Conny1810
giovedì 28 aprile 2016 17:44
...una cosa è la vita terrena, un'altra cosa è la vita celeste; la vita delle bestie è ben diversa da quella degli angeli.
La vita delle bestie è tutta presa dal desiderio dei piaceri terreni, brama unicamente le cose della terra ed è tutta orientata e proiettata verso di esse; la vita degli angeli è tutta celeste; la vita degli uomini sta in mezzo, tra la vita degli angeli e quella delle bestie.
L'uomo che vive secondo la carne si confonde con le bestie; l'uomo che vive secondo lo spirito si associa agli angeli.
Se tu vivi secondo lo spirito domandati se, rispetto alla vita angelica, sei piccolo o grande.
Se ancora sei piccolo, gli angeli ti diranno: cresci, noi mangiamo il pane degli angeli e tu nutriti con il latte, con il latte della fede, per giungere al cibo della visione.
Chi, invece, è ancora acceso dalla brama dei piaceri sordidi, ancora medita frodi, ancora cade nella menzogna e alla menzogna aggiunge lo spergiuro; ...chi è oppresso dai desideri terreni, non sente affatto l'attrattiva delle cose celesti...
Se vivi come le bestie, senti avversione per ciò che forma il godimento degli angeli. Ma se ti decidi a non vivere più come le bestie, comincerai a non sentire più avversione, comincerai a desiderare ciò che ancora non possiedi: con il desiderio hai cominciato a vivere la vita degli angeli.
Fa in modo che cresca in te questo desiderio, e che diventi così ardente da ottenere ciò che desideri...
(Omelia 18)
Conny1810
domenica 5 giugno 2016 18:45
"Non si va a Cristo camminando, ma credendo.
Non si raggiunge Cristo spostandoci con il corpo, ma con la libera decisione del cuore".
(Omelia 26)
Conny1810
domenica 5 giugno 2016 18:51
"Temo che l'anima si sia allontanata da Dio per questo motivo: perché era superba; anzi ne sono certo...".
Conny1810
domenica 5 giugno 2016 19:06
" Quelli che seguono la volontà del loro Signore, e non cercano i propri interessi ma quelli del Signore Gesù Cristo, questi sono retti di cuore, e i loro piedi non vacillano.
Con chi è buono quindi Dio, se non con i retti di cuore?
Poiché se io non ho il cuore retto, Dio non mi piace. Perché non mi piace?
Perché ha concesso la felicità ai cattivi; e perciò hanno vacillato i miei piedi.
Che cosa vuol dire dunque essere retti di cuore?
Seguire la volontà di Dio.
Uno è fortunato, l'altro è tribolato; il primo vive male ed è fortunato, il secondo vive degnamente ed è tribolato.
Non perda la pace chi vive degnamente ed è tribolato; possiede dentro di sé ciò che quell'altro, pur fortunato, non possiede; non si affligga dunque, non si crucci, non si perda d'animo.
Quello che è fortunato, potrà possedere l'oro nello scrigno, questo possiede Dio nella coscienza.
Confronta, adesso, l'oro con Dio, lo scrigno con la coscienza.
quello ha qualcosa che si perde e per cui potrebbe perdersi; questi ha Dio che non può perire, ed ha qualcosa che non gli può esser tolto, se davvero è retto di cuore...".