05/06/2012 11:04
Cara Antonella, quella che stai affrontando è una fase che molte persone si trovano a vivere, ossia perdere la fede, o comunque sentirla molto meno, in un periodo di forte sofferenza.
E' normale, perché sia la sofferenza morale che fisica ci toglie gioia e ci porta alla disperazione. Le cose che più spontaneamente ci si chiede sono "perchè a me?" "cosa ho fatto di male?" "non me lo meritavo!" e così via...
E' normale che subentri la rabbia, che non si capisca perché Dio ha permesso una cosa simile e di conseguenza si perde la voglia di pregare e di avvicinarsi a Lui.
Per quanto questa possa essere una reazione giustificabile, è anche quella peggiore. E' proprio nei momenti di maggiore sofferenza, e in particolare nella malattia, che si dovrebbe maggiormente confidare nella preghiera, che riesce a dare sollievo e speranza anche nei momenti più critici.
La speranza è quella su cui mi vorrei soffermare, perchè ultimamente ne siamo veramente carenti, e anche laddove se ne parla sembra quasi un' utopia. Avere speranza non significa avere falso ottimismo, pensare che tutto andrà bene senza fare nulla di materiale per vedersi realizzato uno scopo. Non significa pensare che Dio risolverà tutto. Avere speranza, dal punto di vista spirituale, significa credere che Dio sia con noi e che con il Suo aiuto non cadremo nella disperazione. Da questo punto inizia il cammino di risalita verso la serenità, verso una nuova forza interiore che permette di affrontare anche i problemi apparentemente più difficili.
Il mezzo per ottenere questo è la preghiera. Non importa se la tua fede è un po' assopita, se tu stessa sei poco convinta dell'utilità di ciò che stai facendo. Inizia a pregare, anche qualche semplice Ave Maria e Padre Nostro. Inizia a pensare che non è tutto perduto e non è tutto frutto del caso. Se riesci a credere che Gesù ti sia vicino e che ti ascolta, capirai che non sei abbandonata a te stessa. Allora la tua sofferenza, anche se grande, diventerà pian piano sempre meno terribile ai tuoi occhi, finché non riuscirai a sopportarla con serenità, e chissà che allora non inizi la tua guarigione!
Quindi in qualsiasi momento del giorno, anche mentre stai facendo qualcosa in casa, pensa a Gesù e Maria, rivolgi loro una preghiera anche breve, non aver paura di chiedere, loro sono li apposta per ascoltarti. Io sono sicurissima che con il tempo il sollievo che ne riceverai sarà sempre maggiore. Infine recitando il rosario, magari non subito (che se magari non sei abituata a pregare molto può risultarti noioso), ma quando avrai riscoperto la gioia di pregare.