In collaborazione con Conny1810 (che ringrazio moltissimo per il suo prezioso lavoro ) presento questa serie di discussioni che raccontano, attraverso le rivelazioni private di Gesù, il Suo viaggio verso la crocefissione fino alla resurrezione.
Tutti i contenuti di queste discussioni servono a far meditare in maniera più approfondita ed accorta il delicato e discusso tema della Passione di Gesù.
il Mio desiderio più grande era salvare te e tutti i peccatori ed esserne amato, per questa ragione Sono così coperto di segni di amore che non si potrebbe più mettere neanche la puntina di un ago sul Mio corpo tutto martoriato, senza toccare il proprio segno d’amore!...
…nessuno mostra quanto lo tocchi la mia passione meglio di colui che la sopporta con Me, testimoniandola con le opere!...
…quella notte mi hai visto accasciare come uomo colpito a morte che sente fuggirgli la vita, hai visto culminare nell’effusione di sangue lo squilibrio circolatorio causato dallo sforzo di vincermi e resistere al peso che Mia si era abbattuto sopra.
Io ero e Sono il Figlio di Dio altissimo ma ero anche il Figlio dell’uomo, questa era la mia duplice natura, ugualmente totale e perfetta.
Lucifero con la sua astuzia in quella notte terribile mi tormentava presentandomi le torture della carne con un verismo insuperabile.
Mi presentò l’inutilità del mio morire, l’utilità di vivere per Me stesso, vivere ricco, felice, amato.
Vivere per la Madre mia, per non farla soffrire, vivere per portare a Dio con un lungo apostolato tanti uomini i quali, una volta morto, mi avrebbero dimenticato mentre se fossi stato Maestro non per tre anni ma per molti lustri si sarebbero immedesimati nella Mia dottrina.
I suoi angeli mi avrebbero aiutato a sedurre gli uomini e Dio Padre mi avrebbe perdonato vedendo la messe dei credenti che gli avrei portato!
Lo vinsi con la preghiera e lo spirito signoreggiò la tentazione mortale.
Lucifero mi presentò allora l’abbandono di Dio, Egli, il Padre non Mi amava più, ero carico dei peccati del mondo. Gli facevo ribrezzo e Lui era assente e mi lasciava solo, Mi abbandonava e non Mi concedeva il Suo divino conforto…Ero solo, in quell’ora non c’era che Satana presso di Me!
Anche la preghiera non saliva più a Dio Padre, ora, era morta, invano lanciata contro i cieli chiusi!
Allora sentii la disperazione, era quello che voleva Satana, portarMi a disperare per fare di Me un suo schiavo.
Ho vinto la disperazione con le Mie sole forze perché
ho voluto vincerla, con le sole forze
di uomo non più aiutato da Dio. Ho sudato sangue per fare la volontà del Padre. Fu allora che l’angelo del Mio dolore mi prospettò la speranza di tutti i salvati per il Mio sacrificio come medicina al mio morire.
Ogni vostro nome è stato per Me una stilla di farmaco infuso nelle vene per ridare tono e funzione, ogni nome è stato vita che torna, luce che torna, forza che torna!
Io vi ho visti e benedetti da allora e da allora vi ho portati nel cuore!...