12/01/2009 10:08
Per poter capire fino in fondo la persona che soffre sono convinta sia necessario oltre alle doti che avete elencato, aver provato sulla propia persona che cosa sia la sofferenza.
In questo modo si riesce veramente a capire gli altri perchè abbiamo fatto la stessa esperienza, provato le stesse paure e capito da dove si attinge la forza per superarla e così essere convincenti quando si cerca di aiutarli .
Quello che cambia da persona a persona è l'approccio alla sofferenza. Certo nessuno la ricerca ma quando capita credo sia fondamentale non perdere la speranza e solo la fede ci può aiutare.
Chi non crede generalmente si ribella, si scaglia contro Dio e magari arriva a maledirlo per aver permesso che la prova capitasse propio a lui. Diversa è la reazione del credente. Questi accetta anche se con rassegnazione ciò che Dio ha permesso perchè sa che è a fin di bene anche se al momento non ne vede il fine.
la decisione di aiutare gli altri quando sono nella sofferenza sia essa fisica o spirituale implica il superamento dell'egoismo e la capacità di amare riconoscendo in chi soffre Gesù.
Come ha detto Cher la sofferenza spirituale è terribile e colpisce in modo più o meno forte tutti noi. Sono convinta che per intravvedere uno spiraglio di luce ,la soluzione sia quella di avere la certezza che non siamo soli a portare la croce ma che in ogni momento Gesù ci è accanto per darci nuova forza. E' così che giorno dopo giorno senza affannarsi per il futuro, si riaccende la fiducia che tutto si risolverà per il meglio e il Signore ci darà sicuramente il coraggio per affrontare l'ignoto.

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[Modificato da Conny1810 12/01/2009 10:10]