14/12/2015 19:48
Da più parti si afferma che alla vera fede non occorre alcun miracolo perché nel credere è riassunta ogni certezza.
È vero ma i miracoli secondo me sono la prova tangibile della presenza di Dio nella nostra vita, come Sofi ha argomentato stupendamente.

Non bisogna peró cadere nell'errore di pretendere un miracolo o una grazia e porre questo alla base della propria fede.
Chi pretendesse la moltiplicazione dei miracoli come prova dell’esistenza e dell’amore di Dio farebbe un torto proprio a quel Dio che invoca e che è già presente nella realtà ordinaria.
Allo stesso modo chi rifiutasse i miracoli come una contraddizione di Dio o un inganno, farebbe un torto all’amore di Dio che non può sentirsi legato alle leggi della natura, che Egli stesso ha posto, quando si tratta di soccorrere una sua creatura e aiutare gli uomini a credere in Lui per poter giungere alla salvezza. Eloquente, a questo proposito è la risposta di Gesù al capo della sinagoga che protestava perchè Gesù aveva guarito la donna curva in giorno di sabato: “Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott’anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?” (Lc 13, 15-16).
è così che noi possiamo assistere allo spettacolo di tanti che invocano miracoli, che però vengono concessi a pochi per una volontà misteriosa di Dio; ma anche coloro che con fede e spirito di amore chiedono e non ottengono miracoli sono da Dio confortati ed aiutati a sopportare la loro Croce: è quanto capita specialmente nei Santuari mariani e negli altri luoghi di venerazione dei Santi.