i Martiri di oltre centoventi etnie.




"Sulla stessa terra di desolazione dove l'ex Unione Sovietica seppelliva in fosse comuni i suoi avversari,politici o religiosi,sorge ora la Cattedrale cattolica di Karaganda.
Il gulag di Karlag,situato nelle steppe tra Russia e Cina,nell'attuale Kazakhstan,ai tempi dell'oppressione stalinista si estendeva su una superficie di 250 chilometri quadrati:un immenso campo di concentramento in cui persero la vita,tra gli altri,migliaia di cristiani. (...) Ora le guglie neogotiche della nuova Cattedrale racconteranno il loro riscatto.
Le navate interne,spaziose e luminose,trasmetteranno la loro storia alle oltre cento popolazioni che convivono in questo territorio".

(da Avvenire on line del 13 febbraio 2011)

BEATO JANOS SCHEFFLER,VESCOVO E MARTIRE


(1887 - 1952)





Il Servo di Dio Janos Scheffler,Vescovo della diocesi di Satu Mare in Romania e martire del comunismo,è stato beatificato nel luglio 2011, nella città transilvana dove fu Vescovo.
In rappresentanza del Papa era presente il Card.Angelo Amato insieme all'Arcivescovo di Esztergom - Budapest,Peter Erdo.


Janos Scheffler nacque nel 1887 a Kalmand,villaggio della Transilvania che all'epoca era Ungheria.
Cresciuto in una famiglia molto credente,prese la decisione di diventare sacerdote quando frequentava il Ginnasio.
La sua passione per lo studio lo condusse da Szatmar (ora Satu Mare),dove frequentò il Seminario, a Budapest,dove studiò teologia presso l'Università "Pazmany Peter",quindi a Roma per continuare gli studi all'Università Gregoriana.
Nel 1915 ottenne il dottorato in Scienze Teologiche e scelse di ritornare nella sua terra.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale,dopo Trianon, la Transilvania passò alla Romania e Padre Janos dovette studiare la lingua romena per poter continuare a predicare.
Le richieste del regime comunista romeno diventarono molto pesanti dopo la Seconda Guerra Mondiale,ma Janos Scheffler non si piegò mai, fino a giungere al martirio.
Arrestato dalla Securitate,fu trasferito al carcere sotterraneo di Jilava,vicino a Bucarest, dove morì il 6 dicembre 1952 in seguito ai maltrattamenti e alle torture.
Morì pregando e perdonando i suoi uccisori.


(La notizia della Beatificazione è tratta dalla Radio Vaticana,luglio 2011)

DON TADDEO HOPPE


(1913 - 2003)






Don Tadeusz Hoppe è ricordato nella Chiesa di Odessa con grande affetto e immensa gratitudine per essere stato una straordinaria figura di riferimento all'epoca dell'ateismo e delle persecuzioni in Unione Sovietica.


Ho potuto apprendere da un interessante video documentario che Don Taddeo Hoppe era un Salesiano venuto dalla Polonia.
Nel 1958 iniziò il suo lungo servizio sacerdotale nella città sul Mar Nero dove visse per lunghi anni in una cantina,nella consapevolezza di essere costantemente tenuto sotto controllo da parte del governo.
Il rischio di essere arrestato e deportato era dietro l'angolo,ma Don Taddeo non si lasciò mai intimorire.
Quando giunse a Odessa,la Cattedrale era stata convertita in palestra e a lui rimase la Parrocchia di San Pietro.
Egli era solito trattenersi con i fedeli dopo la Santa Messa davanti alla chiesa senza però oltrepassare il cancello poichè non era permesso uscire in strada in abito talare.
Don Taddeo conosceva bene i suoi parrocchiani - come si può capire dalle numerose testimonianze d'affetto - e intuiva i loro problemi che erano aggravati da una vita quotidiana spesso molto dura.
Egli era il punto di riferimento per tutti,sempre pronto ad infondere fiducia e coraggio e a diffondere la fede fra la gente.
Ho saputo inoltre che ogni primo venerdì del mese si recava da Odessa a Kiev per celebrare la Santa Messa a tantissimi chilometri di distanza. Da Kiev andava per lo stesso motivo a Chisinau e poi tornava a Odessa in autobus.


Don Hoppe morì nel 2003 e la sua tomba si trova nel cimitero della città di Odessa.
Nel 2008 è stata posta una nuova lapide in sua memoria in occasione del cinquantesimo anno della presenza salesiana nella città ucraina.