12/11/2010 19:13
Le indulgenze hanno lo scopo di rimettere la pena


Il peccato, sia esso mortale o veniale, che viene perdonato attraverso il Sacramento della Confessione, lascia in chi pecca delle tracce.
Queste tracce si traducono nella vita di ognuno in cattive abitudini, in attaccamenti disordinati alle persone, in egoismo, orgoglio e tutte le disposizioni al peccato veniale, nella spinta a ricadervi, nella debolezza della volontà nel contrastarlo,in pigrizia nel pregare, nell'amare Dio e nel fare opere di carità.

Queste tracce di peccato residue, meritano una "pena" che si deve scontare in questa vita o in Purgatorio, per essere purificati completamente e poter così essere ammessi alla visione di Dio in Paradiso.

Le pene sono infinite e sono determinate dalla giustizia di Dio, si scontano già in questa vita con dolori e miserie e con la morte e anche nell'aldilà con il fuoco, i tormenti o con pene purificatrici. (Paolo VI, Indulgentiarum doctrina n.2)

La pena può essere Eterna, che comporta la separazione da Dio per sempre, ed è la conseguenza del peccato mortale. Viene rimessa in questa vita, assieme alla colpa, attraverso la confessione.
Oppure temporale che è l'effetto del peccato veniale.