01/03/2011 17:36
La Mortificazione

"Se qualcuno vuol venire dietro a me,
rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua"
(Mt.16,24)



Se vogliamo salvarci, dobbiamo rinnegare noi stessi mortificando l'amor propio. Questo è ciò che si deve fare per seguire Gesù.

La mortificazione può essere interna od esterna.Con la mortificazione interna che è la mortificazione della volontà, ci si impegna a vincere le passioni, specialmente quella che ci predomina di più perchè, se si riesce a vincerla, vinceremo anche su tutte le altre.
A questo scopo, dobbiamo mettere in azione la nostra volontà che con l'aiuto di Dio, ci permetterà di contrastare il vizio fino a sconfiggerlo. L'aiuto a Dio va chiesto ogni giorno e non mancherà mai.

La mortificazione esterna, comporta di vincere sugli impulsi sensuali per cui diventa necessario mortificare la carne, perchè, se la carne non viene mortificata, difficilmente obbedirà a Dio.


Pratica Della Mortificazione


1) Dobbiamo mortificare gli occhi perchè è dagli occhi che entrano le prime frecce che feriscono l'anima. E' bene astenersi dal guardare ogni oggetto che può causare tentazione e quando gli occhi cadono su qualcosa di pericoloso, è meglio non riguardarlo perchè, non è tanto il guardare, quanto, il riguardare, che è causa di caduta.


2) Dobbiamo mortificare la lingua astenendoci dal dire mormorazioni, ingiurie e oscenità. Una parola oscena detta anche per scherzo può procurare scandalo e danno a chi partecipa alla conversazione o ad altri.


3) Dobbiamo mortificare la gola perchè, come diceva San Francesco di Sales, "bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare".
Chi fa del cibo ,lo scopo della sua vita, non solo rovina l'anima ma anche il corpo che prima o poi si ammala.
Gli eccessi nel mangiare e nel bere, oltre a molti inconvenienti per la salute fisica, sono molto spesso causa della lussuria.
Per questo il cibo va assunto per nutrirsi e conservarsi in vita.


4) Bisogna mortificare l'udito e il tatto. L'udito evitando discorsi immodesti e mormorazioni; il tatto, cercando di essere cauti con se stessi e con gli altri.


(San Alfonso Maria de Liguori - P.Manuale di preghiera)
[Modificato da Conny1810 01/03/2011 17:40]