22/11/2009 12:30
LA TESTIMONIANZA DI SUOR GIOVANNA CALABRIA




Suor Giovanna Calabria,missionaria comboniana nel Sud Sudan,ricorda con affetto il fratello di suo nonno,Don Giovanni Calabria,che fu per lei un vero e proprio nonno,poichè suo papà era stato cresciuto dal Santo veronese.

Ecco ciò che ricorda:

"Mio padre ci parlava spesso di Don Calabria(...)in particolare ci raccontava della sua fiducia nella Provvidenza:quando mancava il minimo indispensabile,faceva pregare e le cose arrivavano".

Ma il papà di Suor Giovanna parlava anche di un aspetto meno conosciuto del Santo:il dono di leggere nel cuore.

"Mio padre fu molte volte testimone di persone che andavano per confessarsi e don Giovanni,pur non avendole mai viste nè conosciute,sapeva già cosa gli avrebbero detto".

Suor Giovanna aveva soltanto dieci anni quando il Santo mori'.
Porterà sempre con sè nel cuore gli incontri avuti con lui a San Zeno in Monte.

"Don Calabria aveva uno sguardo buono e il cuore costantemente rivolto al Signore" - ricorda Suor Giovanna.

Nel giorno della Prima Comunione Giovanna ricevette in regalo da Don Calabria un libretto di preghiere accompagnato dalla raccomandazione di stare sempre con Gesù.

E Giovanna segui' quella raccomandazione dedicandosi ai lebbrosi e ai tubercolotici di un piccolo ospedale di Nzara nel Sud Sudan.

(Avvenire - supplemento 15 giugno 2008)