09/02/2011 15:16
SAN CAMILLO de LELLIS,Patrono universale dei malati,degli infermieri,degli ospedali

(1550 - 1614)





Camillo nacque a Bucchianico,piccolo paese dell'Abruzzo,il 25 maggio 1550.
Mamma Camilla,donna di straordinaria fede,era anziana e morì quando il suo unico figlio aveva soltanto tredici anni. Camillo si ritrovò solo,poichè il padre era sempre in guerra come soldato di ventura.
Gli anni dell'adolescenza furono difficili:Camillo,spesso ribelle e rissoso,disertò ben presto gli studi e preferì vivere una vita avventurosa in compagnia di alcuni giovani scapestrati.
Divenne soldato come il padre,ma più spesso fu mendicante per poter disporre di qualche soldo.
Insoddisfatto e tormentato da una ulcera al piede,Camillo dovette recarsi a Roma per curarsi all'Ospedale di San Giacomo degli Incurabili dove venne a conoscere la dolorosa realtà degli ospedali dei poveri e,forse proprio in quell'occasione,incominciò a riflettere sulla vita che aveva condotto fino a quel momento.
Uscito dall'ospedale,lavorò un periodo come muratore presso un Convento a Manfredonia quando un giorno fu mandato a San Giovanni Rotondo per una commissione. Fu un momento importante poichè sulla via del ritorno avvenne la sua conversione:spinto da una voce interiore,Camillo si gettò a terra accanto al suo asinello chiedendo perdono a Dio.

Camillo tornò in seguito a Roma,agli Incurabili,per una ricaduta del suo male al piede.
A Roma conobbe San Filippo Neri,che divenne suo Confessore,e maturò la vocazione alla cura degli infermi per amore di Dio.
Terminò gli studi e venne ordinato sacerdote nel 1583,nella Basilica di San Giovanni in Laterano.
Nel 1586 il Papa Sisto V sancì la nascita dei Ministri degli Infermi,vestiti di un saio con una croce di colore rosso sul petto.
Essi dovettero affrontare situazioni gravi come la peste a Roma e agirono sempre con grande energia per salvare tutti coloro che si trovavano nella sofferenza.
Nel 1591 Camillo riuscì a creare un ospedale,ricavato dai locali di un granaio,per accogliere tutti gli infermi.
Lavorò anche di notte per cucire lenzuola,riempire pagliericci o intrecciare stuoie per le lettighe.
Purtroppo i grandi sforzi a cui il Santo si sottoponeva lo resero col tempo sempre più debole e nella notte del 14 luglio 1614 "la grande fiamma si spense e il mondo fu percorso da un brivido di luce",come si legge nella biografia del Santo.