09/11/2015 21:21
si torna indietro solo quando si smette di pregare e il pregare dipende da noi, dalla nostra volontà. Non dobbiamo credere che il cammino di fede si basi sui sentimenti che si provano, anzi, i santi ci mettono in guardia dal pensarlo perché la nostra fede sarebbe fragile, debole e svanirebbe alla prima difficoltà, i santi invece, ci dicono di vincere ogni scoraggiamento e distrazione con la volontà di voler perseguire il traguardo pensando al premio finale. Il cammino spirituale è per persone decise, impavide, disposte a lottare contro se stesse per poter vincere, con l'aiuto di Dio, vizi, passioni, cattive abitudini, cioè tutto quello che allontana la mente dal pensiero di Dio. Non è un cammino semplice ma ti assicura pace, serenità, gioia, ti fa essere vincitore sulle paure, ti da speranza nelle prove, ti fa amico di Gesù e questa è la cosa più importante e bella del vivere. Al giorno d'oggi diventa un andare contro corrente ma ne vale la pena se pensi a quanti si stanno arrovellando alla ricerca della serenità e la cercano ovunque tranne dove si trova veramente. Noi sappiamo che la felicità consiste nello scoprire e intraprendere il cammino spirituale in amicizia con Dio,e si traduce oltre che nel cercare di migliorare noi stessi lottando contro egoismo ed orgoglio, nell'amare e nel sentirsi amati. Non c'è cosa al mondo che possa rendere felici quanto questo.