05/02/2018 16:55
Caro Giacobi, la tua riflessione è molto interessante ma imprecisa in diversi punti. Anzitutto le penitenze del medioevo non erano una bestemmia, se intese nel modo giusto. Molti, tra cui grandi santi come Francesco e Chiara, sceglievano spontamente delle sofferenze corporali in suffragio dei peccati, non certo perché pensavano in tal modo di guadagnarsi il Paradiso, ma come forma di sacrificio in riparazione dei peccati. Questo, che peraltro molte più persone di quanto si pensi fanno tutt'ora, è ciò che Gesù stesso ha insegnato sulla Croce ed è stato fatto da molti martiri dopo di Lui: la sofferenza, quando offerta a Dio, può essere un modo per riparare i peccati del mondo. Altro grande esempio è quello del Santo Curato d'Ars, che pregava e faceva grandissimi sacrifici anche nel corpo per la conversione dei peccatori. Quindi nulla di tutto ciò è bestemmia. Ovviamente si tratta di pratiche che non vanno prese alla leggera e che solo chi ha raggiunto un certo livello nel cammino spirituale può fare con seria consapevolezza.

Per quanto riguarda il modo in cui Dio si manifesta, non sta a noi sceglierlo, ma certamente Dio non appare con le sembianze della Madonna o di un santo. Dio è Dio. Maria è Maria. I santi sono santi. E sono individui distinti.

Condivido quanto disci sul male, e cioè che quasi sempre si manifesta sotto false sembianze di bene, ma chi è supportato dalla preghiera costante e dall'aiuto dello Spirito Santo riesce, prima o poi, a riconoscerlo.

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