29/07/2013 12:28
Papa Francesco sta proprio risvegliando, in chi lo ascolta, la parte spirituale, che potrebbe essersi assopita. Lui stesso, mettendo in pratica quello che dice, si rende credibile e perciò, esempio da imitare.
C'è una grande sete di spiritualità, una sete di felicità che non trova risposta in ciò che il mondo ci vuole dare, come scadente surrogato. Papa Francesco ci sta indicando la strada sicura per raggiungerla: diventare amici di Gesù e abbandonare gli idoli del mondo.
Solo quando, Gesù diventerà una presenza viva nella nostra vita attraverso la Sua conoscenza, gradualmente lo sentiremo amico e diventerà, il nostro più caro amico e confidente. Da parte Sua, Gesù ci donerà tutto quello di cui abbiamo bisogno per vivere ed essere felici.
Questa è la sfida che il Papa propone ai giovani di oggi, avere il coraggio di testimoniare l'amicizia e il messaggio di amore di Gesù. Alla domanda su come fare, il Papa risponde proponendo la lettura delle beatitudini e di Matteo cap. 15.
Nella parabola delle vergini il messaggio è che dobbiamo sempre mantenere viva in noi la fede e, ciò si ottiene attraverso la preghiera (olio) di cui dobbiamo sempre sentire il desiderio, dato che è il canale di unione con Dio. Senza preghiera, pian piano, la nostra fede perde di intensità fino a spegnersi.
E' poi necessario, mettere a frutto i talenti che Dio ci ha dato. Per arrivare a questo, bisogna scrutare bene dentro il nostro intimo per scoprire quello a cui siamo portati, le nostre attitudini.

Ognuno di noi, infatti, ha ricevuto da Dio dei doni, che gli servono per attuare la missione che gli è stata affidata. Missione che pur diversa per ciascuno di noi, ha in comune il compito di rendere gloria a Dio e di testimoniare il messaggio del Vangelo. Ma, far fruttare i talenti, significa anche cercare di essere persone migliori. E' necessario, perciò, impegnarsi a combattere e dominare difetti e vizi che, come malattia dell'anima, cercano di portarla a morire spiritualmente. La conseguenza è l'allontanamento di Gesù dal nostro cuore che porta il buio nell'anima, quella sensazione di vuoto e inutilità del vivere, che conduce inesorabilmente alla depressione a all'infelicità.
L'indicazione del Santo Padre illumina la mente su come veicolare i nostri sforzi verso la conversione del cuore e così, attraverso il nostro cambiamento, anche chi ci è vicino sentirà di doverci imitare per poter sperimentare la pace del cuore che solo Gesù sa dare in abbondanza.