00 27/07/2011 18:09
Il pericolo che corriamo a volte, per la presunzione di essere ad un livello di fede sufficiente per la nostra salvezza o che comunque ci permetta di sentirci bene con la coscienza, è quello di credere che non serva più impegnarsi per vincere i vizi e le nostre imperfezioni. Ci si adagia sugli allori come ha detto Sofi. Si tratta di tiepidezza spirituale le cui cause, possono essere molteplici.

Questo stato può diventare un pericolo per l'anima che sta facendo il cammino spirituale poichè l' umanità riprende il dominio sullo spirito. Per noi, la conseguenza è quella di tornare, pur senza rendersene conto, ad avere paure che spesso sono infondate o comunque amplificate, a non chiedere più l'intervento di Dio nelle scelte, correndo il rischio di commettere sbagli rovinosi, a temere per il domani.

Si inizia a dubitare dell'aiuto di Dio e si perde la speranza nelle prove e difficoltà del vivere.

Senza accorgersi, cadono le certezze che erano il fondamento della nostra serenità e, nel nostro intimo, nasce la tristezza e il vuoto. Dobbiamo sempre tenere presente che solo confidando in Dio la vita è meno dura e tutto si supera.

Bisogna perciò, stare attenti a non cadere nella tiepidezza spirituale perchè, se non ci si rialza in fretta, alla lunga si corre il rischio di perdere la fede.

La tiepidezza di cui parlo, non è l'aridità spirituale che hanno vissuto tutti i santi come prova del loro amore sincero per Gesù, ma una specie di apatia che fa diminuire il fervore sia nella preghiera che nelle pratiche religiose e questo bisogna evitarlo con tutti i mezzi perchè la preghiera e le pratiche religiose non sono solo il carburante per la nostra anima ma anche le armi che la difendono da tutti i pericoli.

San Alfonso M. de Liguori, invita tutti a chiedere ogni giorno a Dio la perseveranza nella preghiera, perchè ne ha capito l'importanza.

Tutti noi siamo chiamati alla santità ed è una meta che possiamo raggiungere se lo vogliamo, perchè la santificazione non sta, come diceva Suor Maria Consolata Betrone, nel non sentire nell'animo difficoltà, ripugnanze, lotte, miserie, cadute, imperfezioni; la santità sta nel combattere ogni forma di male con coraggio, nel risorgere dalle cadute con eroica costanza e riprendere il cammino con eroica confidenza in Dio, fino al termine della vita.