14/10/2009 22:11
-

Il 13 ottobre di quest'anno, in Polonia, è stata benedetta la prima cappella dedicata a Santa Beretta Molla.



Tra i suoi appunti del 1945 - 1946, si legge:

“Amore e sacrifizio sono così intimamente legati, quanto il sole e la luce. Non si può amare senza soffrire e soffrire senza amare.

Guardate alle mamme che veramente amano i loro figlioli: quanti sacrifici fanno, a tutto sono pronte, anche a dare il proprio sangue purché i loro bimbi crescano buoni, sani, robusti!

E Gesù non è forse morto in croce per noi, per amore nostro! E’ col sangue del sacrificio che si afferma e conferma l’amore. Quando Gesù, nella S. Comunione, ci mostra il suo cuore ferito, come dirgli che lo amiamo se non si fanno sacrifizi da unire ai suoi, da offrirgli per salvare le anime?

E qual è la maniera migliore per praticare il sacrificio? La maniera migliore consiste nell’adorare la volontà di Dio tutti i giorni, in tutte le piccole cose che ci fanno soffrire, dire, per tutto quello che ci succede: “Fiat: la tua volontà, Signore!” E ripeterlo cento volte al giorno!

Non sono solo le grandi penitenze: portare il cilicio, digiunare, vegliare, dormire sulle tavole ecc., che fanno sante le anime, ma il vero sacrificio è quello di accettare la croce che Dio ci manda – con amore, con gioia e rassegnazione…“Amiamo la Croce” e ricordiamoci che non siamo sole, a portarla, ma c’è Gesù che ci aiuta e in Lui, che ci conforta, come dice S. Paolo, tutto possiamo.”
[Modificato da Conny1810 14/10/2009 22:21]