Sono d'accordo con te Sofi,penso che soltanto chi ha vissuto l'orrore dei campi di concentramento possa raccontare la tragedia che si è consumata all'interno di essi.
Vorrei riportare la testimonianza di una cara persona, Aldo Pantozzi ,proponendovi le parole di perdono con le quali l'autore conclude il volume"Sotto gli occhi della morte" da Bolzano a Mauthausen - pubblicazione del Museo Storico in Trento:
"Ritrovammo la nostra personalità,rimasta compressa fino allora in un lontano angolo di noi stessi;ricostruimmo in noi,come su una tersa lavagna,gli ordini dei valori dell'esistenza,molti dei quali,fino allora, ci erano sempre sfuggiti.
Costruzione fondata sulla fede nel Cristo che sola,nell'immane crollo avvenuto intorno a noi e dentro di noi,era rimasta integra e salda,che,rafforzata nella tragedia e nel dolore,ci aveva donato la calma forza della rassegnazione e che,nell'abisso,aveva fatto germogliare anche il generoso seme del perdono."