Conoscere i propri peccati

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Conny1810
giovedì 4 novembre 2010 23:41
Conoscere i peccati

Per poter combattere i nostri peccati,
è necessario conoscerli.
E' la conoscenza infatti ,
che ci permette di poterli contrastare.




Oggi giorno si è perso il senso del bene e del male e le persone si trovano disorientate, non sanno a chi rivolgersi per farsi guidare.
Se, invece di seguire la legge morale, le persone continuano a crearne di nuove a propio uso e consumo cercando di spingersi sempre oltre il limite che danneggia i propi interessi, un pò alla volta, si annulla la morale per far nascere una nuova legge che permette di doddisfare i propi piaceri.

Questo accade sia a livello individuale ma può anche succedere nelle società dove, con leggi ingiuste è soffocata la morale collettiva.
Il discernimento fra il bene e il male si può attuare solo se si fà il confronto con la legge morale, perchè abbiamo nella legge morale, un punto di riferimento che non è modificabile e che sarà così per sempre perchè è legge che proviene da Dio.

Il peccato è una offesa fatta a Dio e alla Sua legge, solo chi conosce la legge è capace di comprendere quali sono le violazioni e la gravità delle stesse e, ne è capace proporzionalmente al grado di elevazione verso Dio.
Al giorno d'oggi sembra essersi perduto il concetto di peccato e allora come si fà a correggersi?

Per questo è importantissimo la conoscenza della legge di Dio e dei Suoi Comandamenti che sono la sintesi della legge morale.
Per seguire queste leggi non è necessario avere delle grazie speciali ma essere persone oneste.
Purtroppo è difficile esserlo se si vive nel peccato perchè quello che dovrebbe essere un normale modo di comportarsi non si può attuare senza legge morale e cioè senza Dio.

Perciò, il senso del peccato, è subordinato alla conoscenza della legge che non è altro che la conoscenza della Parola di Dio.
Chi prega si accorge delle offese fatte a Dio, anche se sono piccole e cercherà in tutti i modi di camminare nelle Sue leggi per essere nella grazia di Dio.
Non peccare più, vuol dire fermare l'abbruttimento dell'anima e iniziare quella purificazione che porterà a progredire nelle virtù, nella via dell'amore, dove ci sarà la comunione con Dio.

Si proverà, così, repulsione al peccato e il timore di offendere Dio che tanto ci ama.

Nella preghiera costante, possiamo trovare tutto l'aiuto di cui abbiamo bisogno per avere il giusto discernimento e avremo così, la conoscenza della legge e l'orrore dei peccati.
Conny1810
martedì 16 novembre 2010 17:16
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Il peccato va percepito


Il vangelo insegna che dobbiamo portare Gesù al centro delle nostre scelte e vivere accettando il Suo dolce messaggio di amore.
Evitando la logica del profitto, del successo e dei soprusi, arriveremo così, alla vera libertà che consiste in un cuore reso puro dal seguire l'etica dell'amore e dall'abbandono alle amorevoli leggi di Dio.



Per discernere se una azione è o no peccato, abbiamo detto che dobbiamo vagliarla alla luce delle Leggi di Dio e della morale che su esse si basa.
E' molto importante avere la percezione di essere o meno in una situazione di peccato, perchè, se non ci rendiamo conto di come stiamo indirizzando il nostro agire, se per il bene o meno, non saremo in grado nè di evitare di commettere peccato e nemmeno di chiedere perdono a Dio.
Oggi giorno, la nostra coscienza sembra assopita e l'uomo è diventato l'arbitro e il giudice di se stesso divenendo lui stesso il principio del bene e del male.

Con la sua superbia si è elevato al posto di Dio.

Questo è il pensiero moderno che spinge a ritenersi onnipotenti e fa diventare indifferenti al bene.
Dimenticandosi del peccato, l'uomo è diventato orgoglioso e ha perso la percezione di Dio e la morale del vivere.

Ora, sembra che le sue leggi etiche, siano contrarie in tutto a Dio e all'amore e che vogliano dare spazio ai piaceri, allo sfruttamento, al possesso e alla gloria personale.
Non si vede più la linea che la coscienza demarcava e che faceva distinguere il bene dal male, l'odio dall'amore e si procede nella vita di peccato senza accorgersi quanta ansia e disperazione questo modo di comoportarsi provoca.

Il peccato non è solo una grande offesa a Dio ma anche una mancanza contro la ragione, la verità e la coscienza.
Ecco perchè è di vitale importanza avere la percezione del peccato ed essere consapevoli della sua gravità.

Diventare consapevoli del peccato, induce a rapportarsi all'immenso amore di Dio che nel momento del nostro pentimento, è sempre pronto ad accoglierci per la Sua infinita misericordia e ad aiutarci per farci vincitori sui vizi del passato.
Rapportandoci all'immensa bontà e purezza di Dio, vedremo il nostro nulla e con la contrizione del cuore scorgeremo in noi una luce di speranza che soppianterà ogni disperazione, e il rancore, vinto dall'amore, renderà libero il nostro cuore e la nostra mente.


A questo punto,
guidati dalla dolce mano di Dio,
riscopriremo di giorno in giorno
la gioia che si era assopita
.
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