16/11/2010 17:16
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Il peccato va percepito


Il vangelo insegna che dobbiamo portare Gesù al centro delle nostre scelte e vivere accettando il Suo dolce messaggio di amore.
Evitando la logica del profitto, del successo e dei soprusi, arriveremo così, alla vera libertà che consiste in un cuore reso puro dal seguire l'etica dell'amore e dall'abbandono alle amorevoli leggi di Dio.



Per discernere se una azione è o no peccato, abbiamo detto che dobbiamo vagliarla alla luce delle Leggi di Dio e della morale che su esse si basa.
E' molto importante avere la percezione di essere o meno in una situazione di peccato, perchè, se non ci rendiamo conto di come stiamo indirizzando il nostro agire, se per il bene o meno, non saremo in grado nè di evitare di commettere peccato e nemmeno di chiedere perdono a Dio.
Oggi giorno, la nostra coscienza sembra assopita e l'uomo è diventato l'arbitro e il giudice di se stesso divenendo lui stesso il principio del bene e del male.

Con la sua superbia si è elevato al posto di Dio.

Questo è il pensiero moderno che spinge a ritenersi onnipotenti e fa diventare indifferenti al bene.
Dimenticandosi del peccato, l'uomo è diventato orgoglioso e ha perso la percezione di Dio e la morale del vivere.

Ora, sembra che le sue leggi etiche, siano contrarie in tutto a Dio e all'amore e che vogliano dare spazio ai piaceri, allo sfruttamento, al possesso e alla gloria personale.
Non si vede più la linea che la coscienza demarcava e che faceva distinguere il bene dal male, l'odio dall'amore e si procede nella vita di peccato senza accorgersi quanta ansia e disperazione questo modo di comoportarsi provoca.

Il peccato non è solo una grande offesa a Dio ma anche una mancanza contro la ragione, la verità e la coscienza.
Ecco perchè è di vitale importanza avere la percezione del peccato ed essere consapevoli della sua gravità.

Diventare consapevoli del peccato, induce a rapportarsi all'immenso amore di Dio che nel momento del nostro pentimento, è sempre pronto ad accoglierci per la Sua infinita misericordia e ad aiutarci per farci vincitori sui vizi del passato.
Rapportandoci all'immensa bontà e purezza di Dio, vedremo il nostro nulla e con la contrizione del cuore scorgeremo in noi una luce di speranza che soppianterà ogni disperazione, e il rancore, vinto dall'amore, renderà libero il nostro cuore e la nostra mente.


A questo punto,
guidati dalla dolce mano di Dio,
riscopriremo di giorno in giorno
la gioia che si era assopita
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[Modificato da Conny1810 16/11/2010 17:19]