31/01/2014 11:35

"Come legno d'ulivo"


Dante Zamperini




In primavera uscirà questo libro che parla della passione, morte e resurrezione di Gesù. Si tratta di una raccolta di 33 poesie di indicibile dolcezza.
Ecco la prefazione scritta dal poeta Eros Olivotto.


“Come legno d'ulivo” di Dante Zamperini, è una silloge preziosa. Al di là dell'oggetto che ne rende unico il dettato, la Passione di Gesù, è l'atteggiamento di chi scrive a risultare singolare, la partecipata commozione con cui l'autore rivive e accompagna ogni singola scena del dramma divino. Sono gli istanti tragici di un “tempo crudele, che percuote e trafigge” ogni uomo, ogni cosa, un tempo il cui significato profondo può essere svelato soltanto dalla compassione.
Dio muore, “insultato, deriso, solo”. Ogni cosa è vicina, presente: “...le carni penetrate dal ferro, la veste intrisa, il capo che, chino, l'urlo rivela”. Questi versi rendono vivo il dolore, vissuto, come testimonia l' aspra cadenza del linguaggio, puro strumento, mezzo che si propone verità: “Loro non sanno, l'essenza della cena/questo pane il mio corpo/ vino il mio sangue/ Tacciono/Prendete e mangiatene tutti”; una verità priva di compiacimento, perseguita con rigore.
Come quella di Maria, la madre, di cui il poeta traccia un ritratto straordinario, fino a renderla l'immagine paradigmatica di ogni donna che abbia dovuto affrontare la sofferenza, rifiutando di farsene annientare: “Lucente figlio/che fosti la gioia/dell'anima mia” o, ancora: ”Eccomi figlio/conducimi a te/germoglio del mio cuore”. Tale è la forza suggestiva di questi versi che il lettore ne è trascinato e diventa parte integrante del racconto: Per lui infatti si leva “terribile/il canto del gallo”, come per lui, cioè per ogni uno di noi, risuona il “trillare/di antichi denari/sul suolo pietroso del tempio”.
Scorrendo queste pagine si avverte come esse siano in grado di creare una poesia che sfiora chi legge, giungendo quasi a toccarlo.
E' la coscienza precisa di far parte di un evento che ci sopravanza, il riconoscimento che l'universalità della Passione non solo ci riguarda da vicino, ma ci comprende, restituendo ognuno a una sua lontana identità.
E' un tragico sentimento di vicinanza a questo Dio “solo, avvilito dalla sera”,
soffocato dal nostro “indubbio dire/senz'ombra”, qui, dove “ogni cosa è silenzio”.
E', infine, un profondo atto d'amore, capace di definire un istante che si ripete da sempre, infinite volte, mai uguale; il chiarore di un riflesso che si disperde in noi, come la traccia di un'antica, paziente verità.


Eros Olivotto



Dante Zamperini è nato a Negrar (VR) nel 1972, vive a Cavriana (MN) tra le suggestive colline moreniche del Garda. Nell'anno 2002 ha pubblicato due raccolte di pensieri poetici intitolate "L'arcobaleno de la vita" e "Negli occhi, nel cuore" con i libri di Damoli, nel 2005 la raccolta di pensieri poetici "La domenica mattina" con Il segno dei Gabrielli editori.

[Modificato da Conny1810 07/02/2014 16:39]