14/04/2012 11:41
Come giustamente scrive Conny, è importante saper distinguere tra tentazione e volontà.
In ogni momento noi possiamo essere ispirati al male perchè esso fa parte del nostro mondo e della nostra condizione, ma se possediamo una volontà che vuole opporsi al male, questo non sarà altro che un pensiero fugace a cui non daremo ascolto.
La tentazione, come prima ispirazione maligna, tende ad insinuarsi nella mente in modo sottile e prepotente, tanto che chi ne è soggetto può finire con l'accettarla senza difendersi.
La volontà di fare del male o il pensiero che noi stessi, tramite la nostra ragione, facciamo, è invece frutto del nostro ragionamento. Anche esso può essere ispirato dal male, ma qui vi è presente la nostra completa adesione, ovverosia noi stessi per primi vogliamo pensare o fare qualcosa di male.
Per fare un esempio, l'invidia è il "pensiero sbagliato" per eccellenza. Siamo noi stessi a desiderare il male di una persona che riteniamo abbia più cose o sia più felice di noi.

La tentazione vera e propria, invece, subentra nella nostra mente in modo anche improvviso e apparentemente casuale. Viviamo la nostra vita normalmente quando, da un momento all'altro, subentra un pensiero che ci distoglie dalla gioia e tranquillità quotidiana. Non necessariamente si tratterà di un pensiero volto al male di qualcuno. Anzi, il più delle volte è rivolto a noi stessi.
Molti possono autoconvincersi di essere cattivi o superbi e così si distolgono dalla preghiera e non riescono ad avanzare nel cammino spirituale.

Come Conny ha già detto, la preghiera è il mezzo più potente che abbiamo per far si che ciò non accada, o se accade (cosa più che normale) si possa porvi rimedio.